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 Oggetto del messaggio: Fiat Stilo (progetto 192): la sua storia...
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04/09/2001 - Fiat Stilo "Il modello in breve"

Fiat Stilo nella strategia di Fiat Auto
Offrire, oggi, tutto quello che le vetture concorrenti proporranno solo in futuro: questo è "pensare avanti", è l'anima di Fiat Stilo. In altre parole, arriva sul mercato un'automobile che gioca le carte di una tecnologia particolarmente avanzata, di proposte molto innovative e di alti standard di qualità per raggiungere un obiettivo preciso: diventare il nuovo punto di riferimento nella fascia delle medie compatte.

La sfida è ambiziosa, Fiat Auto ne è consapevole. Nasce, infatti, dalla volontà di far giocare a Fiat Stilo il ruolo dello "sfidante ufficiale", dell'auto con la quale confrontarsi, in un segmento che è il più importante del mercato europeo. Sia per le dimensioni (vale poco meno di quattro milioni di vetture l'anno) sia perché presidiato da tutti i principali costruttori.

Per Fiat si trattava, d'altronde, di una strada obbligata. La strategia di rinnovamento del marchio, un full-liner deciso a diventare protagonista in ognuno dei segmenti nei quali è presente, doveva, dopo l'affermazione di Punto nel segmento inferiore, continuare proprio da questa fascia di mercato. E bisognava affrontare il difficile lavoro di realizzare una vettura pensata "in grande".

Innanzitutto al di là dei canoni tradizionali della categoria. E poi senza vincoli industriali (Stilo è nata su un pianale modulare tutto nuovo), senza compromessi (il nuovo modello offre dotazioni che fino a due anni fa non erano disponibili, tutte insieme, nemmeno sulle ammiraglie) e nella massima libertà di innovare, di proporre, di scegliere a quale tipologia di vetture fare riferimento.

Solo seguendo questa via nuova e in buona misura anche coraggiosa, infatti, era possibile progettare e costruire un modello capace di attirare l'attenzione di quei consumatori competenti, un po' scettici e molto smaliziati che tutti noi siamo diventati.

È nata, così, una vettura ricca di personalità, solida e bella, con le doti e i valori iscritti nel DNA della Fiat: design innovativo, tecnologia avanzata resa accessibile a tutti, soluzioni intelligenti che semplificano e migliorano la vita.

Realizzarla è stato un lavoro impegnativo, che ha coinvolto le migliori risorse dell'Azienda e imposto profondi cambiamenti nel modo di progettare e di costruire il prodotto. È stato un processo che è partito dalla complessità industriale ed ha avuto come punto di arrivo la semplicità di Fiat Stilo. Una vettura semplice da progettare, dopo che si era dato vita al pianale modulare giusto. Semplice da costruire: dopo aver ristrutturato profondamente la fabbrica di Cassino e le postazioni di lavoro stesse. Semplice da usare: dopo che i tecnici hanno dato un volto immediato e intuitivo alla tecnologia complicata e costosa impiegata per far vivere meglio all'automobilista i suoi gesti di ogni giorno.

Stilo, dunque, è un'auto molto importante per Fiat. Ed è un'auto importante anche per il cliente, al quale propone non solo di pensare ma anche di vivere "oltre". Al di là dello scontato. Al di là delle abitudini costruite sulle limitate possibilità finora imposte a questa categoria di vetture. Al di là dell'odierno: per spingersi nel mondo delle medie compatte di domani.

Tutti i punti di forza del nuovo modello
Per descrivere Fiat Stilo con uno slogan basterebbero quattro parole: ha tanto, ha tutto. Mentre per raccontarla a fondo è stato necessario realizzare il volume che state leggendo. In modo più tradizionale, si può dire che la vettura nasce con un solo carattere e due personalità, due vetture a 3 e a 5 porte davvero molto diverse tra loro: nello stile, nel temperamento e addirittura nelle dimensioni: soprattutto l'altezza, che è un valore strutturale determinante in relazione allo spazio interno.

La 5 porte, infatti, è lunga 4,25 metri, larga 1,76, alta 1,52 ed ha un passo di metri 2,60. Mentre la 3 porte è lunga 4,18 metri, larga 1,78 e alta 1,47. E se quei 5 centimetri che segnano la differenza in altezza possono sembrare pochi, in realtà determinano un cambiamento significativo nell'impostazione di guida, perché è diversa la posizione del piano di seduta del pilota rispetto alla strada (il punto H): più basso nella 3 porte, come si addice ad una vettura dinamica nello stile e vigorosa nel temperamento; più alto nella 5 porte, a tutto vantaggio della facilità di accesso, della spaziosità e del dominio della strada che sa offrire un'auto dalla personalità unica.

Con queste premesse è facile capire perché le due vetture presentano, pur nell'unitarietà del modello, tratti distinti. Il carattere della 3 porte è improntato all'individualismo, alla prestazionalità, al piacere di guidare. Quello della 5 porte è all'insegna del comfort di bordo, della spaziosità e della sicurezza che trasmette, della versatilità d'uso e della razionalità espressa in un costo di esercizio globale tra i più competitivi non solo del segmento ma dell'intero mercato.

Fiat Stilo, dunque, si caratterizza subito come un'auto capace di cogliere trasversalmente le esigenze della clientela di questo segmento.

Il nuovo modello a 5 porte rappresenterà una forte tentazione anche per i clienti che guardano con interesse al sottosegmento dei monovolume, emerso di recente in questa fascia di mercato. Alla formula tradizionale, infatti, Fiat Stilo aggiunge i vantaggi propri del monovolume: è comodo entrarne ed uscirne, dentro c'è molto spazio e si guida da una posizione più alta, che assicura un senso di maggior controllo della strada. Inoltre, grazie ad un sedile anteriore che si ribalta in avanti e a due sedili posteriori che scorrono e si reclinano indipendentemente è possibile modularlo adattandolo alle proprie esigenze del momento.

Il nome
Fluido e facile da pronunciare in tutte le lingue, di suono inequivocabilmente italiano, il nome della nuova vettura ricorda con immediatezza qualcosa che è di moda e fa moda. Perché evoca il concetto di stile: in francese e in inglese style, in tedesco stil, in spagnolo e in portoghese estilo. Stilo, inoltre, si associa all'idea di emozione, in accordo con un'auto simpatica e divertente da guidare, compatta, moderna, tecnologica. Infine, un nome non di pura fantasia perché propone il ricordo di oggetti concreti come la stilografica o le creazioni di stile, e tuttavia aperto all'associazione con definizioni diverse come quelle delle differenti versioni di un'intera famiglia di vetture.

Lo stile
La 3 porte è una vettura di impronta sportiva che propone superfici tese e forme "architettoniche". Idealmente, due parallelepipedi sovrapposti che si saldano nella linea di cintura, dove un forte "muscolo" sottolinea la prevalenza della lamiera sulle superfici vetrate.

A proiettare in avanti l'auto, conferendole aggressività, una coda che sembra nascere da un movimento del corpo superiore quasi incastrato in quello inferiore e spinto verso il frontale della vettura. Scelta progettuale da cui nasce il modernissimo stilema di un bagagliaio avanzato rispetto al profilo posteriore dell'auto.

Completano i tratti fondamentali della fisionomia di Fiat Stilo, assicurandole immediata riconoscibilità: un frontale dinamico, sviluppato in verticale, con grandi prese d'aria e i gruppi ottici. Quelli anteriori, sovrastati da due punti più luminosi che spiccano come gemme sulla superficie sfaccettata a diamante del proiettore. E quelli posteriori, che di giorno si riconoscono, anche da lontano, per la colonna centrale rossa e di notte appaiono come una freccia che punta in avanti, verso la strada.

Ancora più robusta e solida la fisionomia di Fiat Stilo 5 porte. Per esempio nella parte anteriore, che ha un andamento orizzontale e mostra un paraurti largo e protettivo, capace di trasmettere sensazioni di prestigio e sicurezza. Poi nel muscolo di cintura, che dopo aver percorso il fianco dell'auto non scende - davanti e dietro - verso i paraurti, ma abbraccia tutta la vettura come un anello.

Le superfici vetrate sono più ampie e verticali. Il bagagliaio guadagna, visivamente, in larghezza. La maniglia è all'altezza della linea di cintura dove la presa risulta più agevole e istintiva.

I motori
Il nuovo modello offre una gamma di propulsori ampia e soprattutto articolata. Sono, infatti, quattro motori a benzina e due turbodiesel "Common Rail" che vanno dai 59 ai 125 kW (80-170 CV) e mostrano doti diverse, tutte sfruttate appieno dall'accoppiamento con cambi a 5 o 6 marce e, nel caso del propulsore al vertice dell'offerta, con il cambio a comando sequenziale Selespeed.

Tanti motori, dunque, che di volta in volta si segnalano per la loro generosità, per il temperamento brillante o ancora per le alte prestazioni e la tecnologia sofisticata. Tra le doti comuni, invece, la grande affidabilità e il rispetto per l'ambiente.

Eccoli in dettaglio:
Il propulsore 1.2 16v sviluppa 59 kW (80 CV) a 5000 giri/min. La coppia massima è di 114 Nm a 4000 giri/min. La velocità di punta tocca i 172 km/h (170 la 5 porte). L'accelerazione da 0 a 100 Km/h avviene in 13,4 secondi (13,8 la 5 porte). Infine, il consumo nel ciclo combinato si attesta a 6,3 l/100 km con la 3 porte ed a 6,5 l/100 km con la 5 porte.

Il 1.6 16v di 76 kW (103 CV) eroga la potenza massima a 5750 giri/min e la coppia massima (145 Nm) a 4000 giri/min. La Fiat Stilo 3 porte equipaggiata con questo motore raggiunge i 185 km/h (183 la 5 porte). Accelera da 0 a 100 Km/h in 10,5 secondi (10,9 la 5 porte). Nel ciclo combinato consuma 7,3 l/100 km (7,4 la 5 porte).

Il 1.8 16v sviluppa una potenza massima di 98 kW (133 CV) disponibile a 6400 giri/min e una coppia di 162 Nm a 3500 giri/min. Questo motore spinge la Fiat Stilo 3 porte a 202 km/h (200 km/h per la 5 porte) e consente alla vettura di accelerare da 0 a 100 km/h in 9,9 secondi (10,3 la 5 porte). Nel ciclo combinato i consumi sono di 8,0 l/100 km con la 3 porte e 8,1 l/100 km con la 5 porte.

Il motore 2.4 20v, con cambio Selespeed, è al vertice della gamma Fiat Stilo. Evoluzione della famiglia a cinque cilindri, questo propulsore eroga una potenza di 125 kW (170 CV) a 6000 giri/min e una coppia di 221 Nm a soli 3500 giri/min. La velocità massima è di 215 km/h per la 3 porte (213 km/h per la 5 porte) e l'accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 8,5 secondi (8,9 secondi per la 5 porte). Il consumo nel ciclo combinato è di 9,7 l/100 km (9,8 per la 5 porte).

Il 1.9 JTD di 80 CV eroga 59 kW già disponibili a 4000 giri/min, e una coppia di 196 Nm a 1500 giri/min. La Fiat Stilo 3 porte equipaggiata con questo motore tocca i 172 km/h (170 km/h con la 5 porte), accelera da 0 a 100 km/h in 12,9 secondi (13,3 per la 5 porte) e consuma nel ciclo combinato 5,4 l/100 km (5,5 per la 5 porte).

Il 1.9 JTD di 115 CV differisce dalla versione da 80 CV per la presenza dell'intercooler e della turbina a geometria variabile. Eroga una potenza massima di 85 kW a 4000 giri/min e ha una coppia massima di 255 Nm a 2000 giri/min. La velocità massima raggiunta dalla Fiat Stilo 3 porte è di 192 km/h (190 km/h per la 5 porte), accelera da 0 a 100 km/h in 10,3 secondi (10,7 la 5 porte) e consuma 5,3 l/100 km (5,4 per la 5 porte).

Le sospensioni
Uno degli obiettivi assegnati ai progettisti che dovevano sviluppare il progetto Fiat Stilo era quello di realizzare sospensioni capaci di offrire prestazioni paragonabili a quelle delle vetture di classe superiore. Dispositivi, quindi, che garantissero una grande facilità e precisione di guida, un'ottima tenuta di strada e il miglior comfort possibile ai passeggeri. Da qui la scelta di due schemi collaudati, che in questo caso "lavorano" in modo particolarmente efficiente grazie anche alle caratteristiche del nuovo telaio.

Per l'anteriore, dunque, una soluzione a ruote indipendenti di tipo Mc Pherson, affinata con l'adozione di numerose migliorie. Nella parte posteriore, invece, è montata una sospensione a ruote interconnesse (semindipendenti) con assale torcente, soluzione oggi adottata anche da vetture di classe superiore. Uno schema che ai passeggeri assicura:

grande comfort, grazie al minor ingresso di rumori e vibrazioni nell'abitacolo.
ottima guidabilità, ottenuta con una traversa torcente di lamiera piegata che garantisce l'ideale rigidezza torsionale della sospensione; e con una barra antirollio molto leggera, perché di sezione cava;
eccellente stabilità di marcia, dovuta alle boccole idrauliche di attacco del ponte alla scocca, che in curva creano un effetto di convergenza delle ruote.

La tecnologia
Due vetture a 3 e 5 porte ma - per quanto riguarda la ricchezza e la tecnologia dei contenuti - un solo modello, che stabilisce nuovi standard non solo nella sua fascia di mercato ma in alcuni casi perfino nei segmenti superiori.

Occorreva, dunque, superare i desideri dei clienti. Ecco perché la sostanza che si voleva dare a Fiat Stilo è stata declinata in tutti i campi senza mai scendere a compromessi.

Fiat Stilo, dunque, è due vetture così diverse da poter soddisfare i differenti bisogni dei clienti delle 3 e delle 5 porte. Ma assolutamente uguali in quei campi dove gli acquirenti delle due vetture chiedono esattamente la stessa cosa: cioè sostanza. La sostanza di una vettura che, nella sua categoria, sa dare molto più di qualunque concorrente,sa superare i desideri stessi dei clienti.

Ecco perché la sostanza che si voleva dare a Fiat Stilo è stata declinata in tutti i campi senza mai scendere a compromessi.
Sicurezza - Nel campo della sicurezza passiva Fiat Stilo offre unica del segmento, 8 airbag, due dei quali, quelli frontali, Multistage. Mentre sul fronte della sicurezza attiva, il nuovo modello vanta quattro freni a disco e offre tutti i dispositivi di controllo della frenata e della trazione oggi disponibili. L'ABS integrato dal correttore di frenata EBD. L'ASR che limita lo slittamento delle ruote in accelerazione. I dispositivi EVA e HBA destinati ad aiutare il guidatore a frenare a fondo in caso di panico. Il sofisticato ESP che in curva controlla elettronicamente la stabilità dinamica della vettura. Sono inoltre disponibili i fari allo Xenon, che assicurano una ottima visibilità in ogni condizione atmosferica.
Qualità e ricchezza dei materiali. Qui, così come per l'accuratezza delle finizioni, Fiat Stilo propone tutto quanto ci si può aspettare da una vettura che in molti casi è destinata ad essere la prima auto della famiglia. Ecco, allora, i molti materiali che derivano dai segmenti superiori: come la plancia in "slush moulding", le vernici "soft touch" con le quali sono ricoperte tutte le superfici secondarie, i contorni bruniti della strumentazione, i pregiati materiali di rivestimento dei sedili e dei pannelli, mutuati dai rivestimenti usati nell'arredamento degli appartamenti.
Telematica - CONNECT, l'innovativo sistema telematico che collega il guidatore all'ampia gamma di servizi
fferti da Targasys, sarà disponibile anche su Stilo. L'offerta dei servizi CONNECT è completata da un telefono GSM Dual Band con accesso Internet WAP, Localizzazione GPS e Navigazione, oltre che da un sistema audio CD capace di riprodurre anche i file musicali MP3. Il sistema può essere gestito da comandi vocali e visualizzato su display fino a 7" Wide Screen.
Tecnologia al servizio dell'uomo - Fiat Stilo semplifica anche la vita a chi la possiede. Con un trasponder in tasca, è possibile entrare nella macchina e avviarla senza chiave. Nei lunghi trasferimenti autostradali si dovrà solo impostare la velocità desiderata: mantenerla, frenando e accelerando in relazione all'andatura della vettura che precede, sarà compito del Radar Cruise Control. All'entrata in galleria i fari si accenderanno automaticamente, attivati da un sensore e alle prime gocce di un improvviso acquazzone il tergicristallo entrerà in funzione su comando del sensore di pioggia. Al momento di posteggiare, poi, le manovre saranno facilitate dal sensore di parcheggio. Il funzionamento di questi e altri sistemi può essere personalizzato dal guidatore attraverso il menù del My Car sul quadro di bordo.
Next Generation Interior - Fiat Stilo propone anche un modo del tutto inedito di concepire l'allestimento dell'abitacolo e di sfruttare lo spazio destinato a passeggeri e bagagli proposta da Fiat Stilo. E davvero si tratta di interni di una nuova generazione perché Fiat Stilo è la prima vettura di questo segmento che offre tutta la funzionalità e la flessibilità di un monovolume in una normale media compatta. Risultato consentito da due sedili posteriori che scorrono avanti e indietro, si reclinano e si ribaltano indipendentemente. Offrendo, così, la grande versatilità di un bagagliaio che, secondo le necessità del momento, può avere non solo una differente capacità di carico, ma anche una forma diversa.

Nella Fiat Stilo 5 porte, infatti, la parte posteriore dell'abitacolo si adatta ai passeggeri, garantendo, di volta in volta, il massimo comfort agli occupanti sia nello spazio disponibile per le gambe sia nella posizione dello schienale. A questo si aggiungono un passaggio sci, diversi vani portaoggetti chiusi, un seggiolino bambini integrato nel sedile posteriore e un sedile anteriore che si ribalta a tavolino per ospitare carichi lunghi o servire come piano di lavoro.

Ma per capire come il cliente potrà sfruttare una vettura di questo genere nella vita di ogni giorno, più che la semplice descrizione dell'abitacolo può servire qualche esempio.

A tutti è capitato di dover trasportare oggetti non particolarmente ingombranti ma molto lunghi. E tutti ricordiamo il tempo perso per cercare (con scarso successo) d'infilarli all'interno dell'auto. Con Fiat Stilo basta ribaltare uno dei sedili posteriori e quello anteriore ed il gioco è fatto: gli oggetti trovano in pochi minuti una sistemazione sicura che lascia intatto lo spazio per guidatore e passeggeri. E quante volte ci siamo detti che l'ideale sarebbe avere due auto: una da usare ogni giorno e l'altra in occasione dei viaggi lunghi, quando la famiglia è al completo e i bagagli si moltiplicano a dismisura. Ebbene, da questo punto di vista Fiat Stilo 5 porte è due vetture in una. Con i sedili posteriori completamente arretrati, infatti, offre un bagagliaio che è già tra i più capienti della categoria. Ma all'occorrenza basta far scorrere i sedili in avanti e lo spazio per borse e valigie diventa enorme.

Tornati alle normali situazioni di ogni giorno basterà riportare i sedili posteriori "tutto indietro" e reclinarne lo schienale per poter viaggiare in quattro con il massimo comfort: distesi come su una vettura di segmento superiore e con tutte le relative comodità: appoggiabraccia, portabicchieri, portaoggetti per il portafogli, il telefonino o gli occhiali dei passeggeri.

Per far giocare i bambini, per scrivere o lavorare con il computer portatile c'è il tavolino ribaltabile, simile a quello degli aerei, che scende dallo schienale del sedile anteriore.

Per riposare un po' è sufficiente sedere dietro, reclinare il proprio schienale e ribaltare il sedile anteriore, assumendo la stessa posizione distesa e rilassata che si potrebbe avere su una "chaise longue". Tutto questo è "Next Generation Interior", insieme con la disponibilità, sempre nell'abitacolo, di tanti, tantissimi spazi per riporre le cose. Non uno ma tre capienti vani sulla plancia (sulle auto con condizionatore/climatizzatore quello superiore è anche refrigerato). Appoggiabraccia anteriori e posteriori con scomparto interno, un ampio contenitore sistemato sotto entrambi i sedili anteriori (quando sono a regolazione meccanica), tasche generose e cinque portabicchieri.

La gamma
Le richieste dei clienti si diversificano sempre più e dalle trasformazioni culturali della società nascono nuove aspettative nei confronti dell'automobile, uno dei beni più profondamente integrati nella vita degli individui e della collettività. A tante domande altrettante risposte. Quelle di Fiat Stilo sono 19, come le versioni che il nuovo modello propone.

Nascono dall'incrocio di un'offerta tra le più vaste e articolate del segmento, fatta di: due vetture di impronta stilistica diversa (3 e 5 porte), sei motori (1.2 16v - 1.6 16v - 1.8 16v - 2.4 20v - 1.9 JTD 80 CV - 1.9 JTD 115 CV), cinque cambi (quattro meccanici e uno Selespeed), tre allestimenti (Active, Dynamic e Abarth) e 17 colori di carrozzeria, per ognuno dei quali sono disponibili rivestimenti interni differenti sia nella tinta e sia nel tessuto.

Una gamma, quindi, nella quale ognuno può trovare la sua Fiat Stilo e dotarla di tutti i dispositivi che oggi si possono avere su un'automobile. Compresi quelli fino a poco tempo fa riservati a vetture di segmenti superiori. Insomma, Fiat Stilo è davvero la vettura dallo spirito europeo che non conosce confini ed è capace di adattarsi agli oltre 50 mercati cui è destinata.

In particolare, l'allestimento Active propone di serie l'ABS + EBD con ASR/MSR e Brake Assist, sei air bag (quelli anteriori sono Multistage e con il sensore OCS), il sistema antifurto Fiat CODE II, gli appoggiatesta e le cinture di sicurezza a tre punti per tutti i posti, gli attacchi ISOFIX per i seggiolini dei bambini, il pretensionatore e il limitatore di carico per le poltrone anteriori. Di serie sono anche il servosterzo elettrico "Dualdrive", i fendinebbia integrati nei proiettori, l'autoradio, il My Car (personalizzazione della vettura), il trip computer, la regolazione del volante in altezza e assiale, e quella in altezza e lombare del sedile del guidatore. E ancora, cassetto della plancia refrigerato e riscaldato (quando c'è il condizionatore), vano portaoggetti sotto il sedile del guidatore, bloccaporte centralizzato con funzioni dead-lock e superchiusura, alzacristalli anteriori con sistema antipizzicamento e specchietti retrovisori a comando elettrico. Questi ultimi hanno la stessa tinta della carrozzeria e sono riscaldati.

L'allestimento Dynamic aggiunge al precedente: condizionatore, telecomando, specchi di cortesia illuminati, vano portaoggetti sotto il sedile del passeggero, portabicchiere integrato nel bracciolo posteriore che, al pari di quello anteriore, ha un comodo scomparto. E ancora, a seconda delle versioni a tre o cinque porte e dei mercati nazionali, Dynamic offre di serie: sedili sportivi, pomello e cuffia del cambio rivestiti in pelle e interni "Next Generation Interior".

Conclude l'offerta di Fiat Stilo l'allestimento Abarth riservato alla versione dotata del motore 2.4. Si tratta di un equipaggiamento esclusivo che propone di serie: CONNECT Nav+, climatizzatore bi-zona, Cruise Control, display multifunzionale e riconfigurabile a matrice attiva e il sofisticato sistema ESP (Electronic Stability Program). Sempre di serie sono i sensori di pioggia, di parcheggio e crepuscolare, gli alzacristalli elettrici posteriori, il volante e la cuffia del cambio rivestiti in pelle, i comandi sul volante (11 tasti), gli inserti bruniti sulle mostrine della plancia, le fasce paracolpi e le maniglie nella stessa tinta della carrozzeria, i sedili anteriori regolabili in altezza e i cerchi in lega da 16". Per la versione tre porte, infine, è di serie uno spoiler sportivo.

Tre allestimenti, insomma, ricchi di dotazioni ai quali aggiungere l'ampia offerta di optional esclusivi: dall'Easy go al tetto lamellare elettrico (Sky Window), da CONNECT al climatizzatore bi-zona.

La fabbrica
È nei cromosomi dell'Azienda precorrere i tempi anche nelle tecnologie di fabbricazione e nell'organizzazione del lavoro. Per questo Fiat Auto da sempre gestisce e modifica la sua struttura produttiva con l'obiettivo di rendere gli stabilimenti più competitivi e più pronti nel rispondere alle esigenze del mercato. E' stato così all'inizio degli anni Novanta, con il passaggio dalla struttura organizzativa tradizionale alla Fabbrica integrata. Ed è avvenuto così nel 1993 con la realizzazione dello stabilimento di Melfi, destinato a costruire la Punto: due pietre miliari nella storia del modo di costruire le automobili. Oggi, proprio in concomitanza con la nascita di Fiat Stilo, una nuova importante tappa: la Fabbrica integrata "modulare", realizzata nello stabilimento di Cassino.

Nata dall'adeguamento al prodotto e alle necessità del mercato oltre che dall'evoluzione dell'organizzazione del lavoro precedente, la Fabbrica integrata modulare punta sul coinvolgimento totale dei fornitori di servizi e sottogruppi. Esalta ancora di più il ruolo dell'uomo all'interno del team. Impiega diffusamente le più avanzate tecnologie informatiche, al punto che si può parlare di Digital Factory, cioè di fabbrica digitale. Ma non solo. Partiti da questi presupposti, i tecnici di Fiat Auto sono andati oltre e hanno studiato e sezionato il processo produttivo, ridisegnando flussi, postazioni di lavoro, attrezzature. Hanno fatto ricorso alle più sofisticate tecnologie, applicate soprattutto in Lastratura e in Verniciatura. Hanno coinvolto i tecnici della Piattaforma che sono scesi in stabilimento per seguire passo passo l'avviamento della produzione. Tanti interventi, dunque, che partendo dal prodotto desiderato dal cliente sono passati all'organizzazione del processo, hanno coinvolto le tecnologie, il flusso di lavoro, la formazione del personale. Tutto è stato rivisitato, razionalizzato, informatizzato, attraverso una profonda trasformazione che ha interessato in vario modo ognuna delle 4500 persone che lavorano a Cassino.


dal sito www.fiatgroupautomobilespress.com

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04/09/2001 - Fiat Stilo "Il progetto"

Anche per Fiat Stilo tutto è cominciato con la "Scheda 0", il documento interno che formalizza l'intenzione dell'Azienda di costruire un nuovo modello e ne definisce il concept, l'idea ispiratrice, nonché le caratteristiche di massima. Era il 1998 e partiva uno dei più ambiziosi progetti mai avviati da Fiat Auto. Quello di dare vita ad una vettura capace di far compiere un salto di generazione alla classe delle medie compatte e di rilanciare la marca Fiat come protagonista del segmento in ambito europeo. Trentasei mesi dopo, Fiat Stilo è pronta ad affrontare il giudizio del mercato, forte della consapevolezza di aver mantenuto le promesse e raggiunto i difficili obiettivi che i progettisti si erano dati.

Ci è riuscita grazie all'impegno di tutta l'Azienda, che per realizzare il modello ha messo in campo le sue migliori risorse, ha realizzato un pianale non solo nuovo ma di nuova concezione, ha reinventato l'intero processo di sviluppo del prodotto e del processo per costruirlo.

Un modello due vetture diverse
Fin da subito, dunque, è chiaro che Fiat Stilo dovrà avere i più genuini tratti caratteristici della Marca: design innovativo, tecnologia avanzata resa accessibile a tutti, carattere spiccato e tante soluzioni intelligenti che semplificano e migliorano la vita. E dovrà essere pensata "in grande": senza vincoli industriali (a Cassino nascerà addirittura un nuovo modello di organizzazione produttiva: la fabbrica integrata modulare), senza compromessi (Fiat Stilo offre dotazioni che fino a pochissimo tempo fa non erano disponibili, tutte insieme, nemmeno sulle ammiraglie) nella massima libertà di innovare, di proporre, di scegliere a quale tipologia di vetture fare riferimento.

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Ma il compito più impegnativo affidato al team di specialisti dedicati a quello che si chiama ancora "progetto 192" è rispondere, con lo stesso modello, alle diversissime esigenze delle due fasce di clientela presenti nel segmento di mercato. Da un lato, coloro che vogliono una 3 porte tutta giocata sull'appeal dello stile e sul temperamento sportivo. Dall'altro, chi si aspetta una 5 porte caratterizzata da grande spazio, grande vivibilità e soluzioni inedite, funzionali, intelligenti. Insomma, una vettura che sia berlina fuori e monovolume dentro, con tutti i maggiori gradi di libertà che questa tipologia di vetture sa offrire.

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Nasce così una 3 porte che offre la stessa abitabilità delle altre vetture del segmento, è più bassa di 5 centimetri rispetto alla 5 porte e sfrutta questo differenziale per lasciare spazio ad uno stile più fortemente caratterizzato. E poi una 5 porte bella e capace di offrire la massima vivibilità. Un'automobile che per spazio e flessibilità può adattarsi alla vita quotidiana di una famiglia e alle sue mutevoli esigenze.

Una vettura che differisce dalla 3 porte per stile, architettura e posizione di guida. Cambia, infatti, l'altezza totale della vettura e l'altezza del piano di seduta del pilota rispetto alla strada (il punto H): più basso nella 3 porte, come si addice ad una vettura dinamica nello stile e vigorosa nel temperamento; più alto nella 5 porte, a tutto vantaggio della facilità di accesso, della spaziosità e del dominio della strada.

Con una differenziazione tra le due vetture così marcata, è ovviamente aumentato il lavoro di chi doveva dare vita non a una ma a due automobili. Basti pensare a particolari come la plancia, che deve essere orientata verso il guidatore e se quest'ultimo è seduto più in alto dovrà assumere una diversa posizione. O come la pedaliera, la cui sistemazione è definita proprio in relazione al punto H di chi siede dietro il volante. E si immagini il moltiplicarsi delle prove di crash (sedili diversi), del lavoro di messa a punto delle sospensioni (pesi e baricentri differenti), delle tarature per definire i consumi (cambiano le aree frontali).

Il pianale modulare
Pensata per oggi e anche per domani, Fiat Stilo nasce da un progetto aperto e flessibile che durante la vita del modello permetterà di realizzare: sia altre interpretazioni della vettura, anche con carreggiata e passo differenti; sia una Fiat Stilo di volta in volta arricchita di tutti i nuovi dispositivi elettronici in quel momento disponibili.

Il merito va, in primo luogo, al pianale sul quale è stato sviluppato il modello e alla sua concezione modulare. Si tratta infatti di un "frame Fiat" destinato agli alti volumi produttivi, che è formato da travature chiuse con pannelli: cambiando la dimensione di alcuni elementi, si possono variare la larghezza e la lunghezza della vettura a costi industriali ragionevoli. Da qui la libertà di sostituire, in futuro, le sospensioni o di modificare la rigidezza del frontale o ancora di realizzare una diversa tipologia di vettura, solo ricomponendo i diversi macromoduli del telaio secondo le necessità del momento.

L'altro punto di forza del progetto Fiat Stilo sta nell'aver realizzato, insieme con i fornitori, un certo numero di sistemi e sottosistemi di componentistica che tengono conto dei futuri percorsi d'innovazione. E già oggi, insomma, sono predisposti per un continuo "up-grading" dei contenuti, pronti ad accogliere con facilità tutti gli sviluppi dei prossimi anni in quel settore. È il caso, per esempio, dei componenti info-telematici e dei dispositivi elettronici di controllo della frenata e della dinamica dell'auto come ABS, ESP, ASR eccetera.

Ecco perché, in fatto di dotazioni, Fiat Stilo nasce equipaggiata con il meglio di quanto esiste oggi sul mercato, ma è anche destinata a mantenere questo alto livello di competitività per tutto il suo ciclo di vita.

D'altro canto, la riprova di quanto sia utile disporre di un pianale modulare e di un progetto "aperto" è venuta subito. Per esempio dalla possibilità di sviluppare, in contemporanea con Fiat Stilo, anche la vettura destinata al Brasile che ha componenti diversi. E ancora dall'opportunità di ridefinire l'altezza del pianale posteriore e buona parte del retrotreno della vettura, in corso d'opera. Un'operazione che in un processo tradizionale avrebbe comportato grandi ritardi e molte difficoltà in più.

Nata dai più avanzati sistemi di progettazione
Un modello con due anime: quello sportivo della 3 porte e quello funzionale della 5 porte. Una vettura bella, che interpreta lo stile italiano in chiave europea. E poi un'auto che in termini di dotazioni e di qualità fa un passo oltre l'attuale standard del segmento. Per realizzare una vettura così, Fiat Auto ha fatto ricorso alle proprie risorse migliori, all'esperienza automobilistica maturata in oltre cent'anni di storia e ai più avanzati sistemi di progettazione oggi disponibili. Come le simulazioni con modelli digitali della vettura e dei componenti, che consentono per esempio di "navigare" in un enorme vano motore virtuale, andando a controllare i collegamenti, la fattibilità di certe soluzioni, gli ingombri. O come i "modelli parametrici associativi", grazie ai quali è possibile variare le dimensioni di un particolare, ottenendo immediatamente non solo i disegni del complessivo aggi ornati in tutte le quote, ma anche i nuovi profili delle attrezzature necessarie per realizzare le modifiche.


dal sito www.fiatgroupautomobilespress.com

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04/09/2001 - Fiat Stilo "La prima impressione"

Le doti di un'automobile riuscita si apprezzano fino in fondo solo nell'uso quotidiano della vettura, quando al sorgere di una necessità si scopre con soddisfazione che qualcuno ha progettato, insieme con il modello, anche la soluzione al nostro piccolo o grande problema. E questo è tanto più vero per Fiat Stilo, perché il nuovo modello: è un'auto riconfigurabile, vale a dire capace di adattarsi ad ogni singolo cliente; alla taglia, alla posizione di guida e al modo di regolare gli specchietti con la pressione di un solo tasto; alle abitudini e ai bisogni del momento, grazie alle differenti possibilità di chiudere e aprire questa o quella porta, d'inserire una o un'altra funzione, grazie alla flessibilità - nella 5 porte - dello spazio interno e dei sedili posteriori; è una vettura funzionale, che in ogni situazione propone una soluzione tecnologicamente avanzata o anche solo ingegnosa alle mille necessità del viaggio; dal tavolino ribaltabile per il passeggero posteriore al vano sulla plancia che nelle auto con condizionatore è refrigerato; dal Radar Cruise Control per ridurre la fatica dei lunghi trasferimenti autostradali al seggiolino per bambini integrato nel sedile posteriore.

Come di una persona, tuttavia, anche di un'auto si può scoprire molto già al primo incontro. Si comincia con il design, che in Stilo ha un'impronta europea ma con alcuni guizzi d'inconfondibile italianità. Poi c'è il colore esterno: 17 tinte, tutte in sintonia con le tendenze mondiali espresse nell'abbigliamento e negli oggetti di design, nei rossetti e nelle calzature, sulle pagine delle riviste e nelle opere d'arte. Toni desaturi ed eleganti che, come un abito, vestono le forme senza cancellarle, esaltando anzi i forti cambi di sezione della grintosa carrozzeria con il contrasto di luci e ombre su tagli e superfici piane.

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Il colpo d'occhio, insomma, è di quelli che affascinano. Così la mano corre alla maniglia e ci si ritrova seduti dietro al volante di Fiat Stilo, in un ambiente sobrio nelle forme e ricco nei materiali, dove tutto ciò che si vede e si tocca conferma la sensazione di trovarsi a bordo di una vettura di valore.

Un'auto di qualità e sostanza
Si chiama qualità percepita ed è l'insieme delle impressioni che ricaviamo guardando e toccando l'abitacolo di un'auto, osservandone i particolari, accomodandoci sui sedili, impugnando il volante, cercando con gli occhi i vani ripostiglio, valutando la gradevolezza dell'ambiente e la qualità dei rivestimenti e delle finiture.

Il giudizio che ne deriva è la sintesi di mille caratteristiche differenti: dalla forma degli oggetti ai materiali con i quali sono realizzati, dai singoli colori e dal loro abbinamento alle sensazioni tattili che proviamo. Stimoli che contribuiscono, tutti in uguale misura, a determinare la percezione finale. Per questa ragione nel progettare Fiat Stilo si è lavorato a lungo e in maniera quasi ossessiva sui dettagli, anzi su ogni singolo dettaglio.

Il risultato è un abitacolo di qualità e sostanza, luminoso e di toni chiari nella parte alta, scuro e raffinato in quella bassa, dove spiccano qua e là i colpi di luce di alcuni particolari verniciati in un caldo grigio Titanio: le maniglie delle porte, la sommità della leva del cambio, il pulsante del freno a mano, il contorno di contagiri e tachimetro i due grandi strumenti circolari che dominano il quadro.

Fino alle ginocchia la plancia è morbida al tatto in ogni punto, di un bel nero cangiante tra l'opaco e il lucido. Merito della sofisticata tecnologia con la quale è realizzata: lo "slush moulding" che garantisce una finitura superficiale più regolare e assicura una sensazione di maggior ricchezza, rispetto ad una plancia realizzata con metodi tradizionali. E merito anche del rivestimento bitonale, goffrato in superficie secondo un disegno che propone la stessa tridimensionalità e le medesime "due luci" della pelle laccata. In basso cambia il materiale ma non la sensazione per la mano che vi scorra sopra, dal momento che la parte inferiore della plancia è verniciata in "soft-touch", così come tutti i pulsanti.

È chiara, dunque, l'impostazione di fondo: fare in modo che tutto ciò che si vede e si tocca sia gradevole nell'aspetto e al tatto. Un indirizzo confermato con coerenza nella definizione di ogni particolare. Ecco, allora, vero tessuto per ricoprire padiglione e montanti. Ecco i rivestimenti dei sedili in tessuto floccato, velluto o pelle. Materiali che possono avere colori classici di sartoria come il blu, il grigio e l'antracite. Ma anche risolversi in proposte "di tendenza" come l'azzurro su blu e il beige su nocciola di alcuni sedili in pelle, che nel bicolore e nelle cuciture scuro su chiaro ricordano le scarpe e i capi di abbigliamento esposti nelle vetrine.

Caratteristica comune, anche qui, la sostanza della trama tridimensionale dei tessuti che si unisce all'apparenza del colore, la sensazione tattile del "liscio" o dello "scolpito", del morbido, dell'ultra-morbido o del floccato che conferma con coerenza sensoriale l'aspetto ricco e gradevole dei materiali e delle forme.




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04/09/2001 - Fiat Stilo "Le due vetture"

Architettura e carattere a confronto
Per offrire ad ognuno la sua Stilo, il modello si differenzia in due vetture a 3 e 5 porte davvero molto diverse tra loro nello stile, nel temperamento e addirittura nelle dimensioni: soprattutto l'altezza. Sono "solo" cinque centimetri (da 1,47 metri a 1,52) ma è un valore strutturale determinante in relazione allo spazio interno. Cambia anche l'impostazione di guida, perché è diversa l'altezza del piano di seduta del pilota rispetto alla strada (il punto H): più basso nella 3 porte, come si addice ad una vettura dinamica nello stile e vigorosa nel temperamento; più alto nella 5 porte, a tutto vantaggio della facilità di accesso, della spaziosità e del dominio della strada che sa offrire un'auto dalla personalità unica. Con queste premesse è facile capire perché le due vetture presentano, pur nell'unitarietà del modello, tratti distinti. Il carattere della 3 porte è improntato all'individualismo, alla prestazionalità, al piacere di guidare. Quello della 5 porte è all'insegna del comfort di bordo, della spaziosità e della sicurezza che trasmette, della versatilità d'uso e della razionalità espressa in un costo di esercizio globale tra i più competitivi non solo del segmento ma dell'intero mercato.

Fiat Stilo, dunque, si caratterizza subito come un'auto capace di cogliere trasversalmente le esigenze della clientela di questo segmento. Per esempio, il nuovo modello a 5 porte rappresenterà una forte tentazione anche per i clienti che guardano con interesse al sottosegmento dei monovolume, emerso di recente in questa fascia di mercato. Alla formula tradizionale, infatti, Fiat Stilo aggiunge i vantaggi propri del monovolume: è comodo entrarne ed uscirne, dentro c'è molto spazio e si guida da una posizione più alta, che assicura un senso di maggior controllo della strada. Inoltre, grazie ad un sedile anteriore che si ribalta in avanti e a due sedili posteriori che scorrono e si reclinano indipendentemente, è possibile modularlo adattandolo alle proprie esigenze del momento.

Entrambe le vetture, poi, presentano una cura degli interni paragonabile solo ai segmenti superiori. L'innovativo design, la qualità dei materiali e la ricchezza dei contenuti sono tutti aspetti che concorrono a rendere l'ambiente accogliente e confortevole, migliorando sensibilmente la vita a bordo.

Le linee che corrono all'interno dell'abitacolo sono armoniose e ben bilanciate con quelle degli esterni e insieme all'ampia vetratura creano un atmosfera luminosa e una percezione di ottima abitabilità interna. Il tutto, poi, reso ancora più confortevole e funzionale dalla presenza di numerosi vani distribuiti sulla plancia, sul mobiletto e sui pannelli porta.

L'assetto guida, infine, differenzia nuovamente le due vetture. Sportivi il volante e i sedili della 3 porte; una seduta più alta e divani confortevoli per la 5 porte. Per entrambe, invece, il quadro di bordo con i quattro strumenti analogici e i display multifunzionali è ben integrato nello stile della plancia, conferendo allo stesso tempo modernità e alta tecnologia. Caratteristica che ritroviamo nella console centrale, dove sono alloggiati la radio (o il radionavigatore o il CONNECT) e i diversi comandi attraverso i quali si attivano le funzioni che assicurano il benessere di bordo, come per esempio quelli del climatizzatore. Quest'ultimo, infine, propone un diffusore centrale e due bocchette laterali disegnati e integrati in modo armonico nella plancia e permette una facile regolazione dei flussi d'aria.

La 3 porte - Bella e aggressiva come un coupé.
La 3 porte è una vettura d'impronta sportiva che propone superfici tese e forme "architettoniche". Idealmente, due parallelepipedi sovrapposti che si saldano nella linea di cintura, dove un forte "muscolo" sottolinea la prevalenza della lamiera sulle superfici vetrate.

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A proiettare in avanti l'auto, conferendole aggressività, una coda che sembra nascere da un movimento del corpo superiore quasi incastrato in quello inferiore e spinto verso il frontale della vettura. Scelta progettuale da cui nasce il modernissimo stilema di un bagagliaio avanzato rispetto al profilo posteriore dell'auto.

Il frontale si sviluppa in verticale ed è caratterizzato dalle tre grandi prese d'aria sul paraurti, rese ancora più evidenti dai motivi longitudinali che le delimitano. Le linee partono dai montanti anteriori, attraversano in modo armonico il cofano e, passando tra la mascherina e i proiettori, si fermano sul paraurti creando un tutt'uno.

I gruppi ottici completano i tratti fondamentali della fisionomia di Fiat Stilo, assicurandole immediata riconoscibilità. Veri e propri oggetti di design, dall'impronta molto tecnica, sono compatti (inglobano anche i fendinebbia) e costruiti con vetri tersi e senza prismature, attraverso i quali si vedono le parabole calcolate sottostanti. Quelli anteriori sono sovrastati da due punti più luminosi che spiccano come gemme sulla superficie sfaccettata a diamante del proiettore. Quelli posteriori, invece, si riconoscono di giorno e da molto lontano per via della colonna centrale rossa, mentre di notte appaiono come una freccia che punta in avanti.

La fiancata, inoltre, presenta una modanatura paracolpi che non si limita ad alleggerirla visivamente, ma diventa un tratto stilistico definito. Allo stesso modo il brancardo "scolpito" nella parte inferiore della vettura crea sia un effetto di maggior robustezza della struttura, sia un segno inconfondibile di sportività.


Eccellente nel comfort e nell'abitabilità[u]
Il nuovo modello è lungo 4,18 metri, largo 1,78 e alto 1,47. Misure che sono proprie di una sportiva, ma che non influenzano né l'abitabilità né il comfort della vettura. Per ampiezza e configurazione, infatti, l'abitacolo consente un ottimo sfruttamento dello spazio. Nei posti anteriori, per esempio, si raggiungono eccellenti risultati per tutti i percentili della scala SAE (1-99). Il che, in pratica, significa una comoda sistemazione per persone di tutte le taglie. Tanto spazio anche dietro, dove possono prendere posto, godendo di un buon comfort, anche i passeggeri più alti. Infine, le regolazioni accurate di sedile e volante (sia in senso verticale sia longitudinale) consentono a ognuno di trovare l'assetto di guida ideale. Il risultato finale è un coefficiente di abitabilità pari al 90%, uno dei migliori del segmento.

Ma "star bene a bordo" significa anche poter sistemare tutti i bagagli senza fatica. Ecco allora un bagagliaio di 305 litri, facile da caricare e di grandi dimensioni se si considera l'impronta sportiva della vettura a 3 porte.

Tanto spazio, dunque, e la possibilità per tutti, comprese le persone di alta statura, di trovare un assetto comodo, che permetta di affrontare anche viaggi lunghi senza stancarsi.


[u]La 5 porte
- Linea moderna ed europea
Elegante e moderna, ma anche robusta e solida nella fisionomia. Sono le caratteristiche della 5 porte, che ha una linea inconfondibile ed è destinata a soddisfare i differenti gusti della clientela europea. È lunga 4,25 metri larga 1,76 e alta 1,52.

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La parte anteriore ha un andamento orizzontale e mostra un paraurti largo e protettivo, capace di trasmettere sensazioni di prestigio e sicurezza, grazie soprattutto alle linee della presa d'aria. Le stesse impressioni suscita il muscolo di cintura, che dopo aver percorso il fianco dell'auto non scende - davanti e dietro - verso i paraurti, ma abbraccia tutta la vettura come un anello. In questo modo nella parte posteriore si crea un "effetto bauletto" integrato nelle forme, anche del paraurti, che oltre a contribuire alla capienza del bagagliaio, ne ingentilisce l'aspetto. Eleganza resa ancora più evidente dai raffinati fanali ad "effetto diamante".

Le superfici vetrate sono più ampie e verticali. Il bagagliaio guadagna, visivamente, in larghezza. La maniglia è all'altezza della linea di cintura dove la presa risulta più agevole e istintiva.


Interni riconfigurabili come su un monovolume
Fiat Stilo 5 porte offre un nuovo concept di interni, con un livello di flessibilità e modularità inedito nel segmento. I due sedili posteriori scorrono avanti e indietro, si reclinano e si ribaltano indipendentemente. Da qui la grande versatilità di un bagagliaio che, secondo le necessità del momento, può avere non solo una differente capacità di carico, ma anche una forma diversa. La parte posteriore dell'abitacolo si adatta ai passeggeri, offrendo, di volta in volta, il massimo comfort agli occupanti sia nello spazio disponibile per le gambe sia nella posizione dello schienale. A questo si aggiungono un passaggio sci, diversi vani portaoggetti chiusi, un seggiolino bambini integrato nel sedile posteriore e un sedile anteriore che si ribalta a tavolino per ospitare carichi lunghi o servire come piano di lavoro.

Sono gli interni definiti "Next Generation Interior", espressione che con la stringatezza dell'inglese ben identifica un modo del tutto inedito di concepire l'allestimento dell'abitacolo e di sfruttare lo spazio destinato a passeggeri e bagagli. E Fiat Stilo è la prima vettura di questo segmento ad offrire tutta la funzionalità e la flessibilità di un monovolume in una normale media compatta. Senza contare che il nuovo modello ha uno spazio interno pari ad un volume di ben 3,33 m3.

Ma per capire come il cliente potrà sfruttare una vettura di questo genere nella vita di ogni giorno, più che la semplice descrizione dell'abitacolo può servire qualche esempio.

A tutti è capitato di dover trasportare oggetti non particolarmente ingombranti ma molto lunghi. E tutti ricordiamo il tempo perso per cercare (con scarso successo) d'infilarli all'interno dell'auto. Con Fiat Stilo basta ribaltare uno dei sedili posteriori e quello anteriore ed il gioco è fatto: gli oggetti trovano in pochi minuti una sistemazione sicura che lascia intatto lo spazio per guidatore e passeggeri.

E quante volte ci siamo detti che l'ideale sarebbe avere due auto: una da usare ogni giorno e l'altra in occasione dei viaggi lunghi, quando la famiglia è al completo e i bagagli si moltiplicano a dismisura. Ebbene, da questo punto di vista Fiat Stilo 5 porte è due vetture in una. Con i sedili posteriori completamente arretrati, infatti, offre un bagagliaio che è già tra i più capienti della categoria. Ma all'occorrenza basta far scorrere i sedili in avanti e lo spazio per borse e valigie diventa, in assoluto, il migliore del segmento.

Tornati alle normali situazioni di ogni giorno basterà riportare i sedili posteriori "tutto indietro" e reclinarne lo schienale per poter viaggiare in quattro con il massimo comfort, distesi come su una vettura di segmento superiore e con tutte le relative comodità: appoggiabraccia, portabicchieri, portaoggetti per il portafogli, il telefonino o gli occhiali dei passeggeri.

Per far giocare i bambini, per scrivere o lavorare con il computer portatile c'è il tavolino ribaltabile, simile a quello degli aerei, che scende dallo schienale del sedile anteriore.

Per riposare un po' è sufficiente sedere dietro, reclinare il proprio schienale e ribaltare il sedile anteriore, assumendo la stessa posizione distesa e rilassata che si potrebbe avere su una "chaise longue".

Tutto questo è "Next Generation Interior", insieme con la disponibilità, sempre nell'abitacolo, di tanti, tantissimi spazi per riporre le cose. Non uno ma due capienti vani chiusi sulla plancia (sulle auto con condizionatore quello inferiore è anche refrigerato). Appoggiabraccia anteriori e posteriori con scomparto interno, un ampio contenitore sistemato sotto entrambi i sedili anteriori, tasche generose, due portabottiglie e cinque portabicchieri.

Il bagagliaio di Fiat Stilo, infine, è tra i più capienti tra quelli offerti in questa fascia di mercato: fino a 410 litri spostando in avanti i sedili posteriori. Posizione, quest'ultima, che consente comunque di far accomodare tre persone sui sedili posteriori stessi. Regolare e di facile accesso, proprio grazie alla sua forma permette di stivare con razionalità valigie e borsoni dell'intera famiglia.

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Cossa ocori che te cori cò no ocori che te cori, cò ocori che te cori no te cori...
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04/09/2001 - Fiat Stilo "La sicurezza"

Passiva
Quindicimila ore di calcoli, 120 crash test, cento simulazioni con slitta HyGe, duecento prove su componenti e sottosistemi, dieci nuovi tipi di verifica e otto fornitori specializzati coinvolti nell'attività di codesign. Questi i numeri che testimoniano l'impegno profuso dall'Azienda per fare di Fiat Stilo una delle vetture più sicure, non solo del suo segmento, ma dell'intero panorama automobilistico, dal momento che il modello rappresenta il più avanzato stato dell'arte nel campo dei sistemi di sicurezza passiva.
[img][/http://www.fiatgroupautomobilespress.com/download/SYSTEM_IMAGE_COMUNICATI/fiat_stilo_6.jpgimg]
Una protezione totale, insomma, che inizia con i dispositivi specificamente dedicati alla sicurezza: otto airbag, due dei quali Multistage; cinque cinture a tre punti con pretensionatori e limitatori di carico, cinque appoggiatesta e il dispositivo antincendio FPS. Continua con il nuovo autotelaio, progettato anche in funzione della sua capacità di assorbire con la massima efficacia eventuali urti. Termina con il contributo alla tutela degli occupanti dato dalla carrozzeria, dal cofano, dalle porte e dalla traversa della plancia.

Senza dimenticare l'apporto alla sicurezza passiva fornito da altri elementi come i sedili o i pannelli porta che hanno una differente funzione, ma sono stati progettati tenendo conto anche della loro comportamento in caso d'incidente.

Gli airbag frontali
Protezione completa, protezione intelligente. A cominciare dai due airbag frontali per guidatore e passeggero anteriore, che funzionano secondo una logica nuova e diversa rispetto a quella tradizionale. Fino ad oggi, infatti, quando gli airbag venivano attivati, si espandevano sempre contemporaneamente e fino alla loro dimensione massima, che era quella stabilita per salvaguardare gli occupanti durante gli urti più severi. Fiat Stilo, invece, adotta airbag frontali Multistage: quando l'impatto è di media forza, il sistema apre solo il primo dei due; mentre durante le collisioni più gravi, la centralina comanda l'attivazione di entrambi gli stadi. Questi ultimi, inoltre, possono essere attivati con sequenze diverse secondo il tipo di urto. In ogni caso le briglie all'interno dei palloni salvavita garantiscono che le dimensioni massime e la forma assunta dal cuscino siano le meno invasive possibili per i passeggeri.

L'airbag frontale del passeggero si disattiva manualmente, azionando l'interruttore all'estremità destra della plancia con la chiave di avviamento. In questo modo è possibile trasportare un bambino su un seggiolino posto in senso contrario a quello di marcia (resta, però, attivo il pretensionatore).

Gli airbag laterali
Per proteggere bacino e torace dei passeggeri anche quando viene urtato il fianco della vettura, Fiat Stilo dispone di quattro airbag laterali: due anteriori (di serie) e due posteriori (optional). Sono sistemati all'interno dello schienale dei sedili, una collocazione che assicura la miglior difesa degli occupanti, indipendentemente dalla loro statura, dalla posizione assunta e dalla regolazione del sedile.

Come l'airbag frontale e laterale del passeggero anteriore, anche i sidebag posteriori possono essere disattivati con un interruttore manuale che si trova sotto la mensola della cappelliera. Questa condizione è segnalata sul quadro dall'accensione di un'apposita spia, diversa da quella per il posto del passeggero anteriore.

I window-bag
Di serie su tutte le versioni, sono gli airbag destinati a scendere lungo i finestrini per salvaguardare la testa degli occupanti in caso di collisione laterale. Rispetto ad altre soluzioni, i window-bag adottati da Fiat Stilo sono più protettivi (perché assumono sempre la posizione corretta), più veloci nel gonfiarsi e meno invasivi per i passeggeri. Si aprono, infatti, dall'alto verso il basso e non rischiano, con il loro movimento, di procurare danni secondari alle braccia degli occupanti. Salvaguardano, inoltre, efficacemente sia il capo dei passeggeri anteriori sia quello di chi siede dietro, perché sono larghi quanto l'intera finestratura, e garantiscono la protezione anche durante i ribaltamenti.

I due cuscini (uno per il lato destro e l'altro per quello sinistro) trovano posto sotto le longherine del tetto, ripiegati in un vano chiuso. Al momento opportuno il rivestimento si piega, permettendo ai bag di gonfiarsi e di scendere verso il basso.

Le cinture di sicurezza e gli appoggiatesta
Fiat Stilo è dotata di cinture di sicurezza anteriori regolabili in altezza (quattro posizioni) e complete di arrotolatore, pretensionatore e limitatore di carico. In caso d'impatto, il pretensionatore pirotecnico a comando elettronico richiama in pochi millisecondi il nastro, garantendo la perfetta aderenza di quest'ultimo al corpo.

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All'interno degli arrotolatori anteriori sono collocati i limitatori di carico, che cedono in modo controllato, dosando così la forza esercitata dalla cintura sulle spalle di chi la indossa. Pretensionatori e limitatori di carico sono disponibili, insieme con gli airbag posteriori laterali, anche per le cinture dei passeggeri posteriori laterali. Nelle versioni con sedili posteriori scorrevoli, infine, cintura a tre punti con limitatore di carico anche per il passeggero che siede al centro. Su tutte le versioni del nuovo modello sono montati di serie tre appoggiatesta posteriori che garantiscono gli occupanti di Fiat Stilo da eventuali "colpi di frusta". Quelli anteriori sono regolabili in altezza e dotati di blocco, mentre quelli posteriori assumono un'unica posizione che protegge anche le persone più alte. Quando sono abbassati, inoltre, obbligano chi siede dietro ad utilizzarli.

Regolazioni e forma dei cinque appoggiatesta realizzano, così, le condizioni di maggior efficacia di questi componenti: quando cioè tra la testa della persona e l'appoggiatesta stesso c'è la distanza minima in senso orizzontale e un allineamento in senso verticale.

La centralina di controllo e i sensori
Fiat Stilo, dunque, è dotata di tutti i più avanzati dispositivi di sicurezza passiva oggi disponibili. Per governarli è stato messo a punto un sofisticato "sistema nervoso" che è pilotato da una centralina elettronica collocata nel tunnel anteriore. È quest'ultima, infatti, che riceve i segnali provenienti dai vari sensori sparsi nella vettura (oltre che da quelli presenti al suo interno) e in relazione ad essi decide quanti e quali congegni devono essere attivati. Ecco perché il sistema nel suo insieme ha un comportamento "intelligente". Non si attiva quando, malgrado l'impatto, non c'è pericolo che l'occupante vada ad urtare contro le pareti dell'auto. Riconosce le sollecitazioni che non derivano da un urto. Funziona anche in caso di black-out dell'impianto elettrico.

Per consentire tutto ciò, occorrono logiche di funzionamento e terminali di rilevazione particolarmente sofisticati. Come: gli accelerometri bidirezionali che forniscono una serie di informazioni, che a loro volta vanno ad aggiungersi ai segnali provenienti dai sensori satelliti posti sui montanti centrali (cui si deve l'attivazione di bag laterali e window-bag); l'algoritmo CSA (Crash Severity Algorithm) che sa riconoscere la severità dell'impatto e comanda gli airbag frontali Multistage; il sensore decentrato per la rilevazione degli urti frontali o ECS (Early Crash Sensor); un dispositivo supplementare che è sistemato vicino alla serratura del cofano e permette alla centralina di anticipare l'intervento degli airbag frontali; rispetto ad un sistema tradizionale, infatti, consente il loro completo dispiegamento, prima ancora che gli occupanti inizino il loro moto di avanzamento verso il volante o la plancia; il sensore di classificazione dell'occupante OCS (Occupant Classification System) che è posto tra la fodera e la schiuma del sedile anteriore destro e riesce appunto a rilevare la presenza di un passeggero e a "classificarne" la categoria di peso; dato di grande importanza visto che permette di attivare il secondo stadio del bag frontale passeggero solo quando la massa dell'occupante (e quindi la sua energia cinetica) lo richiede; i rilevatori di cintura allacciata dei posti anteriori che permettono alla centralina di "sapere" quando i passeggeri non indossano il nastro salvavita e conseguentemente di adattare l'intervento degli airbag a questa situazione di maggior rischio (impedisce anche l'attivazione dei pretensionatori, con un risparmio al momento di riparare l'auto).

Il telaio
Nel caso di urto frontale o posteriore, un'auto protegge efficacemente gli occupanti se la sua struttura è capace di assorbire la maggior parte dell'energia generata dall'impatto, trasferendone il meno possibile ai passeggeri. A questo scopo Fiat Stilo può contare sull'aiuto del nuovo telaio, che offre due linee di carico lungo le quali è destinata a dissiparsi la forza che investe la vettura. Infatti, la continuità per tutta la lunghezza di Fiat Stilo dell'insieme formato da puntoni anteriori, puntoni posteriori e longherine sottopavimento garantisce una deformazione graduale e progressiva proporzionata alla severità dell'urto.

Il merito di quest'ultima possibilità va ai materiali ad alta resistenza impiegati, che hanno rigidezze e spessori differenti, proprio per sostenere senza danni gli urti a bassa velocità e nello stesso tempo assorbire l'energia di quelli ad alta velocità, salvaguardando l'integrità dell'abitacolo.

Due altri puntoni più piccoli, sistemati davanti e al di sopra della linea del motore, hanno il compito di bloccare le sollecitazioni che giungono alla parte superiore dell'auto, specialmente quando la vettura urtasse contro la parte posteriore di un camion.

La carrozzeria
Nella salvaguardia dei passeggeri in caso d'incidente anche la scocca esterna ha un compito importante. Svolge, infatti, un ruolo di sostegno al telaio negli urti frontali e posteriori e gioca una parte determinante in quelli laterali. Risultato che si deve alla larga sezione di longheroni e montanti centrali, nonché alla presenza, nel tetto, di longherine scatolate e di una traversa di collegamento tra i montanti centrali stessi.

L'uso, infine, di lamiere con un doppio strato di zincatura sia per l'autotelaio sia per la carrozzeria scongiura il rischio di corrosione, garantendo il mantenimento delle prestazioni strutturali per tutta la vita della vettura.

Le porte
In funzione della sicurezza, le porte laterali sono state dotate di cerniere e serrature sovradimensionate rispetto agli standard di legge e progettate in modo che non si aprano accidentalmente durante l'urto, ma lo facciano, invece, con facilità dopo. Soprattutto presentano un rigido rinforzo nella linea di cintura oltre che, al loro interno, le tradizionali barre di acciaio ad alta resistenza destinate ad aumentare la protezione negli urti laterali.

La traversa sottoplancia
Al di sotto della plancia, una traversa in magnesio funge da robusto collegamento tra i due montanti anteriori e con il pavimento e contribuisce a garantire l'indeformabilità di tutta la zona anteriore dell'abitacolo. Fa, inoltre, da supporto al piantone dello sterzo, impedendo che, durante l'impatto, il volante possa spostarsi in alto o arretrare verso il guidatore.

Il cofano
Persino il cofano è stato progettato con linee di collasso prestabilite che, insieme con i ganci di trattenimento, gli impediscono, in caso d'incidente, di penetrare nel parabrezza.

I sedili
La struttura dei sedili di Fiat Stilo è stata studiata per coadiuvare e integrare, nell'eventualità di una collisione, l'azione protettiva offerta dai dispositivi di sicurezza veri e propri. Per questa ragione, sotto il cuscino dei sedili anteriori sono sistemati due robusti tubi che negli urti frontali hanno il compito di fornire un corretto supporto all'occupante e in quelli laterali riducono al minimo la deformazione del sedile stesso. Mentre il tubo anteriore e la forma del fondello impediscono ai passeggeri di scivolare al disotto della cintura di sicurezza (anti-submarining).

Sui sedili posteriori lo stesso effetto è garantito da un rialzo del pavimento. Lo schienale di questi ultimi è sorretto da una resistente struttura tubolare capace di sopportare con una limitata deformazione le forze che si sviluppano durante un urto frontale, anche quando nel bagagliaio sono sistemati carichi molto pesanti.

La plancia
Lo sportello dell'airbag del passeggero è ricavato nella parte alta della plancia dove è impossibile depositare oggetti che all'apertura del pallone salvavita potrebbero essere scagliati nell'abitacolo. La posizione, tra l'altro, indirizza il sacco che si sta gonfiando prima verso il parabrezza e solo in seguito verso la persona per assicurarle la migliore protezione.

Nella parte inferiore della plancia stessa, poi, non ci sono parti rigide contro le quali i passeggeri potrebbero urtare con le ginocchia. Mentre la zona sotto il piantone dello sterzo è resa inoffensiva da un riparo metallico arrotondato, a sua volta ricoperto da un'imbottitura e dal rivestimento esterno. Persino la leva di regolazione angolare del piantone e il nottolino della chiave di accensione sono messi in modo da non costituire un possibile ostacolo per le ginocchia degli occupanti.

I pannelli delle porte e i braccioli[u]
Nella parte superiore i pannelli delle porte sono lisci e morbidi, mentre i braccioli sono stati progettati per cedere durante eventuali urti laterali, così da risultare comunque inoffensivi per i passeggeri.

[u]I paraurti

Proteggono la vettura dai piccoli urti e hanno modanature sporgenti per impedire l'abrasione della vernice in caso di "strisciate". Le due traverse che sorreggono il guscio esterno, inoltre, consentono a Fiat Stilo di assorbire senza danni urti fino a 4 km/h.

Il Fire Prevention System
L'FPS è la soluzione più moderna e sofisticata per la protezione della vettura da possibili rischi di un incendio. Tra i principali componenti del sistema c'è l'interruttore inerziale che, in caso di urti di una certa entità, blocca istantaneamente la pompa elettrica nelle vetture a benzina e l'elettrovalvola di alimentazione in quelle diesel. In questo modo si provoca una caduta di pressione nei condotti del combustibile, impedendo la fuoriuscita di carburante.

Sulle versioni a benzina, dopo il serbatoio è montata anche una valvola antideflusso che previene le perdite di carburante in caso d'urto, di ribaltamento o di danni alle tubazioni. Il serbatoio del carburante, realizzato in materiale plastico resistente alle sollecitazioni meccaniche e al fuoco, è sistemato in posizione protetta, davanti all'asse posteriore.

Tutti i cavi di potenza dell'impianto elettrico, infine, sono dotati di "maxi-fuse": dispositivi che permettono d'interrompere l'alimentazione elettrica quando si registra una temperatura troppo alta. I cavi di collegamento con il motorino d'avviamento e con l'alternatore hanno un rivestimento resistente all'abrasione e sono collocati in zone protette.

Particolare cura, poi, è stata posta nella disposizione dei componenti e dei gruppi (del vano motore, dell'impianto elettrico, dell'alimentazione del combustibile e dei freni), che potrebbero essere danneggiati da un'avaria o da un incidente. Mentre i rivestimenti interni sono ignifughi e soddisfano le severe norme americane sull'infiammabilità.

Alla prova di cento crash
Per verificare sul campo l'efficacia del sistema integrato di protezione messo a punto per Stilo, i tecnici del Centro Sicurezza Fiat hanno sottoposto il nuovo modello a tutte le possibili situazioni di collisione ad alta velocità. Misurando, poi, i risultati secondo i parametri strutturali e biomeccanici previsti da alcune tra le normative più severe del mondo. Questi i risultati ottenuti.

Urto frontale
Ottimi risultati per Fiat Stilo in due differenti tipi di prove: una eseguita secondo standard americani, l'altra europei. La prima è l'"Urto disassato contro barriera deformabile a 64 km/h" dell'Euro NCAP, crash nel quale si valuta la protezione offerta dalla vettura alle varie parti del corpo. In questo incidente, pericoloso perché uno solo dei due puntoni anteriori della vettura lavora per assorbire l'urto e sono alte le possibilità d'intrusione nell'abitacolo di volante, plancia e pedaliera, Fiat Stilo si è comportata egregiamente. La seconda è L'"Urto centrato contro barriera rigida a 56 km/h" dell'US NCAP. Verifica altrettanto severa, usata dall'amministrazione federale americana nelle prove di omologazione delle vetture (ma solo a 48 km/h), sottopone i manichini di guidatore e passeggero a forti decelerazioni. Come nel caso precedente anche in questo test Fiat Stilo non presenta deformazioni dell'abitacolo e consente l'apertura della porte.

Trattenimento del carico
In caso d'impatto frontale, la robustezza dei sedili di Fiat Stilo e la presenza di appositi punti di ancoraggio per gli oggetti sistemati nel bagagliaio impediscono a questi ultimi d'investire i passeggeri posteriori. Lo confermano l'urto eseguito secondo lo Standard tedesco DIN 75410-2 e una severissima prova interna Fiat in seguito alla quale i bambini sistemati su seggiolini ISOFIX e gli adulti seduti dietro non hanno subito danni nonostante le sollecitazioni di un carico di ben 110 kg.

Urto laterale
Tre prove riconosciute in ambito internazionale testimoniano la capacità del nuovo modello di garantire l'incolumità dei passeggeri anteriori e posteriori anche nell'eventualità di un urto laterale ad alta velocità. Si tratta: dello Standard USA 214, che Fiat Stilo supera offrendo ad un'intrusione impostata di 45 cm, una forza ben superiore al doppio del peso della vettura; dell'"Urto contro barriera deformabile" previsto dal Protocollo Euro NCAP; a questa prova, che simula la collisione a 50 km/h tra due vetture poste a 90°, Fiat Stilo reagisce ottimamente; merito della protezione offerta al bacino dalla robusta struttura della porta, all'addome e al torace dall'azione combinata di airbag laterali e pannelli porta e alla testa dai window-bag; dell'"Urto laterale contro palo" previsto dalla legislazione americana (Standard 201) e di recente anche dal consorzio Euro NCAP.

Urto posteriore
Il test è quello, a 50 km/h, prescritto dalla legislazione statunitense. Il risultato: Fiat Stilo preserva il serbatoio da qualunque tipo di danno, consente a tutte le porte di aprirsi facilmente e fa registrare una distanza tra appoggiatesta e nuca del manichino e fra nuca e bacino sempre molto contenute. Protegge, insomma, gli occupanti da pericolose forze di tensione sulla colonna vertebrale.

Ribaltamento
La struttura rinforzata con elementi in materiale ad alta resistenza, le traversine di collegamento tra i montanti e i window-bag assicurano agli occupanti di Fiat Stilo un'alta protezione anche in caso di ribaltamento della vettura. Il nuovo modello, infatti, risponde allo Standard americano 216 perché reagisce con una forza di gran lunga superiore a quella richiesta (una volta e mezzo il peso della vettura) quando si sottopone lo spigolo tetto fiancata ad una intrusione di 12,5 cm. E supera brillantemente anche lo Standard 208, dal momento che durante un ribaltamento a 50 km/h non si verificano perdite di carburante.

Urto assicuratori
Vanno sotto questo nome i test impiegati dalle Associazioni di categoria degli assicuratori che in alcuni Paesi classificano le vetture (e determinano l'ammontare dei premi da pagare) in base ai costi di riparazione dell'auto dopo alcuni urti standard. La logica premia i modelli che riportano meno danni e quelli realizzati con un sistema modulare nel quale è possibile sostituire solo alcune parti invece del "pezzo" complessivo. Secondo i criteri usati dagli assicuratori tedeschi, Fiat Stilo è risultata tra le migliori della sua categoria, con una classe che in Germania le permetterà di pagare un basso costo assicurativo. Ottimi risultati, sempre ai vertici della categoria, anche usando la classificazione dell'Associazione inglese che, in più, considera il livello di protezione della vettura dal furto totale e parziale. E per finire successo pieno anche secondo i parametri di Quattroruote: Fiat Stilo, infatti, fa prevedere il minor costo del segmento C tra quelli finora presi in esame dalla rivista specializzata italiana.

Attiva
In questo campo Fiat Stilo sfodera i più sofisticati dispositivi elettronici per il controllo del comportamento dinamico della vettura: dalla frenata alla trazione. Quindi: l'ABS completo di EBD, il correttore di frenata; l'ASR che limita lo slittamento delle ruote in accelerazione e l'MSR che regola la coppia frenante in scalata; l'ESP per il controllo della stabilità dinamica in curva; Brake Assist per l'assistenza nelle frenate da panico.

Ma soprattutto Fiat Stilo è l'unica vettura del suo segmento che offre di serie, su tutte le versioni, l'ABS, l'ASR e la funzione di Brake Assist. Dispositivi ai quali si aggiunge, sulle vetture dotate dei motori più brillanti (1.8 e 2.4 a benzina) e sempre di serie, l'ESP.

I freni
L'impianto frenante è di tipo idraulico servoassistito, costituito da due circuiti indipendenti incrociati. Particolarmente efficace, assicura una frenata pronta e progressiva, oltre che spazi di arresto ridotti. È anche silenzioso e richiede un carico ridotto sul pedale. Tutte le Fiat Stilo hanno dischi di grande diametro sulle quattro ruote. Quelli anteriori, sempre autoventilanti, sono, secondo le versioni, di millimetri 257x22, 284x22 oppure 281x26. Mentre i posteriori, a disco pieno, hanno un diametro di 251x10 mm. Il servofreno maggiorato è da 10 pollici.

L'impianto ABS
Oltre a un impianto frenante con eccellenti prestazioni, Fiat Stilo è dotata di serie del sistema antibloccaggio ABS BOSCH 5.7, uno tra i più avanzati oggi disponibili. Ha quattro sensori attivi, quattro canali e una centralina idraulica a 12 elettrovalvole. Nell'impianto ABS è integrato il correttore elettronico della frenata EBD (Electronic Brake force Distribution).

Il dispositivo è dotato di sensori attivi capaci di elaborare essi stessi il segnale proveniente dalle ruote invece d'inviarlo alla centralina. Da qui la possibilità di un intervento più rapido del sistema e quella di riconoscere segnali di velocità prossimi allo zero (i sensori passivi non registrano velocità inferiori ai 4 km/h). Senza contare la minore sensibilità ai disturbi causati da campi elettromagnetici e a quelli dovuti al riscaldamento del manto stradale.

Grazie alla possibilità di rilevare velocità molto basse, inoltre, i sensori attivi consentono un migliore impiego dei sistemi di navigazione satellitare, permettendo un più preciso aggiornamento dei dati relativi alla strada percorsa dall'auto.

A completare questo avanzato sistema ABS, il correttore elettronico EBD, che regola l'azione frenante sull'asse posteriore in modo da impedire il blocco delle ruote e garantire in ogni condizione il pieno controllo della vettura. Il sistema, inoltre, adatta il proprio funzionamento alle condizioni di aderenza delle ruote stesse e all'efficienza delle pastiglie dei freni, riducendo anche il surriscaldamento di questi ultimi.

Tanti, dunque, i vantaggi di questo sistema ABS in termini di sicurezza attiva: massima forza frenante su ciascuna ruota prossima al bloccaggio, in funzione dell'aderenza al terreno; pieno controllo della vettura anche con il pedale del freno spinto a fondo; elevata capacità di adattarsi automaticamente alle diverse condizioni di esercizio; grande prontezza di risposta; peso contenuto della centralina.

ASR e MSR
Per limitare il pattinamento delle ruote motrici in caso di ridotta aderenza stradale, Fiat Stilo dispone di un congegno molto sofisticato per il controllo automatico della trazione. Si tratta dell'ASR (Anti Slip Regulation), che è di serie su tutte le versioni. L'ASR funziona a qualsiasi velocità e, come si è detto, ha il compito d'impedire il pattinamento delle ruote motrici intervenendo sulla coppia, in funzione del coefficiente di aderenza rilevato al momento dello slittamento.

Basandosi sul numero di giri delle ruote calcolato dai sensori dell'ABS, il dispositivo calcola il grado di slittamento e per ripristinare l'aderenza attiva due diversi sistemi di controllo: quando una richiesta di potenza eccessiva provoca il pattinamento di entrambe le ruote motrici (per esempio in caso di aquaplaning o quando si accelera su un manto stradale dissestato, innevato o ghiacciato), riduce la coppia del motore diminuendo l'angolo di apertura della farfalla e quindi la portata d'aria; se a pattinare è una sola ruota (per esempio quella interna alla curva in seguito ad accelerazione o a variazioni dinamiche del carico), questa viene automaticamente frenata senza che il guidatore intervenga sul pedale del freno, si ottiene così un effetto simile a quello prodotto dal differenziale autobloccante.

L'ASR, dunque, mantiene il più possibile la stabilità della vettura ed è particolarmente utile quando si verifica una perdita di aderenza (basti pensare alle rampe delle autorimesse in inverno) e tutte le volte che l'asfalto non garantisce un attrito omogeneo.

Altro vantaggio non trascurabile dell'ASR è l'effetto di minore sollecitazione di organi meccanici come differenziale e cambio, ottenuto controllando lo spunto e la trazione a bassa velocità.

L'inserimento dell'ASR è automatico ad ogni avvio del motore. Per escludere il congegno basta premere un interruttore posto sul mobiletto centrale. Quando l'ASR è attivo, la spia sul quadro della strumentazione lampeggia. L'accensione della sola spia sul quadro di bordo (con il "led" sull'interruttore spento) segnala eventuali anomalie o irregolarità del sistema. Il disinserimento dell'ASR è necessario quando si usano le catene da neve, perché per trasmettere forza a terra la ruota deve poter "ammucchiare" la neve con piccoli slittamenti che l'ASR tende ad evitare.

Quando, invece, in condizioni di bassa aderenza si scala bruscamente di marcia, interviene l'MSR (Motor Schleppmoment Regelung) che ridà coppia al motore evitando il pattinamento derivante dal blocco delle ruote.

Brake Assist
Tutte le Fiat Stilo montano, di serie, un dispositivo di assistenza alle frenate di emergenza. Sulle versioni senza ESP è di tipo meccanico, si trova all'interno del servofreno e prende il nome di EVA (Emergency Valve Assistance). Sulle vetture con ESP, invece, è una funzione svolta elettronicamente dalla centralina dell'ABS e si chiama HBA (Hydraulic Brake Assistance). Assolutamente identiche e davvero molto utili le prestazioni assicurate dai due sistemi.

In occasione delle frenate "da panico", infatti, la maggior parte dei guidatori riconosce la situazione di pericolo e preme sul pedale del freno con grande rapidità. Non, però, con la maggior forza necessaria. Questo perché, a meno che non sia un pilota professionista, l'uomo è abituato a frenare applicando un certo "carico" al pedale. Forza che, per l'automatismo tipico dei gesti ripetuti più volte, si tende a ripetere in qualunque circostanza.

Su Fiat Stilo, però, a questo punto intervengono i dispositivi di Brake Assist, che, pur rimanendo invariata la pressione sul pedale, assicurano alla vettura la stessa decelerazione che avrebbe se si fosse frenato con tutta la forza necessaria. In numeri: applicando al pedale un carico medio di 9 kg, l'intervento di EVA o di HBA assicura una riduzione dello spazio di frenata del 35%.

Ma c'è di più. I dispositivi di assistenza alla frenata da panico risultano utili anche ai guidatori più esperti che, in caso di necessità, frenano rapidamente e con la dovuta energia. E questo perché il sistema permette, in ogni caso, di ridurre il tempo di attuazione della frenata, vale a dire il periodo che intercorre tra quando s'inizia ad applicare forza sul pedale e il momento in cui il circuito raggiunge la massima pressione e può dare le massime prestazioni.

Si tratta del guadagno di un importantissimo decimo di secondo, che a 100 km/h significa quasi tre metri (2,8) e a 130 più di tre metri e mezzo (3,6).

ESP
Allo scopo di garantire una maggiore padronanza della vettura, sulle Fiat Stilo con motore 1.8 e 2.4 a benzina è montato il sofisticato Electronic Stability Program (optional per 1.6 e 1.9 JTD 115 CV), sistema che interviene nelle condizioni prossime al limite, quando è a rischio la stabilità della vettura, e aiuta il pilota a controllare l'auto.

Per ottenere questo risultato, l'ESP verifica di continuo l'aderenza dei pneumatici al terreno sia in senso longitudinale sia in senso laterale e, in caso di sbandata, interviene per ripristinare la direzionalità e la stabilità dell'assetto. Tramite sensori rileva, infatti, la rotazione del corpo vettura attorno al suo asse verticale (velocità d'imbardata), l'accelerazione laterale dell'auto e l'angolo volante impostato dal pilota (che indica la direzione scelta). Confronta, poi, questi dati con i parametri elaborati da un computer e stabilisce, attraverso un complesso modello matematico, se la vettura sta percorrendo la curva entro i limiti di aderenza, oppure se è in procinto di sbandare di muso o di coda (sottosterzo o sovrasterzo).

Per riportarla sulla traiettoria corretta, genera, dunque, un momento d'imbardata contrario a quello che causa l'instabilità, frenando singolarmente la ruota opportuna (interna od esterna) e riducendo la potenza del motore (agisce sulla farfalla). Proprio qui sta la peculiarità del dispositivo realizzato dai tecnici di Fiat Auto. I suoi interventi sui freni, infatti, sono modulati in modo da essere i più dolci possibili (e quindi non disturbare la guida) e la riduzione della potenza del motore è contenuta, per garantire sempre ottime prestazioni e grande piacere di guida. L'ESP è sempre inserito.

Nei dettagli

Attacchi ISOFIX
Per incentivare un uso del seggiolino per bambini continuo e corretto, che garantisca il trasporto in massima sicurezza anche dei più piccoli, Fiat Stilo è stata dotata di attacchi ISOFIX. Questi ultimi sono costituiti da due coppie di staffe (piazzate alla base dello schienale dei sedili posteriori) che permettono d'installare e togliere i seggiolini dei bambini in modo facile e veloce: basta azionare le due serrature a scatto. Senza contare che le staffe hanno dimensioni e distanza stabilite da uno standard europeo ed è perciò possibile riutilizzare il seggiolino su qualunque altra vettura.

Seggiolino per bambini integrato
Attacchi ISOFIX, dunque, per risolvere con la massima praticità il problema dei bambini più piccoli, per i quali occorre installare un vero e proprio seggiolino. Mentre per i più grandi (oltre i 25 kg di peso), ai quali basta essere sollevati di alcuni centimetri per poter usare le normali cinture di sicurezza, c'è l'alzacuscino integrato nel sedile. Offerto come optional sulla Fiat Stilo 5 porte, il dispositivo si aziona premendo il pulsante posto sulla parte frontale della seduta. A quel punto l'alzacuscino ormai sganciato può essere spinto all'indietro e bloccato contro lo schienale. Sceso dall'auto il bambino, per far accomodare al suo posto un adulto basta sganciare di nuovo il seggiolino e riportarlo nella posizione iniziale.

Alzacristalli elettrici antipizzicamento
Sicurezza è anche poter chiudere i finestrini dell'auto senza il timore che, proprio in quel momento, i bambini decidano di appendersi al vetro e farsi pizzicare un dito o la mano, questo anche quando si usa la chiusura elettrica centralizzata.

A questo scopo tutte le Fiat Stilo con i vetri a comando elettrico sono dotate di un sensore antipizzicamento integrato nella guarnizione superiore dei finestrini. Il dispositivo avverte la presenza di un ostacolo tra la guarnizione stessa e il bordo superiore del vetro ed inverte immediatamente il moto dell'alzacristallo.

Il sistema antipizzicamento è sempre attivo. Per una maggiore sicurezza, infine, nel momento in cui il dispositivo entra in funzione, il sistema non accetta altri comandi, fino alla completa discesa del cristallo.

Contro l'effrazione e il furto

L'immobilizzatore Fiat CODE II
Il nuovo modello ha in dotazione, di serie, la chiave elettronica Fiat CODE II, che varia il codice di accesso ad ogni avviamento. Fiat CODE II, che in alcuni Paesi permette di ottenere un trattamento più favorevole all'atto di stipulare l'assicurazione contro il furto, impedisce l'avviamento del motore in assenza della chiave originale della vettura. All'interno dell'impugnatura, infatti, è inserito un "transponder", cioè un trasmettitore contenente un codice elettronico, che, interrogato dalla centralina elettronica, autorizza l'avviamento inviando un codice segreto. Quest'ultimo non è fisso ma varia ad ogni avviamento. Inoltre la trasmissione avviene in forma criptata mediante un algoritmo segreto (le combinazioni sono miliardi). Il codice viene letto dalla centralina grazie ad un'antenna coassiale, alloggiata attorno al commutatore d'accensione.

Il livello di sicurezza garantito dal sistema è massimo. Il codice segreto, infatti, non appare mai "in chiaro" ad alcun operatore, né in fabbrica, né presso il fornitore di chiavi e l'algoritmo di decrittazione non risiede in nessuno dei componenti installati sulla vettura (non può quindi essere copiato). In caso di malfunzionamento, tuttavia, è predisposto per funzionare con un programma d'emergenza, che utilizza il pedale dell'acceleratore per trasmettere un codice specifico riportato sulla CODE Card e conosciuto solo dal proprietario.

Il bloccaporte
Il dispositivo centralizzato che blocca tutte le porte di Fiat Stilo dispone di nuove funzioni che si attivano scegliendole dal menu del My Car proposto sul display del quadro portastrumenti e selezionandole con il tasto MODE della plancetta posta a sinistra del volante. Il cliente può, così, personalizzare il sistema, attivando o meno le diverse opzioni, secondo l'impiego della vettura fatto in un determinato momento. In particolare è possibile: aprire, al primo giro di chiave o al primo impulso del telecomando, solo la porta del guidatore; mentre per sbloccare tutte le serrature contemporaneamente basta girare la chiave o premere il telecomando due volte di seguito; una scelta particolarmente interessante per chi viaggia solo ed entra e esce spesso dall'auto lasciando sui sedili la borsa portadocumenti, le chiavi di casa, il telefonino o altro; scegliere se sbloccare, insieme con le porte, anche il portellone (quando si accede di frequente al vano di carico) oppure aprire solo le prime lasciando chiuso il secondo, quando magari nel bagagliaio ci sono oggetti da proteggere; una situazione, quest'ultima, nella quale il portellone potrà essere riaperto solo dal proprietario con la chiave o con l'apposito tasto del telecomando; attivare, sempre dal menu My Car del quadro di bordo, la "chiusura delle porte in velocità"; inserita l'opzione, non sono possibili dimenticanze; quando la vettura supera i 20 km/h le porte e il baule si bloccano automaticamente; per chi si trova all'interno è sempre possibile uscire agendo sulle maniglie, ma durante le soste ai semafori qualunque malintenzionato resta "chiuso fuori" e non può aprire il bagagliaio; per far salire a bordo gli amici, basta premere il tasto di sblocco-porte centralizzato sistemato sul bracciolo.

Il telecomando di Fiat Stilo dispone, infine, di una funzione che mette al riparo da dimenticanze. Se, infatti, dopo aver chiuso le serrature le si sblocca inavvertitamente (magari giocherellando con il telecomando), ma nessuno apre una porta entro trenta secondi, il sistema provvede a reinserire il blocco in modo automatico.

Dead-lock: la doppia sicurezza
Tra i contenuti più nuovi offerti da Fiat Stilo c'è il dead-lock, una soluzione tecnica che permette di mettere in folle la maniglia interna della porta e tutti i leverismi connessi con la serratura. Si tratta di un importante passo avanti nella protezione della vettura dai furti: il dead-lock, infatti, rende inefficace ogni attrezzo usato dai ladri per forzare la porta e i suoi meccanismi interni.

Il dispositivo, che è di serie su tutte le Fiat Stilo, deve essere azionato in modo volontario (per non bloccare qualcuno all'interno della vettura). Dopo il primo giro di chiave su una delle porte anteriori o dopo il primo impulso del telecomando occorre, quindi, un secondo giro di chiave, o un secondo impulso e il dead-lock s'inserisce.

L'allarme
A completamento del sistema di protezione del veicolo, l'acquirente di Fiat Stilo può richiedere l'antifurto con allarme volumetrico e antisollevamento. L'impianto prevede una centralina di controllo elettronico con sirena d'allarme autoalimentata (suona anche tagliando i cavi che vanno alla batteria). È dotato di protezione perimetrale, sensori volumetrici e di una livella elettronica. Si attiva con il telecomando a radiofrequenza integrato nella chiave d'accensione, che aziona la chiusura e l'apertura a distanza delle porte. Un "rolling code" (che si aggiorna ogni qualvolta il sistema viene usato) garantisce contro l'eventuale intercettazione del comando per l'apertura delle porte. Mentre un "led" sistemato sul pannello della porta del guidatore ha la duplice funzione di deterrente e di segnalatore dell'avvenuto inserimento dell'antifurto.

Esistono, tuttavia, situazioni particolari nelle quali torna utile avere la possibilità di escludere uno dei due sistemi di protezione. Per rispondere anche a queste esigenze, sulla plafoniera di Fiat Stilo ci sono due tasti che - premuti prima di inserire l'allarme - escludono, rispettivamente, il controllo volumetrico o l'antisollevamento. È così possibile eliminare temporaneamente la protezione volumetrica (ma mantenere inserite le altre) per lasciare un animale a bordo. Oppure togliere il controllo antinclinazione per sollevare e trainare la vettura, rendendola inaccessibile a chicchessia durante le soste ai semafori.

Protetta contro i furti
Per garantire che Fiat Stilo disponesse non solo di una buona ma addirittura di un'ottima protezione contro i furti, durante lo sviluppo il modello è stato a più riprese sottoposto ad un test davvero molto particolare: quello dei tentativi di effrazione. Così, accanto a scelte di fondo nate già con il progetto, come la serratura del baule che non è meccanica (quindi collegata al sistema di sgancio con il tradizionale cavo bowden) ma a comando elettrico, sono stati messi a punto mille altri accorgimenti che fanno della Fiat Stilo un osso veramente duro per qualsiasi ladro. Si tratta: del nottolino della porta che, forzato con un cacciavite, si rompe, non comanda più la serratura e non può neanche essere estratto dalla sua sede; dei cavi elettrici sistemati dentro le porte e il portellone, tutti resi inaccessibili a qualunque elettrica spinta all'interno dopo aver praticato un foro nella carrozzeria; del cavo bowden che comanda l'apertura del cofano, posto in una posizione riparata da qualunque tentativo di raggiungerlo da sotto la vettura; del portellone posteriore, che non è accessibile attraverso i buchi già presenti sulla carrozzeria, come quelli per il fissaggio della targa; del riparo della colonna dello sterzo che protegge le ginocchia del guidatore in caso d'urto ma rende anche inaccessibile il piantone stesso.

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Guido A. from Gorizia (north-east.Italy) <> Procedere ma non eccedere!

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 Oggetto del messaggio: Re: Fiat Stilo (progetto 192): la sua storia...
Numero Post: 3 MessaggioInviato: mercoledì 6 agosto 2008, 22:38 
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Cita:
04/09/2001 - Fiat Stilo "La completezza"

I contenuti di serie
Fiat Stilo è una vettura che colpisce per la completezza delle dotazioni. Tutte le versioni del nuovo modello, infatti, offrono di serie quei dispositivi che l'evoluzione delle abitudini e del modo di vivere della clientela fa ormai ritenere irrinunciabili. Come:

- un quadro di bordo che combina informazioni analogiche e digitali per mettere subito sotto l'occhio del guidatore, lì dove la sua attenzione non viene distolta dalla strada, una serie di informazioni molto più numerose, varie e dettagliate che in passato;
- fendinebbia integrati nei fanali, che si rivelano indispensabili per affrontare con serenità le bizzarrie dell'inverno;
- specchi retrovisori a comando elettrico e riscaldati, la cui regolazione richiede pochi secondi, a vantaggio non solo di una buona visione (e quindi della sicurezza) ma anche del comfort e di un approccio sereno con la guida;
- volante e sedili dotati di tutte le regolazioni necessarie perché chiunque possa accomodarsi a bordo sentendosi sempre a suo agio, sia come guidatore, sia come passeggero;
- uno sterzo che finalmente supera il tradizionale compromesso tra la necessaria rigidezza alle alte velocità e l'auspicabile facilità di manovra durante i parcheggi; si adegua, infatti, costantemente alla velocità della vettura e poi offre la scelta tra due logiche di asservimento dello sterzo completamente diverse, una cittadina l'altra per i tratti extraurbani.

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Sul piano del comfort, inoltre, Fiat Stilo fa compiere un vero e proprio salto di qualità alle automobili del suo segmento, rendendo disponibili tanti contenuti fino ad oggi riservati a vetture dei segmenti superiori. Dispositivi che cambiano la qualità del nostro vivere e viaggiare. Basti pensare all'opportunità di personalizzare le rispote della propria vettura ai comandi di sempre attraverso il sistema di settaggio My Car. O ancora ai tergicristalli intelligenti e alla possibilità di illuminare con i fari dell'auto la strada di casa o la porta del box senza dover tornare indietro a spegnerli.


Il quadro di bordo e il Trip computer
Il quadro degli strumenti è racchiuso in un cruscotto caratterizzato da linee morbide che si integrano esteticamente con quelle della plancia. Grazie a caratteri grandi e ben visibili, la grafica degli strumenti analogici circolari consente una lettura semplice ed immediata delle informazioni. Disponibile in due allestimenti, il quadro degli strumenti ha, in genere, sfondo nero e caratteri bianchi, mentre sul 2.4 Abarth lo sfondo diventa bianco e i caratteri neri. Di notte la lettura è garantita da una retroilluminazione di colore arancione, tonalità che permette alla pupilla una più veloce messa a fuoco nel passaggio dal buio della strada alla luminosità del cruscotto. L'intensità della luce può essere regolata con i tasti "+" e "-" della tastiera posta a sinistra del volante, oppure attraverso la corrispondente voce del menu (My Car). Ad ogni comando, un cicalino segnala al cliente l'attivazione della funzione o le eventuali anomalie.

Il quadro portastrumenti ha anche un display LCD alfanumerico nel quale, su una riga di testo scorrevole di 14 caratteri, possono comparire brevi messaggi e dove vengono ripetute anche le informazioni relative alle funzioni dell'autoradio e del telefono. Il video mostra, infatti, la frequenza della stazione sulla quale si è sintonizzati, quando l'"RDS" è attivo, oppure se si sta ascoltando una cassetta o un CD. Permette, infine, di conoscere il numero di chi telefona e di essere informati dell'arrivo di un messaggio SMS. Nonché del raggiunto limite di velocità impostato.

Più ricca la dotazione della versione, Abarth dove i display sono ben tre: due piccoli ai lati (di tipo LCD in tecnologia TN) riportano l'ora e i chilometri percorsi, mentre quello più grande, al centro, è a colori e di tipo LCD dot-matrix. Su quest'ultimo possono essere ripetute anche alcune informazioni visualizzate sul display del CONNECT. Così, senza distrarre lo sguardo dalla strada, è possibile seguire le indicazioni fornite dal navigatore satellitare sul tragitto da percorrere. Multifunzionale e riconfigurabile, lo schermo della Stilo Abarth può indicare anche pressione e temperatura dell'olio.

In entrambi gli allestimenti della strumentazione di bordo è presente il Trip computer, che fornisce una serie di utili ragguagli, relativi al viaggio intrapreso: il consumo e la velocità medi, l'autonomia restante, il tempo di percorrenza (da quanto si è in viaggio). Su Fiat Stilo, inoltre, le informazioni del Trip Computer sono distinte in 'TRIP GENERAL' e 'TRIP B', una seconda funzione, quest'ultima, che mostra le indicazioni relative ad una sola missione e permette, ad esempio, di estrapolare i dati di un giorno rispetto a quelli dell'intera settimana.

Da sottolineare, infine, che l'accesso al menù attraverso il quale s'imposta il quadro di bordo è consentito solo a vettura ferma. Se la Fiat Stilo è in marcia, infatti, è possibile solo operare sui tasti MODE della piccola plancia del My Car comandi posta a sinistra del volante e variare il limite di velocità e la sensibilità dei Fari Automatici.


L'autoradio
Particolarmente interessante, in questo campo, l'offerta di Fiat Stilo, che propone tre versioni di autoradio, un sistema Hi-Fi e il CD-changer. Le autoradio hanno in comune l'accurata messa a punto dell'impianto acustico, studiato e tarato sull'abitacolo. Sono integrate nel design del cruscotto e hanno un'impostazione ergonomica. Si trovano, infatti, nella parte alta della plancia (la sistemazione giusta per il guidatore) e possono essere facilmente raggiunte anche dal passeggero.

Differiscono, invece, per la presenza o meno del lettore CD, che non c'è nella prima versione; è presente come CD audio nel secondo livello; mentre nel terzo permette di ascoltare anche CD-rom con file MP3. Tutte le autoradio, poi, presentano lo stesso sistema acustico, composto da sei altoparlanti, ai quali, nella versione Hi-Fi, si aggiungono due altoparlanti full-range e un subwoofer sistemato nel bagagliaio della vettura.

Tra le altre caratteristiche comuni alle tre autoradio ci sono la potenza di 4x35 Watt e la possibilità di memorizzare fino a 24 stazioni. E poi ancora il sistema RDS (Radio Data System), le funzioni TA (notiziari del traffico), PTY (possibilità di scelta programmi), l'automatismo che regola il volume secondo la velocità della vettura e l'equalizzatore grafico a 5 bande. Grazie a quest'ultimo è possibile scegliere tra quattro stili di equalizzazione predefiniti: quello impostato dalla Casa e poi Jazz, Rock e Classic. In più, l'automobilista può scegliere effetti speciali o fare una messa a punto personale dei parametri sonori e memorizzarli. Ad ogni accensione, infine, l'autoradio riparte con le impostazioni di volume con le quali era stata spenta. Gli apparecchi sono dotati del comando per controllare un lettore di CD esterno.

Il sistema, inoltre, è protetto dai furti grazie ad un protocollo di comunicazione con l'unità elettronica che gestisce l'impianto elettrico (body computer). Ecco come funziona.

All'accensione dell'autoradio il body computer legge il codice di sicurezza (a quattro cifre) della radio e la attiva solo se riconosce la sequenza numerica. Questo rende l'apparecchio inutilizzabile su un'altra vettura sprovvista del medesimo dispositivo.

Se viene dimenticato acceso, infine, l'apparecchio si spegne automaticamente dopo venti minuti.

L'autoradio Hi-Fi ha comandi "full logic", una potenza di 260 Watt (4x40 più 100 Watt del subwoofer) e dispone di tutte le funzioni già descritte per le altre versioni, alle quali si aggiunge un impianto acustico composto da otto altoparlanti e un subwoofer con amplificatore integrato nel vano bagagli che riproduce le frequenze più basse.

A richiesta, è anche disponibile un CD-changer con il caricamento di cinque dischi, che trova posto nel cassetto di fronte al passeggero anteriore.

I fendinebbia e gli specchi elettrici
Su tutte le versioni di Fiat Stilo sono di serie i fendinebbia integrati nei proiettori e gli specchi esterni a comando elettrico. Questi ultimi sono disponibili nella stessa tinta della vettura, possono essere regolati con il pulsante presente sul bracciolo del guidatore e sono dotati di un dispositivo elettrico di disappannamento, che si attiva automaticamente azionando il lunotto termico.

Il sedile e il volante regolabili
Il volante della Fiat Stilo è regolabile sia in senso verticale sia in senso orizzontale, in modo da offrire ad ogni cliente una posizione di guida comoda e corretta. Lo stesso comfort e la medesima possibilità di personalizzazione assicurano i sedili di Fiat Stilo. Quelli anteriori possono assumere un'ampia gamma di posizioni. Le regolazioni in lunghezza e in inclinazione dello schienale si effettuano manualmente. In ogni caso è disponibile, come optional, il comando elettrico che, per il sedile del guidatore (e per gli specchietti retrovisori esterni, inclusa una posizione specifica che il retrovisore destro assume ogni volta che s'inserisce la retromarcia), memorizza fino a tre posizioni diverse. Su tutte le versioni il sedile di guida è regolabile in altezza.

Il divano posteriore ha tre appoggiatesta regolabili in altezza (quello centrale è a scomparsa e quelli laterali sono basculanti), tre cinture a tre punti con arrotolatore e l'appoggiabraccio centrale (optional), anch'esso a scomparsa. Il sedile, inoltre, è sdoppiato e le due parti possono essere regolate singolarmente.

Il Dualdrive
Tra le novità portate nel segmento da Fiat Stilo, merita un'attenzione particolare il sistema di servoassistenza dello sterzo. È dotato di due logiche di funzionamento e utilizza la potenza generata da un motorino elettrico invece di quella fornita da una pompa idraulica trascinata direttamente dal motore.

Rivoluzionario, come lo furono a suo tempo l'alternatore, l'accensione elettronica e la trazione anteriore, il dispositivo è destinato da un lato a segnare un sensibile aumento del risparmio energetico, della silenziosità, dell'affidabilità e del rispetto per l'ambiente; dall'altro a migliorare sensibilmente il modo di guidare e di vivere l'auto. Per il cliente, infatti, il servosterzo elettrico "Dualdrive" rappresenta la fine di un'epoca di compromessi. E questo perché fino ad oggi, al momento di definire lo sforzo da applicare al volante, i progettisti sceglievano un valore medio tra la massima leggerezza dello sterzo, che è auspicabile durante le manovre di parcheggio, e una risposta decisamente più precisa, utile ad alta velocità (garantisce un maggior controllo).

Con il servosterzo elettrico di Fiat Stilo, invece, la risposta dello sterzo è correlata alla velocità della vettura: più questa cresce, più l'asservimento si riduce e lo sforzo al volante aumenta, garantendo così una maggiore precisione di guida.

Non solo. Innovativo anche tra i dispositivi di servoassistenza elettrica, il sistema adottato da Fiat Stilo offre al cliente un'opportunità in più: quella di scegliere tra due differenti programmi di taratura. Il primo, che assicura il massimo feeling tra guidatore e vettura, è ideale sui percorsi misti extraurbani. Il secondo, che alleggerisce lo sterzo e richiede quindi uno sforzo minimo, si rivela perfetto durante la marcia in città e nelle manovre di parcheggio.

Per inserire quest'ultimo è sufficiente premere il tasto "city", sistemato al centro della plancia. Ma chi imboccasse l'autostrada dimenticando il dispositivo in questa posizione non deve preoccuparsi. Per garantire al cliente la massima sicurezza in ogni caso, al di sopra dei 70 km/h i due programmi hanno il medesimo grado di asservimento e assicurano, quindi, una "risposta" del volante adeguata alle alte velocità. Facile da usare, piacevole e sicuro, il servosterzo elettrico di Fiat Stilo porta anche altri miglioramenti: dopo la curva, per esempio, un ritorno attivo del volante, controllato nella velocità e nello smorzamento in relazione alla condizioni di marcia.

Se questi sono i vantaggi del servosterzo elettrico più immediatamente percepibili da chi sale per la prima volta a bordo di una Fiat Stilo, altri risultano evidenti in seguito. Tra questi, in primo luogo, la riduzione del consumo di carburante.

Il servosterzo elettrico "Dualdrive", infatti, a differenza dell'idroguida tradizionale che richiede al motore un trascinamento continuo della pompa, assorbe energia solo quando è necessario, vale a dire nel momento in cui si muove il volante.

Tutto ciò si traduce in una minore richiesta di energia e in un conseguente risparmio di carburante del 3% su percorso misto. Risultato simile a quello che si sarebbe ottenuto diminuendo il peso della vettura di 50 kg.

Meno dispendio di combustibile, dunque, e anche un abitacolo più silenzioso, grazie all'eliminazione della pompa idraulica, componente critico per quanto riguarda il rumore.

Sul fronte ambientale, poi, il servosterzo elettrico non solo contribuisce ad abbattere le emissioni (come conseguenza diretta del minor consumo di carburante) ma aumenta anche la percentuale di riciclabilità del dispositivo stesso. Grazie all'assenza di olio e gomma da smaltire, si passa, infatti, dall'85% degli impianti idraulici al 95% del sistema elettrico.

Il componente è anche molto affidabile, perché rispetto all'idroguida lavora a temperature inferiori e non deve fare i conti con eventuali impurità che circolino nell'impianto assieme all'olio.

Semplice dal punto di vista concettuale ma difficile da realizzare, il dispositivo è integrato sulla colonna dello sterzo e comprende una centralina elettronica, un motore elettrico, un accoppiamento dentato e un sensore di posizione e coppia del volante.

Per ragioni di sicurezza il sistema funziona solo con motore avviato.

My Car: la personalizzazione della vettura
L'automobile sposa l'elettronica e diventa riconfigurabile: come il computer, come il telefonino. È un'opportunità alla quale ci siamo ormai abituati, facendo pratica con l'agenda elettronica e il videoregistratore, la segreteria telefonica e la radiosveglia, il lettore di CD e la lavastoviglie. Ma la possibilità di scegliere la risposta che darà l'auto ai nostri gesti di sempre fa tutto un altro effetto. Di certo più coinvolgente. Come più coinvolgente è, da sempre, il rapporto con quell'oggetto diverso da tutti gli altri che è l'automobile.

È per questa via che, dopo pochi giorni dall'acquisto, ogni Fiat Stilo perderà qualunque connotazione di anonimato e di standardizzazione che la rendono simile a tutte le altre Fiat Stilo. E diventerà per ognuno "my car", la mia vettura. Quella che sul display del quadro strumenti parla la mia lingua e propone non tutte le informazioni ma solo quelle che interessano a me. L'auto che agli impulsi del telecomando reagisce chiudendo e aprendo solo le porte che io voglio aprire e chiudere. Quella che, alla pressione di un tasto, mi accoglie regolando sedile, volante e specchi retrovisori secondo le mie necessità.

Personalizzare Fiat Stilo è anche facile, perché tutte le operazioni si eseguono agendo sulla mostrina che è a sinistra del volante e sul pulsante sistemato alla sommità della leva destra del devioguida. Un'interfaccia, quindi, veloce e intuitiva da usare, ma anche innovativa e completa nella scelta delle impostazioni. Con il tasto MODE, infatti, si accede ai menù di setup, che si scorrono premendo i tasti UP e DOWN, contrassegnati dai classici triangoli. Trovata la videata del sottomenù che interessa e decisa l'impostazione preferita, basta premere per due secondi il MODE e la scelta viene confermata. In questo modo è possibile:

- scegliere se all'impulso del telecomando devono sbloccarsi tutte le porte, solo quella del guidatore e, indipendentemente, anche il baule;
- comandare la chiusura automatica di tutte le porte quando viene superata la velocità di 20 km/h;
- se Fiat Stilo è dotata di Easy go, attivare l'autoclose, cioè la chiusura automatica delle porte quando il proprietario del CID (la nuova chiave) si è allontanato dalla vettura. Una grande comodità se si pensa per esempio ad un rappresentante che viaggia spesso da solo e durante la giornata di lavoro scende più volte dalla vettura per brevi soste.

My Car, inoltre, permette di attivare e regolare il limite di velocità; scegliere la sensibilità dei Fari Automatici; optare per la ripetizione sul display multifunzione delle informazioni della radio (stazione, volume eccetera); impostare l'orologio e la data; attivare il Trip computer B, che raccoglie e ripropone i dati di un singolo viaggio.

Ancora con il MODE, infine, si selezionano la lingua in cui devono apparire i messaggi sul display; le unità di misura per la distanza, i consumi e la temperatura esterna. E si regolano: il volume del beep di conferma legato alla pressione dei tasti e quello dei vari segnali acustici. Sul display, infine, è possibile ricevere la scadenza del prossimo tagliando.

Infine, qualora sulla vettura ci sia il CONNECT le voci dei menù sono visualizzate sul relativo schermo, tranne quelle del limite di velocità e della sensibilità dei Fari Automatici, che sono sempre visibili sul display multifunzionale.

Le luci interne, le luci antipozzanghera e il Follow Me Home
Salire e scendere da Fiat Stilo è facile anche di notte e in luoghi poco illuminati. Per semplificare queste operazioni, il nuovo modello dispone, infatti, di luci antipozzanghera, che rischiarano il suolo nella zona sotto le porte anteriori quando queste ultime vengono aperte.

Una volta inserita o estratta la chiave dal quadro, la temporizzazione delle plafoniere mantiene accese le luci di cortesia per alcuni secondi, anche dopo che le porte sono state aperte o chiuse, e le spegne con gradualità. L'ideale, insomma, per agevolare l'entrata e l'uscita dall'auto di notte o in condizioni di scarsa visibilità. Permette, infatti, di compiere più facilmente operazioni come controllare di non aver dimenticato nulla nell'abitacolo e chiudere la vettura oppure inserire la chiave di accensione.

L'obiettivo è quello di facilitare e semplificare la vita all'automobilista; lo stesso perseguito nel mettere a punto la funzione di spegnimento ritardato dei fari "follow me home".

Il dispositivo permette di mantenere accese per un po' di tempo le luci anabbaglianti e di posizione anche a motore spento e a chiave disinserita. Sono quei pochi minuti nei quali è utile avere la porta del box o il cancello illuminati. Trascorso questo periodo i fari si spengono, ovviamente, in modo automatico.

Il "Follow Me Home" si attiva agendo sulla leva di lampeggio delle luci entro 2 minuti dallo spegnimento del motore. Ad ogni azionamento, l'accensione delle luci viene prolungata di 30 secondi, fino ad un massimo di tre minuti e mezzo.

Tergicristalli intelligenti
Per detergere il parabrezza c'è il lavaggio intelligente che con un solo movimento della leva del devioguida mette in funzione, contemporaneamente, il getto d'acqua e il tergicristallo. Quest'ultimo parte dopo 0,5 secondi e termina tre battute dopo aver lasciato il comando, compiendo una battuta ulteriore che elimina le gocce residue. Tutte le versioni di Fiat Stilo, poi, sono dotate di un tergicristallo a due velocità continue e quattro intermittenti. Lo stesso vale per il tergilunotto, anch'esso con lavaggio intelligente e funzionamento continuo e ad intermittenza. Inoltre, quando il tergicristallo è attivo e si è inserita la retromarcia, il tergilunotto esegue automaticamente una serie di battute di pulizia.

Appoggiatesta basculanti
Gli appoggiatesta anteriori sono basculanti, cioè regolabili sia in altezza sia in angolazione. Così guidatore e passeggero possono scegliere la posizione desiderata e godere, oltre che di un buon comfort, anche della massima sicurezza. Per i sedili posteriori sono previsti di serie i tre appoggiatesta regolabili in altezza. I due laterali sono anche basculanti

Chiavi e chiusura centralizzata
Le chiavi di Fiat Stilo sono dotate di un inserto meccanico richiudibile, che riduce la dimensione della chiave stessa ed evita danni agli indumenti.

Di serie su Fiat Stilo la chiusura centralizzata delle porte offre inoltre un vantaggio rispetto ai sistemi tradizionali: la possibilità di aprire o chiudere i cristalli e il tetto lamellare anche dall'esterno della vettura. Una volta infilata la chiave nella serratura della porta, basta infatti mantenerla ruotata per due secondi e il bloccaporte prima chiude le portiere e il baule e subito dopo comanda la salita dei cristalli e la chiusura del tetto lamellare. Questa funzione evita di dover rientrare in auto se si sono dimenticati aperti.

È sempre possibile, comunque, interrompere il movimento automatico, in modo da lasciare la vettura con le porte chiuse e i finestrini un po' abbassati per il ricircolo dell'aria. I movimenti avvengono a rovescio, ovviamente, quando si entra.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fiat Stilo (progetto 192): la sua storia...
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04/09/2001 - Fiat Stilo "Le dotazioni in più"

E per chi vuole: contenuti e tecnologia da ammiraglia

Difficile, fino a qualche tempo fa, immaginare che una media compatta potesse proporre a chi desidera avere una vettura davvero completa, dispositivi come il climatizzatore bi-zona, che permette a guidatore e passeggero d'impostare due temperature diverse, rispettivamente per la parte destra e quella sinistra della vettura. O come i sedili a comando elettrico con memoria: scelta un'impostazione confortevole e corretta, si memorizza e ogni volta che qualcuno cambia le regolazioni basta premere un tasto per riportare tutto come prima. Oppure ancora come il Cruise Control, così utile nei lunghi trasferimenti autostradali perché consente di mantenere automaticamente la velocità di crociera impostata.

Fiat Stilo offre tutto ciò e anche di più. Dai tergicristalli che si attivano automaticamente alle prime gocce di pioggia ai proiettori che si accendono da soli non appena entrati in galleria. E al sensore di parcheggio che segnala con un cicalino l'approssimarsi degli ostacoli al di fuori della nostra visuale.

Climatizzatore automatico "bi-zona" con AQS
Il clima all'interno dell'abitacolo è uno dei principali fattori di comfort durante il viaggio ed è importante anche per la sicurezza preventiva, perché temperatura, umidità e ventilazione influiscono sul benessere del guidatore e quindi sul suo livello d'attenzione. Senza dimenticare che all'impianto di riscaldamento e aerazione è affidato anche lo sbrinamento del parabrezza e dei vetri laterali. Ecco perché per Fiat Stilo è stato scelto un climatizzatore sofisticato, che controlla automaticamente, attraverso una centralina elettronica, la temperatura, la portata dell'aria, la sua distribuzione, l'inserimento del compressore e il ricircolo. Si tratta, inoltre, di un climatizzatore "bi-zona" capace cioè di garantire contemporaneamente due diverse temperature: una nella parte destra dell'abitacolo, un'altra in quella sinistra.

In questo dispositivo, infine, ai consueti sensori che registrano temperatura esterna ed interna se ne aggiunge un altro, destinato a verificare la qualità dell'aria (AQS).

L'Air Quality Sensor consente agli occupanti di Fiat Stilo di respirare sempre aria pulita, anche quando si viaggia in città, durante gli incolonnamenti e sotto le gallerie. Controlla, infatti, la funzione di ricircolo, che viene inserita automaticamente per bloccare l'immissione di aria esterna nella vettura quando si attraversano luoghi ad elevato tasso di smog.

Alla qualità dell'aria che arriva all'interno della vettura contribuisce anche il filtro a due strati. Il primo trattiene le particelle di diametro superiore a 0,5 micron e il polline (che può provocare fenomeni allergici). Il secondo, a carboni attivi, riduce le sostanze inquinanti e assorbe i cattivi odori.

L'impianto di Fiat Stilo attua una strategia di controllo del clima "a temperatura equivalente". Attraverso alcuni sensori registra la temperatura interna ed esterna e valuta la sensazione di benessere termico provata dal passeggero, cioè lo scambio energetico tra il corpo umano e l'abitacolo, sul quale influiscono l'umidità, la temperatura e la portata dell'aria trattata.

Un altro sensore, posto in posizione centrale alla base del parabrezza, rileva l'irraggiamento solare del veicolo e l'inclinazione con la quale i raggi stessi raggiungono l'abitacolo. Consente cioè di prevedere l'eccessivo innalzamento di temperatura all'interno dell'auto causato dai raggi del sole e quindi d'informare in tempo il climatizzatore.

Tutti questi parametri vengono rilevati di continuo e utilizzati per aggiornare automaticamente la distribuzione, la ventilazione e la miscelazione. Si regolano, così, la temperatura dell'aria alle bocchette e la velocità del ventilatore, in modo da garantire a chi siede nell'abitacolo la sensazione di benessere termico richiesta dal viaggiatore (attraverso, ovviamente, il valore di temperatura richiesta). Il risultato è un clima costante, anche in presenza di sensibili variazioni delle condizioni esterne.

Per consentire, inoltre, all'aria immessa all'interno della vettura di raggiungere tutte le zone dell'abitacolo, l'impianto può essere regolato su una delle sette combinazioni previste:

"def", che indirizza l'aria solo sul parabrezza per disappannarlo e sbrinarlo;
"vent", destinata ad offrire un'immediata sensazione di benessere in attesa che l'interno raggiunga la temperatura desiderata;
"floor", capace di assicurare il rapido riscaldamento;
"bi-level", che consente di avere aria più tiepida dalle bocchette dirette verso il pavimento e più fresca da quelle della plancia;
"heat", per garantire un abitacolo ben riscaldato e, contemporaneamente, prevenire l'appannamento;
"tri-level": che permette di distribuire l'aria in tutte le direzioni;
"vent-def": per assicurare la massima ventilazione della parte alta dell'abitacolo.

Il sistema, in più, offre altre tre possibili regolazioni della temperatura:
"LO" (condizione di "massimo raffreddamento"), che si attiva quando viene richiesta una temperatura inferiore ai 16,5°C; in questo caso, il sistema comanda che la distribuzione dell'aria sia frontale (posizione "vent"), la portata al valore massimo previsto dall'automatismo e inserisce il compressore (il ricircolo è deciso dall'utente);
"HI" ("massimo riscaldamento"), invece, interviene quando la richiesta della temperatura è superiore a 32,5°C; la distribuzione dell'aria assume la posizione "floor" (sui piedi); la portata è di nuovo al massimo previsto; il compressore è gestito secondo necessità dalla centralina e il ricircolo resta a discrezione dell'automobilista;
"MAX DEF" (sbrinamento rapido), indispensabile in inverno, nei periodi piovosi e talora nelle stagioni intermedie; grazie all'inserimento automatico del compressore l'aria immessa nell'abitacolo risulta deumidificata e quindi parabrezza e lunotto posteriore si sbrinano velocemente.

Nell'abitacolo la possibilità di modificare la temperatura gradualmente, procedendo di mezzo grado per volta, consente di raggiungere un ottimo comfort climatico. La manopola consente una variazione di 16°C, con uno scarto di temperatura massimo tra la zona sinistra e destra di 7.

La regolazione manuale è prevista per:
l'impostazione delle temperature interne (destra e sinistra),
la variazione volontaria della distribuzione dei flussi d'aria,
la velocità del ventilatore (se si vuole modificare la portata d'aria) e il suo arresto,
la disattivazione del compressore (in pratica, l'impianto funziona come un riscaldatore automatico),
il comando del ricircolo,
la funzione "MAX DEF" per il disappannamento rapido.

Le scelte manuali sono sempre prioritarie rispetto all'automatismo. Vengono, inoltre, segnalate con lo spegnimento del led "Full Auto" e memorizzate fino a che l'utente non annulla il comando. Ad ogni accensione il sistema si riporta nelle condizioni memorizzate allo spegnimento, tranne per la funzione "MAX DEF", che invece viene azzerata. È prevista anche la possibilità di spegnere manualmente tutto il sistema, disattivando completamente l'impianto di condizionamento.

Per le versioni con motore JTD è di serie il riscaldatore supplementare integrato nel climatizzatore, che garantisce un ottimo comfort nell'abitacolo anche quando il clima è molto rigido. A causa dell'eccezionale rendimento termodinamico dei JTD, infatti, il riscaldamento del liquido nel radiatore può essere lento, se la temperatura esterna è particolarmente bassa.


Sedili a comando elettrico con memoria

A bordo di Fiat Stilo basta premere un tasto per ritrovare la posizione del sedile e degli specchietti retrovisori esterni ideale per chi, in quel momento, siede al posto di guida. Lo permette l'assetto "memory" che, elimina le perdite di tempo, scongiura scatti di nervi e può memorizzare fino a tre configurazioni, offrendo a più persone (per esempio, i familiari) la possibilità di partire sempre nelle condizioni ideali di comfort e sicurezza.

Una volta regolata la posizione del sedile e dei due specchietti retrovisori, quindi, è possibile memorizzarla premendo per circa tre secondi uno dei tre tasti posti a lato del divano anteriore. A questo punto una centralina elettronica riceve le impostazioni e conferma con un beep di averle registrate.

L'associazione tra posizione ideale e tasto numerato può avvenire solo a vettura ferma e con la chiave ruotata al primo scatto (MAR). Si evita così che bambini lasciati soli in auto modifichino le memorie. Per richiamare la propria impostazione, il guidatore deve solo premere il tasto attribuito, anche con l'automobile in movimento, purché la velocità sia inferiore a 10 Km/h.

Con l'assetto "memory" è possibile registrare anche la particolare inclinazione dello specchietto retrovisore destro usata durante i parcheggi. La regolazione avviene a vettura ferma, e con la retromarcia inserita, premendo il tasto già scelto per la posizione di guida ideale. L'impostazione così memorizzata viene richiamata ogni volta che s'inserisce la retromarcia. Se non è registrata nessuna personalizzazione di sedile e specchietti, il sistema inclina comunque lo specchietto con un angolo predefinito per agevolare la visibilità durante la manovra.

Lo specchietto retrovisore torna automaticamente alla sistemazione iniziale 10 secondi dopo che si è disinnestata la retromarcia o quando si supera la velocità di 10 km/h, indipendentemente dalla marcia.

Infine, nelle versioni tre porte di Fiat Stilo, dotate di sedili a comando elettrico, è facilitato anche l'accesso al divano posteriore. Basta, infatti, abbattere uno degli schienali anteriori per vedere tutto il sedile che si sposta automaticamente in avanti. Riportato lo schienale in posizione eretta, il sedile torna al suo posto.

Sia l'opzione assetto"memory" sia quella di "accesso facilitato al divano posteriore" dispongono della funzione antipanico: premendo un qualunque tasto di memoria o di regolazione dei sedili, questi si bloccano il loro avanzamento.

Lavafari automatici
Disponibili, a richiesta, su tutte le versioni di Fiat Stilo, i lavafari sono "a scomparsa", cioè integrati nel paraurti e garantiscono una buona visibilità al conducente anche quando il fondo stradale è sporco. Si azionano automaticamente quando, a luci anabbaglianti o abbaglianti accese, si attiva il lavacristallo.

Fari allo Xenon
In funzione della sicurezza preventiva è importante poter godere di un'ottima visibilità anche al buio. Per questo Fiat Stilo, a richiesta, può essere equipaggiata con fari allo Xenon, che offrono una migliore qualità della luce emessa e un'eccellente resa in tutte le condizioni atmosferiche.

Nella lampada a scarica di gas il filamento dei proiettori tradizionali è sostituito da due elettrodi distanti pochi millimetri l'uno dall'altro che generano una scarica elettrovoltaica in un ambiente saturo di gas Xenon a bassa pressione. La complessità tecnica di questi fari richiede la presenza di due centraline elettroniche separate: una per il controllo generale della funzione e l'altra per quello della tensione di alimentazione.

I vantaggi rispetto ai normali proiettori con lampada alogena sono presto detti: l'intensità luminosa raddoppia (da 1500 a 3000 lumen); l'efficienza passa da 25 a 85 lumen per Watt e le ore di durata raddoppiano anch'esse (da 1500 a 3000). I fari allo Xenon, inoltre, consumano meno energia e distribuiscono meglio il fascio di luce. Di tonalità più prossima al bianco, assicurano, infine, una maggior visibilità, anche a parità d'illuminazione.

Proprio a causa delle migliori prestazioni offerte dall'impianto (luce più brillante e maggiore profondità), i fari allo Xenon sono accoppiati ad un correttore di assetto automatico che impedisce di abbagliare i conducenti delle auto provenienti in senso inverso e, mantenendo costante la zona illuminata, assicura un miglior comfort di guida. Il dispositivo, infatti, interviene automaticamente per compensare sia le variazioni statiche della vettura (dovute al diverso carico sugli assi) sia quelle dinamiche (causate da accelerazioni e frenate). Per garantire questo risultato, dei sensori posti sulle sospensioni anteriori e posteriori "leggono" continuamente le escursioni della scocca e rilevano le condizioni di accelerazione o frenata, consentendo di prevedere il beccheggio e di anticipare il controllo dell'assetto.

Bracciolo con vano portaoggetti
Molte versioni di Fiat Stilo sono dotate, di serie, di due comodi e utili braccioli che nascondono al loro interno un vano portaoggetti e sono sistemati tra i sedili anteriori e posteriori. Abbassando la parte centrale del bracciolo posteriore si scopre lo sportellino ski-pass che dà accesso al bagagliaio.

Cruise Control
Di serie sulla Fiat Stilo 2.4 Selespeed (ma disponibile per tutte le versioni), il Cruise Control è un sistema capace di aiutare l'automobilista a gestire la velocità della vettura, migliorando il comfort di viaggio. Pilotando direttamente la farfalla del motore, il dispositivo consente di mantenere automaticamente la velocità di crociera impostata dal guidatore. Basta ruotare in posizione "ON" una ghiera presente sulla leva dedicata, posta a sinistra del volante e azionarne, quindi, un'altra (che di fatto è un acceleratore manuale) verso il segno "più" (o "meno") fino a raggiungere la velocità desiderata. Quando si rilascia la ghiera, la vettura continua a viaggiare alla velocità memorizzata senza che il pilota prema il pedale dell'acceleratore.

Il Cruise Control può funzionare nell'intero arco di giri ammessi dal motore, ma solo per velocità superiori ai 30 km/h. È consigliabile, quindi, inserirlo in presenza di condizioni stradali che consentano di mantenere con sicurezza il valore memorizzato.

Premendo il pedale dell'acceleratore (per esempio durante un sorpasso), il Cruise Control viene momentaneamente disabilitato anche se il sistema rimane attivo. L'auto, perciò, accelera come richiesto, ma appena si rilascia il pedale il sistema riporta automaticamente la vettura alla velocità memorizzata. Per ovvie ragioni di sicurezza, il dispositivo viene invece disinserito automaticamente quando il guidatore pigia il pedale del freno o della frizione.

In questo caso si può ritornare alla velocità preimpostata premendo il pulsante "RESUME", posto all'estremità della leva di comando del Cruise Control.

Per disattivare definitivamente il Cruise Control e cancellare ogni impostazione precedente bisogna ruotare la ghiera in posizione "OFF" e spegnere il motore. Una spia sul display multifunzionale indica lo stato di funzionamento o disattivazione del sistema.

La funzione antipattinamento (Anti Slip Regulation, di serie su Fiat Stilo), ha la priorità sul controllo automatico della velocità: cessato l'intervento dell'ASR, il sistema torna alla velocità impostata.

Hi-Fi: la nitidezza sonora in alta fedeltà
Il sistema Hi-Fi della Fiat Stilo è caratterizzato da una tecnica raffinata, il cosiddetto Sound System, capace di dare le stesse emozioni che si provano ascoltando un concerto dal vivo.

All'autoradio con lettore CD o al CONNECT di Fiat Stilo si può aggiungere un impianto acustico composto da otto altoparlanti e da un subwoofer con amplificatore da 100 Watt integrato nel vano bagagli e capace di riprodurre le frequenze più basse. L'intero sistema ha una potenza di 260 Watt.

Si tratta, insomma, di un impianto audio capace di garantire ad ogni passeggero e in tutte le condizioni di marcia una qualità d'ascolto eccezionale.

Il sistema Hi-Fi è caratterizzato da una tecnica raffinata, il cosiddetto Sound System, capace di offrire una riproduzione realistica, con alti cristallini e bassi pieni e ricchi, rifiutando, invece, suoni innaturali che all'inizio possono apparire affascinanti, ma a lungo andare affaticano l'ascoltatore. Il suono, inoltre, avvolge tutti gli occupanti e dà la sensazione di propagarsi in un ambiente molto più vasto, perché il sistema audio e l'abitacolo della vettura sono stati progettati assieme (secondo il concetto "clean sheet"), in modo da garantire una perfetta armonia tra le caratteristiche tecniche dell'uno e quelle dell'altro.

Per ottenere questo risultato, gli ingegneri hanno selezionato accuratamente tutti i componenti dell'impianto stereo, stabilendo, con l'aiuto di avanzati software di progettazione, la migliore posizione dei diffusori in rapporto agli ascoltatori.

Un processore del segnale integrato regola automaticamente i bassi in modo da renderli sempre perfetti a qualsiasi volume. Più sofisticato del semplice controllo del volume dei sistemi tradizionali, il dispositivo garantisce un suono sempre naturale e di alta qualità.

Inoltre, un circuito di equalizzazione attiva garantisce un ottimo bilanciamento elettronico automatico dell'uscita di tutte le frequenze, grande equilibrio e chiarezza di tono in tutta la gamma audio. Che vuol dire poter godere di riproduzioni musicali impeccabili in ogni condizione di marcia, senza dover armeggiare con i comandi.

Alla limpidezza del suono contribuiscono anche i circuiti compressori attivi, grazie ai quali il sistema non manifesta alcuna distorsione neppure nei passaggi a volume più elevato.

Collegata ad un kit viva voce, tra l'altro, l'autoradio Hi-Fi si disattiva automaticamente (posizione di "mute") quando squilla il radiotelefono GSM. In questo caso, inoltre, si dispone anche della funzione "Phone-in", che consente di trasferire le chiamate dal cellulare (con centralina viva voce) agli altoparlanti tramite la radio.

L'intero sistema è protetto dai furti grazie ad un protocollo di comunicazione con l'unità elettronica che gestisce l'impianto elettrico (body computer). Ecco come funziona.

All'accensione dell'autoradio il body computer legge il codice di sicurezza (a quattro cifre) della radio e la attiva solo se riconosce la sequenza numerica. Questo rende l'apparecchio inutilizzabile su un'altra vettura (che non ha il medesimo dispositivo).

Comandi sul volante
Per una guida sicura e rilassante, Fiat Stilo offre i comandi sul volante per regolare le funzioni dell'autoradio e del CONNECT. Disponibile su tutte le versioni del nuovo modello, è di serie sul 2.4 Selespeed.

Sensore di pioggia
In funzione della sicurezza preventiva è importante poter godere sempre di un'ottima visibilità. Per questo Fiat Stilo offre il sensore di pioggia, che permette di avere il parabrezza sempre pulito, anche con il brutto tempo.

Applicato nella parte alta dell'abitacolo, dietro lo specchio retrovisore centrale, il sistema automaticamente mette in funzione il tergicristallo e regola la frequenza di battuta in relazione all'intensità della pioggia. Si attiva portando la leva destra del devioguida nella prima posizione (intermittenza). Il suo funzionamento si basa sul principio della rifrazione dei raggi infrarossi attraverso il vetro e le gocce d'acqua. La parte ottica del sensore (lente) invia al cristallo la luce infrarossa. Quest'ultimo la riflette e la rimanda al sensore. Poiché l'energia luminosa inviata al parabrezza è costante, il valore rilevato al momento della ricezione diminuisce in proporzione all'aumento della quantità d'acqua e di altre impurità presenti sul cristallo. La variazione del segnale viene elaborata dalla parte elettronica del sensore che attiva la frequenza di battuta adeguata.

Poiché la superficie del vetro bagnata disturba l'occhio umano più di notte che di giorno, il sensore regola l'intervento del tergicristallo anche secondo la luce ambientale. Inoltre riconosce le striature dell'acqua provocate dalle spazzole usurate e compensa gli effetti dovuti all'invecchiamento del parabrezza e dell'elettronica. In particolari situazioni, poi, adotta speciali cicli di battuta: per esempio quando sul cristallo ci sono singole gocce o in presenza di impurità sulla superficie (depositi salini, sporco eccetera).

La sensibilità del sensore di pioggia può essere modificata agendo sulla ghiera a tre posizioni presente sulla leva destra del devio. Se si arresta il motore con il sistema inserito, quest'ultimo viene disattivato automaticamente. Per riavviarlo, all'accensione del motore, si può scegliere di riportare la leva del devio a zero e poi di nuovo sulla prima posizione, oppure variare la sensibilità del sensore.

Per segnalare l'avvenuta riattivazione, il sistema comanda l'esecuzione di una battuta del tergicristallo, anche se il vetro è asciutto. Dopo l'uso della pompa lavavetro, il sensore si attiva automaticamente, per il tempo necessario al recupero delle gocce che colano sul cristallo.

Fari Automatici
Fiat Stilo è dotata di fari che si accendono automaticamente con il calar del buoi o all'ingresso delle gallerie. Sono comandati da un sensore installato sul vetro anteriore e basato sul principio della rifrazione dei raggi infrarossi. Il dispositivo rileva le variazioni dell'intensità luminosa esterna e confrontandola con il valore impostato dal guidatore comanda l'accensione delle luci esterne di Fiat Stilo coerentemente con la sensibilità impostata dal guidatore. Il sensore è capace di valutare la luminosità verso l'alto e quella in direzione di marcia, riconoscendo la presenza di gallerie o viali.

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Per attivare i Fari Automatici di Fiat Stilo basta portare la ghiera sinistra del devioguida nella posizione "automatico" appunto. In tal modo si abilita l'accensione contemporanea e delle luci di posizione e degli anabbaglianti in funzione della luminosità esterna.

L'utente può variare la sensibilità del sensore tramite il quadro degli strumenti, scegliendo con i tasti situati sulla plancetta dei comandi un valore da 1 a 3. L'impostazione può essere fatta anche con la vettura in marcia.

All'accensione delle luci comandate dal sensore, l'utente può azionare anche i fendinebbia e i retronebbia. Questi ultimi si spengono in modo automatico insieme alle altre luci comandate dal sensore: prima gli anabbaglianti, dopo dieci secondi quelle di posizione.

Quando il sensore è attivato, il guidatore dispone solo del lampo luci e se vuole attivare gli abbaglianti fissi, deve commutare la ghiera presente sulla leva sinistra del devioguida sulla posizione "luci anabbaglianti" e inserire gli abbaglianti.

Per questioni di sicurezza, inoltre, se il sensore non funziona, vengono accese le luci di posizione e gli anabbaglianti indipendentemente dalla luminosità esterna, mentre il quadro strumenti segnala l'avaria. In questo modo l'automobilista ha la possibilità di disattivare l'utomatismo e di accendere manualmente le luci.

I Fari Automatici, infine, non rilevano la presenza di nebbia, quindi spetta al guidatore accendere le luci nel caso di scarsa visibilità.

Sensore di parcheggio
In fase di parcheggio può succedere che alcuni ostacoli posti dietro la vettura siano al di fuori del campo di vista del guidatore, o più semplicemente può accadere di non sapere quanto si è vicini all'automobile parcheggiata dietro.

Ecco allora venire in aiuto il sensore di parcheggio, attivo ogni volta che si porta la chiave di avviamento nella posizione MAR e s'inserisce la retromarcia.

Realizzato per Fiat Stilo, il sistema è composto da una centralina elettronica, che dispone d'interfaccia per la rete CAN; da quattro sensori ultrasonici inseriti nel paraurti posteriore (due ai lati del paraurti e due di fianco alla targa); da un segnalatore acustico. I quattro rilevatori coprono, in particolare, sia le zone laterali posteriori della vettura (a partire da una distanza inferiore a 60 centimetri) sia quelle mediane posteriori (a partire da una distanza inferiore a 150 centimetri). Vediamo in dettaglio come funzionano.

Si tratta di quattro trasduttori ultrasonici, che agiscono come trasmettitori e ricevitori intelligenti di impulsi. Questi ultimi vengono emessi ogni volta che s'inserisce la retromarcia e, quando incontrano un ostacolo, vengono riflessi e ricevuti come un'eco dal sensore stesso. A questo punto il segnale in entrata viene convertito in digitale e inviato alla centralina elettronica, che mette in funzione il segnalatore acustico.

L'informazione, quindi, viene trasmessa al guidatore con avvisi acustici cadenzati, che si fanno sempre più ravvicinati fino a diventare un segnale continuo quando l'automobile raggiunge una distanza di 30 centimetri dall'ostacolo.

Il cicalio sonoro s'interrompe quando i sensori laterali rivelano un ostacolo in avvicinamento per oltre tre secondi. E questo per evitare che il sistema continui a suonare in caso di manovre lungo un muro parallelo all'asse del veicolo.

Telecomando
Si può ordinare l'apertura e la chiusura delle porte e del baule anche con il telecomando a radiofrequenza integrato nella chiave d'accensione, sulla quale sono presenti tre tasti: blocco porte, sblocco porte e apertura baule. La presenza di due tasti separati per aprire e chiudere le porte, evita di tornare sui propri passi per verificare se il nottolino è "su" o "giù". Nel dubbio, infatti, basta ripetere il comando "giù".

Inoltre, la salita e la discesa contemporanea di tutti i cristalli e del tetto lamellare (Sky Window) è possibile premendo più a lungo i tasti di sblocco o di blocco.

A differenza di quello a raggi infrarossi, questo telecomando non richiede un puntamento preciso, ha un raggio d'azione più ampio e agisce anche attraverso vetri filtranti o sporchi. Un "rolling code" (che si aggiorna ogni qualvolta il sistema viene usato) garantisce contro l'eventuale intercettazione del comando per l'apertura delle porte.

Dead-lock
La funzione dead-lock permette la messa in folle della maniglia interna della porta, con funzione antieffrazione. Il dead-lock viene inserito da una ulteriore rotazione della chiave dopo il comando di blocco, o, laddove sia previsto il telecomando, da due azionamenti successivi del pulsante di chiusura.

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04/09/2001 - Fiat Stilo "L'innovazione"


Tetto apribile lamellare in vetro (Sky Window)
Fiat Stilo può essere dotata di un tetto apribile in vetro di grandi dimensioni che costituisce una novità per il segmento e propone un nuovo modo di vivere l'automobile. Il dispositivo, di ultima generazione, è composto da cinque lamelle e da una tendina parasole che scorrono indipendenti verso la parte posteriore della vettura su due guide in alluminio. In viaggio, quindi, permette di avere, di volta in volta, un diverso rapporto con l'ambiente circostante. Da vettura chiusa, infatti, la Fiat Stilo può trasformarsi in auto con il tetto di cristallo, in vettura con un tettuccio apribile convenzionale o addirittura in un modello che restituisce le sensazioni di una cabrio.

Tutto dipende dalla temperatura esterna e dalla giornata. Quando non c'è vento e si vuole inondare di luce l'abitacolo, il sistema consente di avere la parte vetrata chiusa e la tendina sottostante aperta. Se, invece, si preferisce viaggiare come su un'auto "plein air" bastano dieci secondi per comandare l'apertura totale del tettuccio lamellare e della tendina, godendo di una superficie di quasi 1,5 m2. Senza contare che il cliente può decidere un'apertura parziale sia delle lamelle sia della tendina.

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Per muovere i pannelli vetrati si ruota il selettore della plafoniera centrale, scegliendo tra cinque posizioni. Con il primo scatto, la prima lamella (che ha un movimento rotativo) assume la configurazione di uno spoiler non molto accentuato, mentre la tendina si porta a filo della seconda lamella. Ruotando ancora in senso orario il selettore nella posizione due, il sistema completa il movimento della prima lamella che diventa uno spoiler più alto e inizia a far scorrere i pannelli vetrati verso la parte posteriore della vettura. I tre scatti successivi spostano sempre di più le lamelle fino all'apertura totale. Gli stessi movimenti avvengono in senso inverso durante la chiusura, quando si ruota la manopola in senso antiorario. Per spostare la tendina parasole occorre premere uno dei due tasti di apertura e chiusura, posti vicino alla manopola che comanda le lamelle. Per motivi di sicurezza, se queste ultime sono spostate indietro, l'apertura della tendina non può mai essere minore di quella della parte vetrata. Il tetto lamellare (Sky Window), infine, dispone del sistema di antipizzicamento, che è attivo sia sul profilo anteriore della tendina e della seconda lamella, sia sul bordo posteriore della prima. In questo modo, se in fase di chiusura la tendina incontra un ostacolo (per esempio un dito o una mano), il sistema inverte il moto e la porta indietro di venti centimetri. Lo stesso avviene per le lamelle. In particolare, se è solo aperta la prima, la presenza di un ostacolo inverte la rotazione dello spoiler.

Scesi dalla Fiat Stilo è possibile comandare la chiusura o l'apertura delle lamelle e della tendina insieme a quella delle porte e dei cristalli.


Radar Cruise Control

Disponibile su Fiat Stilo 2.4 Abarth, il Radar Cruise Control è un sistema di controllo che si prefigge di aiutare l'automobilista a gestire la velocità della vettura in rapporto alla distanza di sicurezza, raggiungendo contemporaneamente due obiettivi: migliorare il comfort e ottimizzare il flusso del traffico.

Non si tratta, perciò, di un "pilota automatico" o di un sistema "anticollisione", in quanto il sistema non può sostituirsi al guidatore, ma certamente lo aiuta e costituisce un importante passo avanti verso l'obiettivo di una "guida senza stress".

Il dispositivo, infatti, libera il pilota dalla fatica di adattare continuamente la velocità della vettura alle accelerazioni e ai rallentamenti di quelle che la precedono. Basta scegliere la velocità desiderata e la vettura provvede da sola a mantenerla, osservando anche la distanza di sicurezza del veicolo che precede. Per farlo, il Radar Cruise Control interviene sull'acceleratore e sul sistema frenante, in funzione dei dati che riceve da un sensore Radar di distanza.

Vediamo allora come funziona.

Il Radar Cruise Control di Fiat Stilo si comanda ruotando le due ghiere di una leva sistemata a sinistra del volante. Con la prima il guidatore sceglie, in funzione della velocità, la distanza che vuole mantenere rispetto all'auto che lo precede. Tre silhouette di vettura con grandezze diverse indicano, anche intuitivamente, la distanza: una sagoma piccola per la posizione "lontano" (Far), una più grande per quella Standard e una più grande ancora per la posizione più vicina all'auto che sta davanti (Overtake).

La seconda ghiera, invece, serve per impostare la velocità preferita. Ruotandola in su verso il segno più, oppure in basso verso il segno meno, ad ogni pressione si aumenta o si abbassa la velocità di 10 km/h. Stabilito così il valore desiderato (che può andare da 30 e 160 km/h) si possono sollevare i piedi dalla pedaliera, perché la vettura prosegue automaticamente la marcia secondo le impostazioni memorizzate. Merito di un radar a microonde posto nella parte anteriore della vettura che rileva la presenza dei veicoli davanti a noi e di un sensore che ne valuta la distanza. Proprio le informazioni necessarie al sistema elettronico del Radar Cruise Control per mantenere velocità e distanza giuste. Al guidatore, perciò, non resta che mantenere con il volante la posizione dietro alla vettura che lo precede.

Poiché l'automobilista può riprendere i comandi della vettura in qualunque momento, e questi disattivano immediatamente il sistema automatico, al fondo della leva di comando del Radar Cruise Control c'è il pulsante RESUME che permette di richiamare la velocità impostata dopo che si è disabilitato il RCC intervenendo sul freno o sull'acceleratore. Quando il Radar Cruise Control è inserito, sul display del quadro strumenti compaiono una serie di utili informazioni: la velocità impostata, la presenza di una vettura che precede e la distanza da questa.

Vediamo, adesso, come opera il Radar Cruise Control in una situazione reale. Immaginiamo di aver impostato la velocità di 130 km/h. Quando sulla nostra strada incontriamo una vettura che viaggia, per esempio, a soli 100 km/h l'RCC "aggancia" automaticamente il veicolo che ci precede e da quel momento in avanti accelera e rallenta in relazione a questo, mantenendo sempre la distanza di sicurezza. Quando poi la vettura davanti libera la corsia, spostandosi di nuovo sulla destra, il Radar Cruise Control riporta la nostra auto alla velocità impostata di 130 km/h.

E se per un pericolo improvviso vogliamo escludere il sistema? Basterà toccare il pedale del freno e da quel momento la vettura risponderà solo ai comandi manuali, fino a quando non decideremo di avvalerci nuovamente del RCC richiamando la velocità impostata con il pulsante RESUME.

Va ricordato, infine, che il Radar Cruise Control è utile non solo sulle lunghe distanze, ma in qualunque situazione, compresi i percorsi urbani. E che tra i vantaggi non secondari del RCC c'è quello di ottimizzare i flussi di veicoli, riducendo così lo stress dei guidatori, che possono muoversi in un traffico più scorrevole e ordinato. È stato calcolato, infatti, che se il 20 per cento delle auto fosse dotato di questo dispositivo, si avrebbe una circolazione molto più snella anche sull'attuale rete viaria.


Easy go

Proposto per la prima volta nel segmento proprio dal nuovo modello, l'innovativo sistema Easy go rende semplice e comodo accedere alla propria Fiat Stilo e avviare il motore. Non è più necessario, infatti, cercare la chiave, infilarla nel nottolino, ruotarla e, una volta al posto di guida, inserirla nel quadro per fare l'avviamento. Basta avere con sé un medaglione di pochi centimetri di diametro chiamato CID (Customer Identification Device) e tutto cambia. Infatti, quando ci si avvicina alla vettura e si manifesta la volontà di entrarvi tirando la maniglia della porta, la centralina elettronica dell'Easy go inizia a verificare se nel raggio di un metro e mezzo è presente il CID. Quando lo trova e riconosce corretti i codici segreti trasmessi via radiofrequenza, apre automaticamente la porta. A quel punto non resta che sedersi al volante e avviare il motore con la semplice pressione del tasto start/stop sistemato sulla plancia. All'arrivo, operazioni inverse. Si spegne il motore premendo il medesimo tasto start/stop e una volta scesi dall'auto si spinge la maniglia della porta. Per la centralina è il segnale che intendiamo allontanarci dalla vettura e quindi il sistema Easy go provvede a bloccare le porte.

Semplice, comodo, intelligente, il sistema è anche corredato da tutta una serie di dispositivi e procedure che lo rendono assolutamente sicuro. Vediamole nel dettaglio.



Per evitare manovre accidentali e potenzialmente pericolose (per esempio da parte di un bambino) mentre si preme il tasto start/ stop di avviamento dell motore occorre anche pigiare sul pedale della frizione, comunicando così al sistema la reale intenzione di partire.
Quando richiude le porte, il sistema non inserisce automaticamente allarme e deadlock per non incappare nello spiacevole effetto di una chiusura imposta dall'esterno quando magari a bordo è rimasto un passeggero. Occorre, perciò, attivare queste due funzioni premendo uno dei tre tasti del CID, che hanno le stesse funzioni di quelli del telecomando.
Quando si è scelta l'opzione di chiusura automatica (autoclose), una volta trascorso il lasso di tempo impostato, il sistema riconosce che l'utente è sceso e si è allontanato, perché non trova alcun CID nei paraggi. Comanda, perciò, alla centralina di bloccare le porte. Ma lascia, comunque, all'automobilista il compito d'inserire volontariamente le funzioni di allarme e dead-lock premendo un tasto del CID.
Il Customer Identification Device non è una semplice card (che si potrebbe facilmente perdere o rompere) ma un vero e proprio oggetto di forma e colori accattivanti, da custodire nel pratico ciondolo portachiavi in dotazione.
Pur avendo il CID in tasca, il proprietario di Fiat Stilo può restare nei pressi della vettura, magari per chiacchierare con un amico, senza che il sistema sblocchi automaticamente le porte, dando possibilità ad estranei di accedere all'abitacolo. Perché l'Easy go sblocchi le porte, infatti, occorre anche tirare la maniglia.
Se più passeggeri hanno in tasca CID validi e uno di loro si allontana dall'auto con il dispositivo in tasca, il sistema non blocca le porte, anche quando sia stata impostata l'opzione di chiusura automatica. Easy go, infatti, riconosce la presenza di un altro CID all'interno dell'auto.
Quando l'unico occupante dell'auto che ha con sé il CID abbandona l'auto in moto (succede, per esempio, se marito e moglie escono insieme e, raggiunto il posto di lavoro, uno dei due lascia la vettura all'altro), il sistema avverte con un messaggio sul display che il CID si sta allontanando e occorre ritornarne in possesso.
Se si scende dalla vettura e si tenta di bloccare le porte dimenticando il CID in auto, il sistema non esegue la manovra, perché riconosce l'esistenza di un Customer Identification Device nell'abitacolo.
Dopo aver chiuso le porte, il cliente che ha il CID in tasca può, comunque, accedere al baule. Infatti, il sistema non solo sblocca la porta posteriore, ma permette anche di chiudere nuovamente tutte le serrature agendo sulla maniglia del portellone stesso. In questo modo non occorre girare intorno alla vettura per portarsi davanti ad una porta e comandare il blocco centralizzato.
Quando il CID ha la pila scarica (anomalia che, in ogni caso, viene segnalata molto tempo prima con un messaggio sul display del quadro strumenti) si può, comunque, entrare in auto usando la chiave d'emergenza inserita nel CID. Una volta a bordo, poi, basta riporre il CID scarico nell'apposito vano che "legge" i codici e permette di avviare la vettura.


CONNECT

Nei suoi oltre cent'anni di storia l'automobile ha saputo evolversi di continuo, diventando più sicura, più comoda, più pulita, più brillante nelle prestazioni. Oggi, complice l'evoluzione tecnologica dell'informatica e della telematica, conferma ancora una volta la sua grande vitalità preparandosi ad una nuova radicale trasformazione. È quella che relega per sempre nel campo dei ricordi il viaggio in auto inteso come parentesi di distacco dalle attività e dalle abitudini usuali. Per trasformarlo, invece, in un momento della nostra giornata che non solo consente di mantenere i contatti con il mondo esterno ma offre, semmai, qualche opportunità in più.

In questo contesto Fiat Stilo compie un vero e proprio balzo in avanti, proponendo una dotazione infotelematica che non conosce paragoni: dall'avveniristico CONNECT all'innovativo lettore dei file MP3, dall'utile connessione WAP al sofisticato impianto Hi-Fi. Senza dimenticare il "riconoscimento vocale" e i comandi al volante, due sistemi avanzati per impartire ordini ai diversi strumenti a bordo.

Fiat Stilo, insomma, offre tanta tecnologia che si vede e si sente, ma tanta, e forse ancora più sofisticata, anche "sotto pelle". Infatti, per consentire alle molte centraline elettroniche di bordo di funzionare correttamente, scambiandosi dati e informazioni in tempo reale e agendo di concerto, occorreva che il nuovo modello fosse dotato di un complesso e avanzatissimo sistema di collegamenti che rappresenta un po' il "sistema nervoso" della vettura.

Quest'ultimo è costituito dalla rete CAN che, per la verità, sono due. Una è ad alta velocità e collega le centraline di controllo del motore e della trazione (ABS, ESP eccetera). L'altra è a bassa velocità e mette in comunicazione tra loro le centraline sistemate all'interno dell'abitacolo. A fare da "interprete" tra le due reti CAN c'è il body computer, una specie di supervisore che costituisce la porta di connessione tra la rete a bassa e quella ad alta velocità e nello stesso tempo sovrintende all'operato di entrambe.


Il mondo a bordo

Leader nel settore dell'informatica applicata all'auto, Fiat Auto ha ormai imboccato la strada che porta a bordo dei suoi modelli telefono GSM, navigatore, il collegamento a Internet e dispositivi come il "viva voce" o il "voice memo". Tutto concentrato nel CONNECT, il più avanzato strumento integrato di questo tipo e quello che oggi offre il maggior numero di funzioni e servizi.

CONNECT è al centro della plancia e svolge le funzioni di un assistente di bordo al quale possiamo chiedere di fare una telefonata o di consultare una cartina stradale, di mettere un po' di musica o di prendere un appunto. Il tutto attraverso i tasti che lo contornano o i comandi vocali che possono essere impostati, avendo sempre nello schermo il quadro dettagliato di quanto richiesto. Si tratta, quindi, di uno strumento ricco di funzioni, offerto ad un prezzo vantaggioso e, soprattutto, facile da usare come tutta la tecnologia di ultima generazione.

CONNECT, rispetto ai concorrenti, offre qualche cosa in più. Vale a dire la possibilità di dialogare con una persona in carne ossa. Cioè l'operatore di un call center, che in ogni momento è pronto a dare informazioni, risolvere problemi e offrire tutta una vasta gamma di servizi. Per accedere a questo nuovo mondo di servizi è sufficiente premere il tasto verde CONNECT ed entrare così in contatto con uno dei 750 operatori del Contact Center di Arese. Si tratta di una vera e propria "fabbrica" che produce servizi e informazioni 365 giorni l'anno. In funzione da tre anni, solo nel 2000 ha gestito e risposto a oltre quattro milioni di telefonate, conquistando, tra l'altro, il titolo di miglior call center d'Italia.

Una semplice chiamata, quindi, e l'automobilista trova un operatore che parla la sua lingua (14 quelle già attive) capace di aiutarlo a trovare una strada, di dare informazioni sulle condizioni di traffico e sul tempo che troverà lungo la via e a destinazione. Ma anche di consigliargli un ristorante, prenotargli un albergo o, in futuro, acquistare per lui un biglietto aereo. E, se necessario, inviare un mezzo di soccorso. Qualcuno che, in ogni caso, potrà guidarlo passo passo fino alla meta, rammentandogli appuntamenti e segnalando variazioni di traffico. Senza dimenticare di informarlo sul risultato della partita disputata dalla sua squadra preferita.

Un servizio di questo genere, ovviamente, non s'improvvisa. Occorre, innanzitutto, grande competenza. Così, per ogni specifico servizio offerto da Targasys, Fiat Auto ha deciso di offrire sempre e solo il meglio, stipulando accordi con le aziende leader in ogni settore. È necessaria anche molta esperienza. Proprio come quella accumulata da Targasys la società dei servizi di mobilità di Fiat Auto che ha l'obiettivo di liberare l'automobilista da qualsiasi preoccupazione. Aiutarlo sempre di più assicurandogli la "peace of mind", ossia la serenità necessaria per godere appieno del bene automobile e della libertà di movimento che questa consente.

È seguendo questa filosofia che sono nate, negli anni, le numerose iniziative di Targasys: dall'assistenza al Call Center a disposizione per qualsiasi tipo d'informazione alla revisione periodica delle vetture; dall'assicurazione alle carrozzerie convenzionate, fino alla gestione dell'usato. Nell'insieme, un ombrello di servizi capace di assicurare la mobilità dei clienti in ogni circostanza e per tutta la vita della vettura.

CONNECT, quindi, è un sistema davvero unico nel suo genere sia per il numero di funzioni sia per la qualità dei servizi. Senza contare che il cliente di Fiat Stilo può scegliere il proprio CONNECT tra tre livelli diversi, tutti con un display grafico ISTN 192x80 pixel, tranne per il CONNECT NAV+ che ha uno schermo a colori TFT da 7".

Ecco l'offerta in dettaglio:
CONNECT, che comprende autoradio RDS con CD, trip computer, telefono GSM dual band completo di "viva voce" e protocollo WAP, modulo GPS e pulsante SOS per collegarsi al Contact Centre e ricevere assistenza e informazioni; il sistema, inoltre, è predisposto a gestire un CD-changer esterno Blaupunkt, dove è presente;
CONNECT NAV offre in più la navigazione autonoma a pittogrammi;
CONNECT NAV+ è il sistema completissimo che aggiunge alle precedenti funzioni il display a colori da 7" a matrice attiva, la navigazione a mappe, la funzione atlante, i comandi vocali per il telefono e il "voice memo", il lettore di CD audio (compresi quelli con file MP3).

Per CONNECT e CONNECT NAV sono disponibili, come optional, i comandi vocali e il lettore di file MP3.


Com'è fatto CONNECT

Per spiegare in dettaglio come funzionano i servizi Targasys per CONNECT occorre partire dallo strumento elettronico che svolge tutte le funzioni, una sorta di "cervello" della comunicazione installato sulla plancia della vettura.

Questo sofisticato apparecchio svolge la funzione di autoradio, telefono GSM dual-band, navigatore satellitare, comandi vocali, richiesta di servizio o assistenza (SOS) e permette di visualizzare le informazioni del trip computer.

Simile a un piccolo schermo di computer, è sistemato in alto, nella parte superiore del mobiletto centrale, per consentire al guidatore di leggere le informazioni senza distogliere lo sguardo e l'attenzione dalla strada, e al centro della plancia, per essere usato agevolmente anche dal passeggero e visibile pure a chi siede dietro.

Non a caso, per garantire la massima nitidezza e definizione delle immagini e un ampio cono di visibilità, nella sua versione più completa CONNECT ha uno schermo a colori da 7 pollici. Si tratta di un video TFT, cioè a matrice attiva, come quello dei computer portatili. Negli altri allestimenti, invece, il display è di tipo a matrice riconfigurabile a segmenti non grafici.

In CONNECT le diverse funzioni (o moduli), che compongono il sistema, interagiscono tra loro. Ciò consente di usufruire durante la guida di una serie di servizi telematici inediti.

Mentre si è alla guida di Fiat Stilo, infatti, è possibile: dimenticare a casa le cartine stradali ed essere guidato a destinazione dal navigatore che usa mappe registrate su CD-rom; trovare a colpo sicuro alberghi, aree di servizio, farmacie o altri servizi di utilità; risolvere eventuali problemi chiedendo informazioni, consiglio o aiuto agli operatori che presidiano il Contact Center di Targasys; in caso di emergenza inviare la richiesta di soccorso solo premendo un tasto; ascoltare CD con una resa musicale da Auditorium (a richiesta è disponibile un sofisticato impianto Hi-Fi con cinque canali e subwoofer attivo appositamente progettato per Fiat Stilo); ascoltare la radio (che è di serie su tutte le versioni), chiedendo, per esempio, all'impianto di scegliere automaticamente solo quelle stazioni che trasmettano il genere di musica preferito, grazie all'identificazione del codice PTY; ricevere telefonate, premendo un tasto sul volante e sentendo la voce dell'interlocutore attraverso l'impianto audio (grazie al telefono GSM dual-band con "viva voce"); fare telefonate, semplicemente dicendo ad alta voce il nome o il numero del destinatario, e registrare una breve conversazione quando non si ha l'opportunità di prendere appunti (riconoscimento vocale e "voice memo"); "annotare", proprio grazie al "voice memo", brevi promemoria vocali.


Come funziona CONNECT

Due i modi per accedere alle funzioni di CONNECT. In situazioni normali si dà corrente con la chiave di accensione e il sistema si avvia. In caso di emergenza, invece, per avere il medico o un carro attrezzi basta premere il pulsante "SOS" sistemato sul pannello frontale. Ma CONNECT si avvia automaticamente anche a vettura spenta.

Il dispositivo è protetto dai furti. All'accensione, infatti, l'unità elettronica che gestisce l'impianto elettrico (body computer) legge il codice di sicurezza di CONNECT e attiva il sistema solo se riconosce la sequenza numerica esatta. Operazione che rende l'apparecchio inutilizzabile su un'altra vettura.

Alla prima accensione sullo schermo compaiono, dopo il logo Fiat, le indicazioni della radio. Il video segnala, inoltre, la temperatura esterna, l'ora, il gestore di telefonia mobile e l'intensità del segnale del telefono.

L'automobilista, tra l'altro, può personalizzare la configurazione del sistema, scegliendo che, alla successiva accensione, CONNECT ripristini automaticamente l'ultima funzione utilizzata al momento dello spegnimento: audio, telefono, navigatore o trip computer.

Se il motore viene spento con una rotta di navigazione già impostata, passano 20 minuti prima che il sistema si disattivi completamente: un lasso di tempo che non costringe a impostare di nuovo i dati al momento di riprendere il viaggio dopo la sosta per un caffè.

CONNECT parla sei lingue (italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo e portoghese) e per scoprire le tante funzioni di cui è capace basta "sfogliare" le sue pagine elettroniche, tutte ovviamente interattive. Ad ogni funzione corrisponde una videata nella quale sono riportate informazioni sullo stato momentaneo del sistema e liste di "voci" selezionabili con il cursore. Quest'ultimo è comandato dalla manopola in basso a destra, che funziona come il mouse del computer: ruotandola sposta il cursore sullo schermo, premendola "clicca".

Vediamo ora in dettaglio le funzioni di CONNECT.


Il telefono GSM

L'autoradio si zittisce automaticamente (posizione di "mute") quando squilla il telefono GSM dual-band. Quest'ultimo dispone della funzione "viva voce" Full Duplex di qualità elevata, che consente di ascoltare la chiamata del telefono attraverso gli altoparlanti della radio e può essere completato con il ricevitore addizionale "privacy" della Lineaccessori. Offre, inoltre, la possibilità di ricevere brevi messaggi scritti, gli SMS (Short Message Service) e di memorizzare un'agenda telefonica, anche ricavandola da una scheda telefonica SIM.

Altra importante funzione del telefono è il supporto per le chiamate di emergenza al Contact Centre di Arese.


L'autoradio

L'autoradio è di ottimo livello e offre tutte le funzioni più aggiornate. Può memorizzare fino a 6 stazioni per ogni banda e dispone dei sistemi TA (notiziari del traffico), PTY (il codice con il quale le emittenti radio segnalano il genere musicale trasmesso, consentendo all'apparecchio di selezionare automaticamente solo la musica preferita dall'ascoltatore) e RDS. Quest'ultimo esclude le interferenze con cambi di frequenza impercettibili. Il ricevitore, infatti, cerca di continuo tra le frequenze offerte quella migliore per il programma impostato e, quando la qualità della ricezione peggiora, avvia una nuova selezione. Durante il viaggio offre, inoltre, notizie sul traffico e le trasforma in messaggi scritti che si possono rileggere in seguito.

Un equalizzatore grafico a 5 bande permette di scegliere tra quattro stili di equalizzazione predefiniti: quello impostato dalla Casa e poi Jazz, Rock e Classic. In più, l'automobilista può scegliere effetti speciali o compiere una messa a punto personale dei parametri sonori e memorizzarli.

L'autoradio è completata da un lettore di CD audio e di CD-rom con file MP3. A richiesta, è anche disponibile il CD-changer che trova posto nella plancia e viene comandato con i tasti dell'autoradio.

Tutte le funzioni dell'autoradio si possono attivare sia attraverso i tasti del pannello frontale (o del volante), sia selezionando le voci dal menu che compare sul video.

Tra le tante funzioni di cui l'impianto dispone c'è quella destinata a correggere automaticamente il volume in funzione della velocità della vettura.


Le rubriche

In CONNECT sono disponibili due rubriche: una riservata al telefono, l'altra al navigatore.

Nomi e numeri di telefono sono quelli inseriti durante la creazione di una nuova voce. CONNECT, tuttavia, permette anche di memorizzare informazioni provenienti da una carta SIM e di trasformarle in voci della rubrica residente nella memoria del sistema.

In questo caso il modulo "SIM Reader" legge le informazioni presenti sulla carta e le copia creando una serie di dati temporanei. In seguito l'automobilista può scegliere se registrare tutte le voci della SIM Card nella rubrica di CONNECT, oppure modificare o cancellare i singoli nomi e numeri.

La seconda rubrica è quella riservata al navigatore e presenta funzioni analoghe a quella del telefono. Sono presenti:
una lista di nomi;
le descrizioni del luogo geografico;
le coordinate (che in una speciale videata sono rese visibili all'utente e sono utilizzate internamente da CONNECT per eventuali localizzazioni o calcoli di percorso).

Come per la rubrica del telefono, anche in quella del navigatore è possibile:
inserire una nuova voce;
cancellare o modificare un nome o un singolo dato esistente;
selezionare (attraverso il nome) una destinazione per il calcolo del percorso e la localizzazione della vettura.

Entrambe le rubriche, infine, sono dotate della funzione di back up, per cui le informazioni memorizzate sono disponibili anche dopo successivi spegnimenti e accensioni del sistema.


Il navigatore

Su un'auto come Fiat Stilo non poteva mancare il navigatore satellitare. Si tratta di un dispositivo tecnologicamente avanzato, capace d'interagire con le altre funzioni di CONNECT: è, infatti, collegato al telefono GSM, scambia, nelle versioni più complete, informazioni con la radio e con il modulo della rubrica, riceve dati dal trip computer, dall'odometro (per la velocità) e indicazioni dai dischetti cartografici attraverso il lettore CD.

Disponibile con la sola autoradio più CD o sui livelli di allestimento 2 e 3 di CONNECT, il navigatore rappresenta un valido ausilio per una guida rilassata e in pieno comfort. Con messaggi visivi e vocali, l'apparecchio indica, passo passo, al guidatore l'itinerario per arrivare a destinazione.

Basta segnalare al sistema la meta da raggiungere, indicando (anche con poche lettere) il comune o l'indirizzo o addirittura un incrocio che si trova lungo la strada del luogo di destinazione e sullo schermo appare una lista di città o vie, tra le quali scegliere cliccando.

Nel decidere il percorso, inoltre, il navigatore tiene conto delle preferenze segnalate dall'automobilista: solo autostrade, la via più veloce eccetera. Da quel momento fino all'arrivo il "copilota elettronico" informerà in anticipo il guidatore sui cambi di direzione da effettuare.

Dall'autoradio, inoltre, il navigatore riceve i segnali RDS-TMC (Radio Data System-Traffic Message Channel), che segnalano difficoltà come code, incidenti, banchi di nebbia, lavori in corso. Laddove è disponibile questo tipo di servizio, dunque, il pilota è sempre al corrente circa le situazioni che incontrerà sulla strada grazie ad un breve testo scritto.

All'avvio, la prima indicazione della posizione dell'auto è rapida. I dati sono forniti al ricevitore del computer dall'antenna GPS (Global Position System) per la rilevazione satellitare. Per il calcolo dei movimenti del veicolo (soprattutto nel caso di cattive condizioni di ricezione GPS) vengono valutati anche i segnali dei sensori dell'ABS.

La posizione della vettura viene identificata sulla mappa e visualizzata sullo schermo. Durante il viaggio, il volume dell'autoradio si abbassa in modo automatico per permettere al guidatore di sentire le indicazioni vocali sul percorso e quindi torna alle regolazioni precedenti.

Sul display compare la rappresentazione cartografica del territorio. Per Fiat Stilo sono state adottate alcune interessanti soluzioni. Le mappe, per esempio, possono essere configurate in varie scale, da 1:10.000 fino a 1:20.000.000, ed essere orientate con il nord ("North Up") o con la direzione di marcia ("Heading Up") verso l'alto. Le aree caratteristiche (come parchi o specchi d'acqua), poi, e il tracciato stradale sono colorate. Quest'ultimo ha diverse tinte, a seconda dell'ordine d'importanza delle vie.

Le mappe digitali necessarie alla navigazione sono memorizzate su CD-rom. Per effettuare le procedure di calcolo del percorso, il sistema richiede che il dischetto cartografico sia inserito nel lettore CD audio. Una volta terminate le operazioni di caricamento in memoria della zona pertinente si può continuare ad ascoltare musica, sostituendo il CD cartografico con un CD musicale.

Ovviamente, è sempre possibile deviare dal percorso predeterminato. In questo caso il navigatore calcola un nuovo percorso per la stessa destinazione.


Che cosa offre CONNECT

Ma CONNECT non è solo tecnologia. Infatti la sua combinazione vincente è data dall'incrocio di questo sistema avanzato con il contatto umano degli operatori Targasys. Il Contact Centre, infatti, fornisce all'utente un "pacchetto" di servizi, "su misura" delle sue esigenze, erogati in forma telematica: dovunque si trovi, il cliente viene individuato dal Contact Center senza bisogno di fornire alcuna indicazione ed assistito nella sua lingua.

Questi i servizi disponibili :
assistenza stradale;
assistenza sanitaria e consulenza medica;
informazioni sul traffico; il Contact Centre dispone, infatti, di informazioni aggiornate in tempo reale sulla situazione del traffico autostradale nei 10 Paesi europei in cui abbiamo lanciato il servizio. Inoltre grazie al servizio "follow me" il cliente sarà informato in anticipo dall'operatore sul rischio di code e si vedrà proporre eventuali percorsi alternativi.
informazioni turistiche; grazie a Targasys il cliente accede a una vasta gamma di informazioni riguardanti
- punti d'interesse turistico (hotel, ristoranti, agriturismo, bed & breakfast),
- servizi di pubblica utilità (bancomat, farmacie di turno, stazioni di servizio, rete di vendita e assistenza),
- cinema, teatri e locali di tendenza;
Informazioni generali: news, notizie di borsa e finanza, orari e status dei voli di tutto il mondo, orari dei trasporti pubblici, treni, traghetti eccetera.

Tutte le informazioni vengono fornite a voce e confermate sul display di bordo tramite SMS. È sufficiente premere il pulsante verde CONNECT affinché il navigatore si configuri automaticamente per guidare il cliente alla destinazione desiderata. L'SMS inviato da Contact Centre contiene anche il numero di telefono della destinazione: anche in questo caso è sufficiente premere un pulsante per chiamare automaticamente il numero.

In più, con Fiat Stilo, CONNECT amplia la sua offerta con il nuovo servizio "DRIVE ME". Il cliente potrà richiedere all'operatore la destinazione fornendo semplicemente un nome di persona o di azienda: sarà l'operatore a individuare l'indirizzo corrispondente alla richiesta su tutti gli elenchi disponibili e a comunicarglielo su CONNECT attraverso un SMS, che consentirà l'utilizzo dell'informazione in modo semplificato ed integrato col sistema di bordo. Anche in questo caso sarà infatti possibile settare con un solo tasto la destinazione sul navigatore o comporre il numero telefonico incluso nel messaggio.

Le straordinarie potenzialità di questa tecnologia saranno presto di supporto anche alle aziende. Sono allo studio soluzioni di ausilio alla gestione della flotta e delle risorse che si muovono sul territorio. Dalla fine di quest'anno, ad esempio, sarà possibile, grazie a CONNECT, avere informazioni in tempo reale sulla gestione della propria flotta aziendale: localizzazione, tempi di utilizzo, percorrenze, dati veicolo, ma anche "scaricare" quotidianamente ad ogni venditore una lista di Clienti da visitare, secondo un percorso già ottimizzato.


Il fenomeno MP3

Fiat Stilo offre la possibilità di ascoltare file MP3, la rivoluzione in tema di musica. Si tratta di file in un formato audio digitale molto compresso, che permette di raccogliere su un solo disco più di cento canzoni. I file MP3 possono anche essere scaricati da Internet e salvati su CD-rom.

La nascita e lo sviluppo degli MP3 (Mpeg-Layer 3) prendono le mosse dall'enorme diffusione della telematica e dalla necessità di trasmettere immagini e suoni in tempi brevi. In questo scenario la compressione diventa la soluzione al problema. È il 1988, quando l'International Organization for Standardization (ISO), l'ente internazionale che fissa gli standard industriali a livello mondiale, istituisce il gruppo di ricerca Mpeg (Moving Picture Expert Group) con il compito di preparare un sistema completo per la codifica e la decodifica di video e di audio compressi. L'idea è quella di compattare un file applicandogli un apposito algoritmo matematico, per poi decomprimerlo giunto a destinazione. Stratagemma che ancora oggi viene impiegato per ottenere file di dimensioni ridotte rispetto a quelli di partenza e per inviarli attraverso Internet.

I file MP3, quindi, sfruttano uno specifico algoritmo che non incide assolutamente sulla qualità del suono, in quanto opera in due modi diversi: da una parte si rivolge alla cosiddetta "ridondanza informativa dei dati", lo stesso meccanismo applicato dagli algoritmi di compressione tipo ZIP. Dall'altra parte l'algoritmo MP3 elimina i suoni che vengono coperti da altri in quell'istante e tutti quelli che sono su frequenze non percepibili dall'orecchio umano. In questo modo se un minuto di un brano musicale occupa 10 MB, grazie all'algoritmo Mpeg Layer-3 lo stesso file può essere compresso a un dodicesimo dell'originale. Il tutto conservando la migliore qualità possibile.


Navigare con il WAP

Grazie alla tecnologia WAP, Internet e la comunicazione mobile dialogano tra loro. Il protocollo Wireless Application Protocol, infatti, permette di consultare siti Web attraverso il cellulare e di accedere ad un ampio ventaglio di servizi, ovunque ci si trovi. Fiat Stilo propone questo innovativo sistema telematico abbinandolo al proprio modulo GSM.

Acronimo di Wireless Application Protocol, il WAP è lo standard che permette ai terminali mobili ed altri dispositivi wireless (tutti gli strumenti che comunicano senza fili) di accedere ad alcuni siti Internet. È usato, oggi, dai telefoni cellulari GSM e GPRS, e sarà impiegato, in futuro, dagli UMTS. Questo perché il protocollo WAP è uno standard destinato ad evolversi seguendo l'incremento di velocità e qualità nella trasmissione dei dati.

Nata come compromesso tra le restrizioni della comunicazione mobile (la banda di trasmissione poco ampia, la memoria ridotta dei telefonini, i maggiori tempi di attesa, la minore stabilità e disponibilità della connessione) e gli sviluppi futuri in questo campo, la tecnologia WAP fa il suo esordio nel giugno del 1997 quando Motorola, Ericsson, Nokia e Phone.com fondano il WAP Forum Ltd., una società senza fini commerciali. Oggi sono oltre 400 le grandi aziende tra operatori di telefonia mobile, Internet Service Provider e società di servizi di telecomunicazione, ciascuna con un ruolo ben preciso all'interno del consorzio, ma tutte hanno un solo obiettivo: trovare una piattaforma comune, oltre ad un linguaggio capace di dialogare con i server Web e di mettere così in collegamento le due risorse tecnologiche che hanno rivoluzionato questo fine secolo, Internet e le comunicazioni mobili. Così ben presto si diffonde il nuovo linguaggio WML (Wireless Markup Language), derivato dall'HTML (Hypertext Markup Language), quello proprio del Web. I punti di forza del WML risiedono nella sua semplicità d'utilizzo, nella compatibilità con i server Web attuali e, soprattutto, nella possibilità di operare anche con le minori capacità di memoria dei cellulari e nella ridotta banda radio disponibile. Senza dimenticare che il WAE (Wireless Application Environment), cioè l'ambiente di utilizzo e di sviluppo del WAP, permette di consultare pagine specifiche con servizi che con il tempo diventano sempre più numerosi e interessanti: dalla posta elettronica al trading on line al banking.

Vediamo ora come funziona questo particolare sistema telematico a bordo della Fiat Stilo. Durante l'acquisizione dei dati (in termini tecnici: viene caricato il deck) appare una clessidra e solo al termine dell'operazione è visualizzata la prima pagina ("card").

Nella parte centrale dello schermo sono riportati il testo, i link, le selezioni e gli input. Nella parte destra del display, invece, sono riportati dei tasti software (Vertical softkey) che permettono di attivare le possibili "card action". La presenza, il numero (massimo sei) e la funzionalità di questi "tasti" dipende dal contenuto della card.

La softkey "Card list", inoltre, consente l'accesso diretto ad una card contenuta nel deck caricato.

Nella barra inferiore sono riportate le funzioni del browser attivabili mediante i tasti riconfigurabili.
"Home": accesso alla pagina definita come Home.
"Precedente": visualizza la card precedente.
"GO": accesso alla pagina specificata (inserimento indirizzo o bookmark).
"In agenda": salva l'indirizzo corrente nel file bookmark dell'utente.
Ø: up/down scorrimento all'interno della finestra di testo, se la card non può essere visualizzata in unica schermata (la posizione all'interno della pagina è visibile mediante la scroll bar a sinistra).


Il riconoscimento vocale

L'offerta telematica di Fiat Stilo si arricchisce di un'altra dotazione innovativa. Si tratta del riconoscimento vocale, dispositivo che consente di chiamare un numero di telefono o di cambiare stazione radio attraverso comandi impartiti a voce.

Il modulo "riconoscimento vocale" funziona in due modi: "speaker independent" e "speaker dependent". Il primo permette di attivare comandi di uso generale, come "Radio Autostore", "CD play", "Navigatore Zoom". Il secondo consente di associare un comando vocale (preregistrato dall'utente) ad un numero telefonico della rubrica, ad una stazione radio memorizzata o ad una destinazione presente nella rubrica personale.

Con lo "speaker independent" CONNECT analizza il comando che gli arriva dal microfono secondo un modello indipendente, appunto, dal sesso, dal tono di voce e dalle inflessioni di chi parla. In questo modo tutta una serie di comandi semplici come "Chiama un numero", "Codice PIN", "Richiama" eccetera possono essere impartiti da chicchessia.

La modalità di lavoro "speaker dependent", invece, assicura un colloquio più articolato (e quindi un'interazione maggiore) con CONNECT. In questa situazione, infatti, dopo aver attivato con un tasto la funzione di riconoscimento vocale il sistema registra il campione vocale dell'utilizzatore abituale e associa nomi e numeri. In seguito potrà, così, confrontare il nome con quelli presenti in memoria e chiamare il numero richiesto.

Il colloquio con CONNECT può, dunque, seguire uno schema semplice, nel quale l'automobilista detta il numero telefonico, il sistema ripete e al comando "chiama" risponde: "la chiamata è stata inoltrata". Oppure può variare con comandi del tipo:
- "Ripeti", quando non si è sicuri di aver dettato il numero giusto;
- "Cancella", in caso di errore;
- "Interrompi", per sospendere l'operazione.

In qualsiasi momento è anche possibile chiedere a CONNECT di elencare tutti i nomi contenuti nella rubrica. Sarà sufficiente premere il pulsante VR e pronunciare la frase "Leggi tutti i nomi". In caso di errori, poi, è sempre possibile cancellare, sostituire, modificare uno o più (ma anche tutti) i campioni registrati. Così come è possibile modificare la lingua utilizzata dal sistema (che è quella impostata all'inizio) e sceglierne un'altra tra le sei disponibili: inglese, francese, tedesco, italiano, spagnolo e portoghese. Il modulo, ovviamente, si adeguerà alla nuova impostazione.

CONNECT permette anche di registrare brevi messaggi vocali. La funzione, chiamata "voice memo", consente all'automobilista di memorizzare e risentire nomi, indirizzi, numeri di telefono e altro per una durata massima di 30 secondi.

Il "voice memo" può, quindi, essere usato come un normale registratore per prendere appunti quando si hanno le mani impegnate nella guida (mezzo minuto di registrazione corrisponde a circa otto righe di testo).

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 Oggetto del messaggio: Re: Fiat Stilo (progetto 192): la sua storia...
Numero Post: 6 MessaggioInviato: giovedì 7 agosto 2008, 14:29 
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Cita:
04/09/2001 - Fiat Stilo - "I motori"

Perché ogni cliente possa trovare nella propria Fiat Stilo una vettura che, anche nelle prestazioni e nei consumi, risponde alle sue particolari esigenze, il nuovo modello offre una gamma di propulsori ampia e soprattutto articolata. Sono, infatti, quattro motori a benzina e due turbodiesel "Common Rail" che vanno dai 59 ai 125 kW (80- 170 CV) e mostrano doti diverse, tutte sfruttate appieno dall'accoppiamento con cambi a 5 o 6 marce e, nel caso del propulsore al vertice dell'offerta, con il cambio sequenziale Selespeed.

Tanti motori, dunque, che di volta in volta si segnalano per la loro generosità, per il temperamento brillante o ancora per le alte prestazioni e la tecnologia sofisticata.

Tra le doti comuni, invece, la grande affidabilità e il rispetto per l'ambiente.

Propulsori generosi

3 porte 5 porte
Cilindrata: cm3 1242
Potenza massima: kW (CV) a giri/min 59 (80)/5000
Coppia massima: Nm (kgm) a giri/min 114 (11,6)/4000
Velocità massima: km/h 172 170
Accelerazione 0-100 km/h: secondi 13,4 13,8
Accelerazione 0-1000 m: secondi 35,0 35,5
Consumi: litri/100 km - ciclo urbano 7,9 8,3
ciclo extraurbano 5,3 5,5
ciclo combinato 6,3 6,5


1.2 16v di 80 CV

Le buone prestazioni, i consumi ridotti e una curva di coppia che garantisce sempre una guida piacevole pongono questo motore ai vertici della sua categoria. Dal punto di vista tecnico i risultati si devono alla presenza della farfalla elettronica comandata dalla centralina, il sistema "drive by wire" (senza collegamento meccanico tra il pedale dell'acceleratore e il corpo farfallato) che ottimizza, appunto, l'erogazione della coppia. Alla quale si aggiunge un sistema di controllo elettronico (appositamente realizzato per il nuovo modello) che esalta le doti di brillantezza del propulsore. Si tratta di una centralina Bosch, realizzata con tecnologia micro-ibrida, che si trova sul motore e colloquia "in rete" con i dispositivi elettronici di Fiat Stilo.

Propulsore affidabile e già apprezzato dal pubblico su altri modelli della gamma Fiat, prima di essere adottato da Stilo, il 1.2 16v di 59 kW (80 CV) ha subito tutta una serie di miglioramenti. Vediamo, allora, quali vantaggi portano questi cambiamenti al cliente.

Comfort
Silenziosità di funzionamento e assenza di vibrazioni sono due elementi fondamentali per la qualità della vita a bordo. Allo scopo di migliorare l'una e l'altra sono stati adottati un sottobasamento in alluminio, un diverso manovellismo biella-pistone, un supporto baricentrico e una staffa di collegamento con il cambio. Nella stessa direzione va la scelta di abbassare i regimi di utilizzo: la potenza massima di 59 kW (80 CV) viene erogata a soli 5000 giri/min.

Consumi
Per ridurli è stato utilizzato un nuovo collettore di aspirazione con condotti di diversa dimensione. Si è fatto ricorso al controllo di detonazione per gestire meglio l'anticipo in tutte le condizioni (compreso l'eventuale uso di benzina a basso numero di ottano). Infine, sono stati adottati iniettori bigetto che limitano la quantità di carburante iniettata e, nello stesso tempo, riducono al minimo i depositi di benzina sulle pareti dei condotti di aspirazione all'interno della testa cilindri.

Affidabilità
È stata migliorata, anche attraverso l'uso di dispositivi come le bobine "a sigaro" o "Pencil-coil". Tra i vantaggi assicurati da questi componenti: una minor usura delle candele, una maggior energia disponibile per l'accensione della singola candela, un più pronto avviamento a freddo (la bobina fornisce più energia e, per l'assenza dei cavi, non ci sono perdite nel trasferimento dell'alta tensione), un'ulteriore riduzione del rischio di disturbi alle apparecchiature elettroniche di bordo indotti da cavi di alta tensione.

Ecologia
Pulito e rispettoso dell'ambiente, il 1.2 16v di 59 kW (80 CV) beneficia, in questo campo, di dispositivi come i già citati iniettori bigetto che assicurano una miglior combustione della miscela aria-benzina, di un sistema di post-trattamento delle emissioni con il convertitore catalitico sistemato nel vano motore per abbattere i gas anche nella fase di riscaldamento del propulsore. Senza contare l'ormai noto sistema di alimentazione di tipo "returnless", che elimina il ricircolo del carburante all'interno del serbatoio e riduce la formazione di vapori. Il propulsore è accoppiato ad un innovativo cambio a sei marce.

3 porte 5 porte
Cilindrata: cm3 1596
Potenza massima: kW (CV) a giri/min 76 (103)/5750
Coppia massima: Nm (kgm) a giri/min 145 (14,8)/4000
Velocità massima: km/h 185 183
Accelerazione 0-100 km/h: secondi 10,5 10,9
Accelerazione 0-1000 m: secondi 32,4 33,0
Consumi: litri/100 km - ciclo urbano 10,1 10,3*/10,5**
ciclo extraurbano 5,7 5,8*/5,8**
ciclo combinato 7,3 7,4*/7,5**
* Active / ** Active Clima e Dynamic



1.6 16v di 103 CV

Ripensato nella struttura attraverso un allungamento della corsa e una diminuzione dell'alesaggio, il 1.6 16v di 76 kW (103 CV) assicura, ora, consumi più contenuti, maggiore coppia ai bassi regimi e un minor peso. Il miglioramento del rendimento termodinamico (con i relativi minori consumi) si deve, in particolare, alla camera di combustione più raccolta, agli stantuffi alleggeriti del 20% e ad una riduzione degli attriti nel sistema di distribuzione, dove è stata adottata per ogni valvola una molla singola anziché doppia.

La maggiore efficienza della combustione, invece, è stata ottenuta con una corsa più lunga, che permette maggiori prestazioni in generale ed in particolare un incremento della coppia ai bassi regimi (la massima è di 145 kgm a 4000 giri/min), a tutto vantaggio dell'elasticità di guida.

Il peso del propulsore, infine, è diminuito di circa 4 kg, grazie agli interventi su: albero motore, pistoni, basamento, supporti e organi ausiliari. Mentre la nuova cinghia "elastica" che comanda il compressore rende superfluo il tenditore e garantisce una durata del componente uguale a quella dello stesso propulsore.

Per quanto riguarda il controllo elettronico del motore, anche il 1.6 16v 76 kW (103 CV) adotta il sistema drive by wire, che consente: una guida più fluida, minori consumi ed emissioni più basse. E poi le bobine singole "a sigaro", che eliminano i cavi ad alta tensione, riducono il peso, garantiscono maggior durata delle candele, maggior energia disponibile, miglior avviamento a freddo e minori disturbi sulle apparecchiature di bordo. Il 1.6 16v di 76 kW (103 CV) è dotato di catalizzatore ad elevata densità di celle, posto nel vano motore e attivo anche nella fase di riscaldamento del propulsore.

3 porte 5 porte
Cilindrata: cm3 1910
Potenza massima: kW (CV) a giri/min 59 (80)/4000
Coppia massima: Nm (kgm) a giri/min 196 (20)/1500
Velocità massima: km/h 172 170
Accelerazione 0-100 km/h: secondi 12,9 13,3
Accelerazione 0-1000 m: secondi 35,2 35,7
Consumi: litri/100 km - ciclo urbano 7,0 7,1
ciclo extraurbano 4,5 4,6
ciclo combinato 5,4 5,5



1.9 JTD di 80 CV

Dal punto di vista architettonico e di funzionamento, il 1.9 JTD di 59 kW (80 CV) è uguale alla versione che eroga 85 kW (115 CV). Le uniche eccezioni sono costituite dall'assenza dell'intercooler e dalla turbina, che su questo propulsore è a geometria fissa anziché variabile. Eroga 59 kW (80 CV), già disponibili a 4000 giri/min, e una coppia di 20 kgm a 1500 giri/min.


Propulsori brillanti

3 porte 5 porte
Cilindrata: cm3 1747
Potenza massima: kW (CV) a giri/min 98 (133)/6400
Coppia massima: Nm (kgm) a giri/min 162 (16,5)/3500
Velocità massima: km/h 202 200
Accelerazione 0-100 km/h: secondi 9,9 10,3
Accelerazione 0-1000 m: secondi 31,3 31,7
Consumi: litri/100 km - ciclo urbano 11,3 11,5
ciclo extraurbano 6,1 6,2
ciclo combinato 8,0 8,1



1.8 16v di 133 CV

Con i suoi 98 kW (133 CV) di potenza e una coppia di 16,5 kgm, il propulsore 1.8 16v offre prestazioni di tutto rispetto: spinge la Fiat Stilo a superare i 200 km/h e consente alla vettura di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 10 secondi. Risultati che sono stati ottenuti con una serie di interventi destinati a migliorare il rendimento meccanico (alleggerimento degli organi del moto e adozione di una guarnizione metallica della testa), a diminuire il peso (circa 3 kg in meno), ad aumentare la silenziosità e ridurre le vibrazioni (adottando un pistone alleggerito, per esempio, si è ridotto lo spostamento del baricentro motore di circa il 10%).

Il motore adotta il comando della farfalla "drive by wire". Si rivela, inoltre, particolarmente elastico e piacevole da guidare, per merito di una curva di erogazione della coppia che ne rende disponibile il 90% già da 1800 giri/min e si estende fino a oltre 6000 giri/min. Il merito va anche ad alcune soluzioni tecniche come lo scarico sportivo (close-coupled) e il sistema di aspirazione a geometria variabile.

3 porte 5 porte
Cilindrata: cm3 1910
Potenza massima: kW (CV) a giri/min 85 (115)/4000
Coppia massima: Nm (kgm) a giri/min 255 (26)/2000
Velocità massima: km/h 192 190
Accelerazione 0-100 km/h: secondi 10,3 10,7
Accelerazione 0-1000 m: secondi 31,8 32,2
Consumi: litri/100 km - ciclo urbano 7,2 7,4
ciclo extraurbano 4,2 4,3
ciclo combinato 5,3 5,4



1.9 JTD di 115 CV

Il propulsore nasce da un'evoluzione dell'ormai affermata famiglia dei turbodiesel "Common Rail" di Fiat Auto. Su una meccanica affidabile e di successo, infatti, sono stati fatti alcuni affinamenti che migliorano ancora il comportamento generale del motore, dando luogo ad elevate prestazioni, a consumi specifici ridotti e ad un ancor più efficace controllo delle emissioni.

La sovralimentazione, per esempio, è gestita da un turbocompressore a geometria variabile di nuova generazione. E beneficia, ovviamente, della possibilità di regolare il flusso dei gas di scarico attraverso un distributore a palette mobili (geometria variabile) che ottimizza sempre il funzionamento della turbina, assicurando al motore elevata elasticità ai bassi regimi e un contemporaneo incremento della potenza e della coppia. A tutto questo si aggiungono i ben noti vantaggi dell'impianto d'iniezione Unijet "Common Rail".


Un motore di alte prestazioni e alta tecnologia

3 porte 5 porte
Cilindrata: cm3 2446
Potenza massima: kW (CV) a giri/min 125 (170)/6000
Coppia massima: Nm (kgm) a giri/min 221 (22,5)/3500
Velocità massima: km/h 215 213
Accelerazione 0-100 km/h: secondi 8,5 8,9
Accelerazione 0-1000 m: secondi 29,9 30,4
Consumi: litri/100 km - ciclo urbano 13,5 13,6
ciclo extraurbano 7,6 7,6
ciclo combinato 9,7 9,8



2.4 20v di 170 CV con cambio Selespeed

È il motore al vertice della gamma Stilo, top per potenza e prestazioni. Evoluzione della famiglia a cinque cilindri, questo propulsore di 2446 cm3 eroga una potenza di 125 kW (170 CV) a 6000 giri/min e una coppia di 221 Nm a soli 3500 giri/min. La velocità massima è di 215 km/h e l'accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 8,5 secondi. Sono dati che si commentano da soli e fanno della Fiat Stilo equipaggiata con il 2.4 20v accoppiato al cambio con comando sequenziale una delle vetture più brillanti del segmento.

Nel dettaglio, lo sviluppo tecnico ha riguardato soprattutto il miglioramento generalizzato dei rendimenti del motore, la riduzione del peso (circa 3 kg, per interventi sull'albero motore e sui pistoni, sul collettore di aspirazione e sul coperchio delle punterie), il contenimento delle vibrazioni e della rumorosità, l'adozione del collettore di aspirazione a geometria variabile e del corpo farfallato elettronico. In particolare, la gestione elettronica che regola la variabilità dei condotti conferisce al motore una grande capacità di risposta sia nel traffico urbano, sia sui percorsi autostradali.

Per sfruttare appieno le doti di questo motore omogeneo e progressivo, il propulsore è stato accoppiato ad un cambio Selespeed dotato di rapporti che valorizzano le prestazioni senza penalizzare i consumi. Un aspetto, quest'ultimo, che è fondamentale sia per il rispetto dell'ambiente sia per il costo di gestione della vettura.

Il 2.4 20v di 125 kW (170 CV), ha due catalizzatori (uno nel vano motore, l'altro sotto la scocca) e due sonde lambda.

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Numero Post: 7 MessaggioInviato: giovedì 7 agosto 2008, 14:33 
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04/09/2001 - Fiat Stilo "I cambi"

Un modello innovativo come Fiat Stilo non poteva che essere all'avanguardia anche nei cambi, componenti determinanti per la piacevolezza di guida e il comfort. La nuova vettura ne adotta cinque, comprese due varianti specifiche a seconda del motore.

Questi, in dettaglio, gli accoppiamenti:

a 6 marce per il motore 1.2 16v
a 5 marce per il motore 1.6 16v
a 5 marce per il motore 1.8 16v
a 5 marce per il motore 1.9 JTD 80 CV
Getrag a 5 marce per il 1.9 JTD 115 CV
Selespeed per il motore 2.4 5 cilindri.

Comune a tutti i cambi è il comando esterno a doppio flessibile, che assicura precisione di manovra, silenziosità e la possibilità di non trasmettere le vibrazioni meccaniche attraverso il comando stesso. Così come tutte le versioni adottano il comando idraulico di disinnesto della frizione: con attuatore esterno per i motori 1.2 16v e 1.6 16v e coassiale (Csc) per gli altri propulsori, compreso il 2.4 Selespeed. Il dispositivo, che non ha componenti di attuazione esterni, garantisce un maggiore rendimento del sistema durante la vita dell'auto e permette, inoltre, il massimo isolamento dalla rumorosità e dalle vibrazioni provenienti dal motore.

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A garantire qualità e affidabilità di questi componenti, infine, la grande attenzione posta nella fase di montaggio, durante la quale sono previsti pre-collaudi di ogni componente e la misurazione elettronica di tutte le "grandezze" che definiscono efficienza, elasticità e "giochi".


Il cambio a 6 marce per il motore 1.2 16v e quello a 5 marce per il 1.6 16v

Maggior comfort acustico, riduzione dello sforzo d'innesto anche a freddo e più precisione nell'inserimento delle marce. Questi i vantaggi garantiti all'automobilista dal cambio C514 (configurazione trasversale a due alberi in cascata e differenziale) che, prima di essere adottato da Fiat Stilo, è stato ottimizzato con interventi su: ingranaggi, sincronizzatori, lubrificazione, comando marce interno e comando frizione.

Entrambe le versioni, a sei e a cinque rapporti, adottano un comando marce che, grazie a un limitatore di corsa in selezione, garantisce una maggiore sicurezza contro l'involontario inserimento della retromarcia e aumenta la precisione nell'innesto della quinta e della sesta. Nella versione cinque marce destinata al motore Torque 1.6 16v, l'impiego di ingranaggi in materiali pregiati e di un differenziale completamente riprogettato, ha consentito di potenziare il cambio stesso, che in questa configurazione può trasmettere fino 15 kgm di coppia. Tra le caratteristiche tecniche da mettere in evidenza per entrambe le versioni: la scatola ruotismi e la scatola frizione ottimizzate in funzione della leggerezza e dell'assorbimento dei rumori con tecniche di calcolo di tipo FEM, Finite Element Method. Poi, la sincronizzazione di tipo Borg-Warner, ad anello libero, su tutte le marce. E infine, per la prima e seconda velocità, quelle più usate dall'automobilista, il sincronizzatore a doppio cono, con sforzo d'innesto inferiore del 40% rispetto a uno di tipo tradizionale, a cono singolo.

Il sistema interno di comando delle marce è a quattro piani di selezione, con posizionatore centrale e dotato di cuscinetti. La lubrificazione è realizzata dinamicamente, con flussi dell'olio canalizzati attraverso fori sulle scatole. Tra i vantaggi: la minor usura e il migliore rendimento nella trasmissione della coppia e nella manovrabilità anche alle basse temperature.


Il cambio a 5 marce per il motore 1.8 16v e il 1.9 JTD di 80 CV

È un cambio (C510) che si caratterizza per l'eccellente manovrabilità e la grande silenziosità. La configurazione è trasversale a due alberi in cascata e differenziale. Anche in questo caso il cambio è stato ottimizzato con l'adozione di un sincronizzatore di prima e seconda velocità a doppio cono e un comando d'innesto retromarcia ad alta efficienza. Due migliorie che assicurano al prodotto l'eccellenza in termini di manovrabilità. Anche in questo caso la lubrificazione è realizzata dinamicamente con canalizzazione dell'olio attraverso fori sulle scatole e sugli alberi.

Il massimo valore di coppia che può essere trasmesso è 21 kgm.


Il cambio a 5 marce per il motore 1.9 JTD di 115 CV

Si tratta di un nuovo cambio sviluppato da Getrag e ottimizzato per Fiat Stilo. Anche in questo caso, l'obiettivo dei tecnici era migliorare il comfort acustico, eliminare qualunque vibrazione o scuotimento della leva di selezione, ridurre lo sforzo di attuazione e quello d'innesto, anche a freddo. Il cambio (a tre alberi e differenziale interno) è caratterizzato da un ridotto ingombro assiale, un'ottima manovrabilità in tutte le marce e un'eccezionale silenziosità. Merito anche di alcune soluzioni innovative già viste per i cambi precedenti, come la sincronizzazione di tipo ad anello libero, il sincronizzatore a doppio cono per la prima e la seconda velocità e la lubrificazione realizzata dinamicamente. Grazie a queste e ad altre scelte costruttive, la coppia massima che può essere trasmessa è 26 kgm.


Il cambio Selespeed per il motore 2.4 20v di 170 CV

Il propulsore 5 cilindri di 2.4 litri è abbinato ad un cambio meccanico a comando sequenziale, caratterizzato da un ridotto ingombro trasversale e assiale e da un'eccellente manovrabilità. Quest'ultima è garantita dalle due leve sistemate sul volante oppure dalla cloche che funziona come un joystick ed è posta tra i sedili. La soluzione, com'è noto, consente una guida sportiva e, insieme, comoda e sicura.

Sportiva, perché i cambi di marcia veloci e precisi permettono di sfruttare al massimo le potenzialità del motore. Comoda, perché i comandi sono semplici da usare e meno faticosi di quelli di un cambio tradizionale: non c'è il pedale della frizione e le marce si inseriscono sempre, senza "grattate" o impuntamenti che alla lunga possono rovinare il cambio. Sicura, perché permette il pieno controllo del volante anche durante i cambi di velocità, dato che non occorre staccare una mano per raggiungere la leva selettrice.

Dietro le razze del volante, infatti, sono sistemati i comandi "up" (a destra) e "down" (a sinistra). Con il primo si inseriscono, via via, le marce in fase di accelerazione; con il secondo si "scala" per decelerare. La scelta della marcia, ovviamente, spetta al guidatore, che può usare indifferentemente i comandi al volante oppure la leva tradizionale.

Infine, un pulsante sistemato sul tunnel centrale, vicino alla leva del cambio, permette d'inserire la funzione "AUTO" che affida la scelta del rapporto alla centralina elettronica. Questa, allora, assume il pieno controllo della trasmissione e il Selespeed funziona come un cambio automatico permettendo una guida più riposante, apprezzabile soprattutto nel traffico cittadino. Anche in questo caso, però, il guidatore ha la possibilità di "suggerire" alla centralina elettronica la marcia da innestare senza uscire dalla modalità "AUTO".

Per evitare confusioni, sul quadro sono sempre indicate la marcia inserita, la modalità di utilizzo (Automatica o Manuale) ed eventuali avarie del sistema.

Particolari accorgimenti, ovviamente, sono stati adottati sia per evitare comandi errati o incongruenti del guidatore, sia per prevenire situazioni potenzialmente pericolose per il sistema.

Ricordiamone alcuni:
si può avviare il motore sia con la marcia innestata sia in folle; in ogni caso, infatti, con pedale del freno premuto e pedale dell'acceleratore rilasciato (condizione necessaria per l'avviamento) la condizione di folle viene ricercata automaticamente dal sistema;
per poter inserire la marcia a veicolo fermo è obbligatorio mantenere il pedale del freno premuto; s'impedisce, così, che la leva possa essere azionata involontariamente dai passeggeri o dal guidatore stesso;
con l'automobile ferma e il motore avviato, vengono accettati soltanto i rapporti abilitati allo spunto, vale a dire la prima, la seconda e la retromarcia;
quando la velocità del veicolo è inferiore ai 3 km/h, le leve al volante sono disabilitate; si evitano, così, possibili errori del guidatore durante le manovre di parcheggio;
in caso di richiesta contemporanea di cambio marcia sia dai comandi al volante sia dalla leva, quest'ultima diventa prioritaria;
l'innesto della retromarcia non è accettato se il veicolo è in movimento;
non vengono accettate le richieste di cambio marcia che porterebbero il motore oltre il regime massimo o sotto quello minimo consentito;
il cambio marcia è automatico quando il guidatore insiste nel "fuorigiri" senza cambiare marcia, ciò non accade se il pedale dell'acceleratore non viene premuto a fondo: il sistema, infatti, riconosce la "discesa";
oltre i 40 km/h il comando di "folle" viene inibito, per prevenire comandi errati in situazioni critiche (come la discesa o il sorpasso);
il cambio si posiziona automaticamente in folle e avvisa il guidatore con un segnale acustico quando:
1. a motore avviato, la porta del guidatore è aperta e acceleratore e freno non vengono premuti da almeno 2 secondi (si può tenere la porte aperta, per esempio, durante una difficile manovra di parcheggio);
2. a motore avviato, la marcia è innestata e l'acceleratore o il freno non vengono azionati entro 3 minuti;
3. la pressione dell'olio è insufficiente per gestire la frizione.

Un segnale acustico, inoltre, indica l'avvenuto inserimento della retromarcia e un altro avverte il guidatore quando spegne il motore lasciando il cambio in folle o quando tenta di avviare il veicolo con la marcia inserita senza premere correttamente il pedale del freno. Una spia, inoltre, si accende quando la pressione dell'olio del sistema elettroidraulico è insufficiente.

Il sistema Selespeed, infine, è capace di autodiagnosticare eventuali guasti ai suoi componenti. Quando si verifica un'anomalia alla leva sul tunnel o ai pulsanti al volante, passa automaticamente alla modalità "AUTO". Se invece il guasto è di altro tipo, riduce le proprie funzioni al minimo per consentire al guidatore di raggiungere in tutta sicurezza il centro di assistenza più vicino.



dal sito www.fiatgroupautomobilespress.com


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04/09/2001 - Fiat Stilo "Le sospensioni"

Uno degli obiettivi assegnati ai progettisti che dovevano sviluppare il progetto Fiat Stilo era quello di realizzare sospensioni capaci di offrire prestazioni paragonabili a quelle delle vetture di classe superiore. Dispositivi, quindi, che garantissero una grande facilità e precisione di guida, un'ottima tenuta di strada e il miglior comfort possibile ai passeggeri. Da qui la scelta di due schemi efficienti e collaudati, che in questo caso "lavorano" in modo particolarmente efficiente grazie anche alle caratteristiche del nuovo telaio.

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Per l'anteriore, dunque, una soluzione a ruote indipendenti di tipo Mc Pherson, affinata con l'adozione di:

molle ad elica di nuova concezione;
bracci oscillanti con boccole anteriori e posteriori in gomma e metallo;
traversa di meccanica progettata per accogliere i nuovi bracci e dotata di attacchi alla scocca più rigidi davanti e più elastici dietro;
tasselli dei duomi sdoppiati e con attacchi alla scocca più rigidi (lo scodellino è saldato e non avvitato).

Nella parte posteriore, invece, è montata una sospensione a ruote interconnesse (semindipendenti) con assale torcente, soluzione oggi adottata anche da vetture di classe superiore. Lo schema, già usato in passato e poi abbandonato, è tornato in auge grazie alle moderne tecnologie. Queste ultime, infatti, ai tradizionali vantaggi di uno schema semplice e razionale per peso e ingombro, consentono oggi di unire prestazioni in termini di comfort e di handling un tempo ottenibili soltanto con sospensioni molto evolute.

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All'automobilista e ai passeggeri questa soluzione offre:
grande comfort, grazie al minor ingresso di rumori e vibrazioni nell'abitacolo; infatti, le boccole di attacco del ponte alla scocca (anch'esse sviluppate appositamente per Fiat Stilo) sono idrauliche e la posizione degli ammortizzatori è verticale con attacco nel passaruota, anziché inclinato sotto il pavimento;
migliore guidabilità, ottenuta con una traversa torcente di lamiera piegata, che garantisce l'ideale rigidezza torsionale della sospensione e quindi un ottimale bilanciamento tra posteriore ed anteriore vettura ottimizzando i pesi; per aumentare la rigidezza strutturale, è stata adottata anche una barra antirollio molto leggera, perché di sezione cava;
maggiore stabilità di marcia, dovuta ancora alle boccole idrauliche di attacco del ponte alla scocca; in curva creano un effetto di convergenza delle ruote, che garantisce un'ottima stabilità di marcia anche in condizioni difficili; inoltre, presentano una elevata flessibilità longitudinale che garantisce il massimo filtraggio di rumore e vibrazioni durante la marcia.

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Numero Post: 8 MessaggioInviato: giovedì 7 agosto 2008, 14:36 
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04/09/2001 - Fiat Stilo "La gamma"

Le richieste dei clienti si diversificano sempre più e dalle trasformazioni culturali della società nascono nuove aspettative nei confronti dell'automobile, uno dei beni più profondamente integrati nella vita degli individui e della collettività. A tante domande altrettante risposte. Quelle di Fiat Stilo sono 19, come le versioni che il nuovo modello propone.

Nascono dall'incrocio di un'offerta tra le più vaste e articolate del segmento, fatta di: due vetture di impronta stilistica diversa (3 e 5 porte), sei motori (1.2 16v - 1.6 16v - 1.8 16v - 2.4 20v - 1.9 JTD 80 CV - 1.9 JTD 115 CV), cinque cambi (quattro meccanici e uno Selespeed), tre allestimenti (Active, Dynamic e Abarth) e 17 colori di carrozzeria, per ognuno dei quali sono disponibili rivestimenti interni differenti sia nella tinta e sia nel tessuto.

Una gamma, quindi, nella quale ognuno può trovare la sua Fiat Stilo e dotarla di tutti i dispositivi che oggi si possono avere su un'automobile. Compresi quelli fino a poco tempo fa riservati a vetture di segmenti superiori. Insomma, Fiat Stilo è davvero la vettura dallo spirito europeo che non conosce confini ed è capace di adattarsi agli oltre 50 mercati cui è destinata. Tenendo sempre conto delle specificità di ogni Paese. Ecco perché, ad esempio, la versione equipaggiata con il propulsore 1.2 16v sarà disponibile solo per alcuni mercati come Portogallo, Grecia, Irlanda e Polonia, dove la clientela preferisce acquistare vetture di cilindrata inferiore ai 1600 cm3 anche per motivi fiscali. Negli altri Paesi (compresa ovviamente l'Italia), invece, la gamma di Fiat Stilo parte dal 1.6 16v da 76 kW (103 CV).

Vediamo, allora, come si articola al lancio l'ampia gamma del nuovo modello, precisando che l'offerta verrà col tempo aggiornata, declinando di volta in volta ciascun allestimento.

Il primo allestimento si chiama Active ed è destinato alle Stilo, 3 e 5 porte, equipaggiate con i motori 1.2 e 1.6 a benzina e 1.9 JTD (80 e 115 CV). Di assoluto interesse sono i contenuti di serie, primi fra tutti quelli relativi alla sicurezza: dall'ABS + EBD con ASR/MSR e Brake Assist ai sei airbag, che per alcuni mercati possono essere 8, ma in ogni caso comprendono due bag anteriori Multistage e con il sensore OCS; dal sistema antifurto Fiat CODE II agli appoggiatesta e alle cinture di sicurezza a tre punti per tutti i posti, compreso quello posteriore centrale con attacchi ISOFIX (quelle anteriori hanno anche pretensionatore e limitatore di carico).

Dotazioni di grande valore alle quali si aggiungono l'innovativo servosterzo elettrico "Dualdrive", i fendinebbia integrati nei proiettori, l'autoradio, My Car (personalizzazione della vettura), il trip computer, la regolazione del volante in altezza e assiale, e quella in altezza e lombare del sedile del guidatore. E ancora, cassetto della plancia refrigerato e riscaldato (quando c'è il condizionatore/climatizzatore); vano portaoggetti sotto il sedile del guidatore, bloccaporte centralizzato con le funzioni dead-lock e superchiusura, alzacristalli anteriori con sistema antipizzicamento e specchietti retrovisori a comando elettrico. Questi ultimi hanno la stessa tinta della carrozzeria e sono riscaldati. Per il mercato italiano, inoltre, sulle versioni Fiat Stilo Active è di serie il climatizzatore manuale.

Passiamo ora al secondo livello di allestimento, il Dynamic, che è disponibile sulle versioni equipaggiate con i propulsori 1.6 16 v Torque, 1.8 16 v e 1.9 JTD da 115 CV e solo in alcuni mercati anche nella versione 1.2 5 porte. Alle dotazioni già presenti su Active, Fiat Stilo Dynamic aggiunge: condizionatore, telecomando multifunzione, specchi di cortesia illuminati, vano portaoggetti sotto il sedile del passeggero, portabicchiere integrato nel bracciolo posteriore che, al pari di quello anteriore, ha un comodo scomparto. Sempre di serie il vano accesso al portabagagli e le maniglie nel colore della vettura.

Fin qui le dotazioni comuni a 3 e 5 porte. I due modelli differiscono, invece, per i sedili sportivi che caratterizzano la tre porte, mentre è esclusivo della cinque porte il sistema "Next Generation Interior" che comprende: i sedili posteriori scorrevoli e reclinabili, il tavolino ribaltabile che scende dallo schienale del sedile anteriore e la possibilità di abbattere completamente lo stesso sedile per avere a propria disposizione un piano di grande dimensioni. I sedili posteriori scorrevoli e reclinabili sono di serie in alcuni mercati europei già a partire dall'allestimento Active. Così come per la 3 porte sono di serie in parecchi Paesi il volante, il pomello e la cuffia del cambio rivestiti in pelle.

Per Fiat Stilo 2.4 Selespeed, infine, è disponibile l'allestimento Abarth.

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Nato sotto il segno del mitico scorpione, l'esclusivo equipaggiamento aggiunge alle versioni Active e Dynamic, alcune prestigiose dotazioni come il CONNECT Nav+ e il climatizzatore bi-zona. Senza contare che Fiat Stilo 2.4 Abarth offre di serie il Cruise control, il display multifunzionale e riconfigurabile a matrice attiva e il sofisticato ESP (Electronic Stability Program), sistema che interviene nelle condizioni prossime al limite, quando è a rischio la stabilità della vettura, e aiuta il pilota a controllare l'auto. Così come dell'allestimento Abarth sono di serie i sensori di pioggia, di parcheggio e i Fari Automatici, gli alzacristalli elettrici posteriori, a richiesta per le altre versioni. Oltre a volante, pomello e cuffia del cambio rivestiti in pelle, comandi sul volante (11 tasti), inserti bruniti sulle mostrine della plancia, fasce paracolpi e maniglie nella stessa tinta della carrozzeria, sedile del passeggero anteriore regolabile in altezza e cerchi in lega da 16". Per la versione tre porte, infine, è di serie uno spoiler sportivo.

Tre allestimenti, insomma, ricchi di contenuti di serie ai quali aggiungere l'ampia offerta di optional esclusivi: dall'Easy go al tetto lamellare elettrico (Sky Window), dall'assetto "memory" al Radar Cruise Control, da CONNECT al climatizzatore bi-zona. Senza contare la ricchezza dei rivestimenti interni e dei colori di carrozzeria tra i quali scegliere i più graditi.

Coerenti, dal punto di vista cromatico, con le tinte di carrozzeria e diversificati nel tipo di tessuto per ogni versione, i rivestimenti interni di Fiat Stilo hanno effetti tridimensionali che richiamano lo stile esterno della vettura. Una scelta che, tra l'altro, rispecchia il gusto odierno in tema di arredamenti per la casa, nei quali si privilegia il tipo e la consistenza delle stoffe piuttosto che i colori. Per l'allestimento Active è stato scelto un tessuto dall'aspetto di grande consistenza e caratterizzato da due toni di colore, grigio e blu, con disegni che ricordano la migliore "cravatteria". Gli allestimenti Dynamic e Abarth, invece, hanno i rivestimenti o in un morbido velluto, che esaltano le forme dei sedili, o in un floccato dall'aspetto prezioso ed elegante. Disponibile, infine, la selleria in pelle di colore beige o antracite e bicolore: azzurro e blu, oppure nocciola e beige.

Immagine

Dagli interni agli esterni. La scelta del colore di un'auto è sempre carica di valenze emotive ed estetiche. Al pari della linea e degli interni, infatti, la tinta della carrozzeria è espressione forte di personalità, un segno tangibile del proprio stile di vita e del modo di apparire agli occhi degli altri. Non solo. I colori della carrozzeria esaltano le forme e i volumi della vettura. Una considerazione ancora più vera per le linee originali di Fiat Stilo che risaltano con tinte capaci di mettere in evidenza i cambi di sezione.

Ecco perché, prima di scegliere i colori del nuovo modello, gli specialisti del Centro Stile Fiat hanno analizzato le più recenti tendenze del gusto. Da questi studi è nata una tavolozza di ben 17 colori, divisi tra pastelli e metallizzati. Appartengono al primo gruppo: Rosso Tiziano, Bianco, Giallo Ginestra, Verde Indy, Blu Sprint, Nero e il nuovo Blu Pitti. Mentre è possibile scegliere tra i metallizzati: Rosso Scilla, Grigio Steel, Grigio Orione, Grigio Sassi, e gli inediti Bordeaux Old Rose, Verde Loden, Blu Navy, Blu Jet, Verde Cristallo, Nero Moiré.




Dotazioni di serie e a richiesta
Active Clima Dynamic Abarth
ESTERNO 3 porte 5 porte 3 porte 5 porte 3 porte 5 porte
Fendinebbia integrati nei proiettori S S S S S S
Retrovisori elettrici + sbrinamento, in colore vettura S S S S S S
Tetto apribile elettrico lamellare in cristallo (Sky Window) O O O O O O
Ruote in lega e pneumatici 195/65 R15 91T O O - - - -
Ruote in lega e pneumatici 205/55 R16 91V - - O O - -
Ruote in lega e pneumatici 205/55 R16 91W - - - - S S
Ruote in lega e pneumatici 215/45 R17 (escluso utilizzo catene) - - O O O O
Ruote di scorta in lega da 16” - - O O O O
Minigonne O - O - O -
Spoiler posteriore O O O O S O
Vernice metallizzata O O O O O O
INTERNO
Portabicchieri anteriore S S S S S S
Bocchette ventilazione posteriori S S S S S S
Sedile guida con regolazione lombare e in altezza S S S S S S
Sedili sportivi - - S - S -
Sedile posteriore sdoppiato (1/3 - 2/3) ed abbattibile S S S S S S
Sedili posteriori scorrevoli e reclinabili - O - S - S
Ribaltamento a tavolino sedile passeggero - O - S - S
Bracciolo anteriore con vano portaoggetti - - S S S S
Bracciolo posteriore con vano portaoggetti, portabicchieri integrato ed accesso bagagliaio - O S S S S
Cassetto sotto sedile guida S S S S S S
Cassetto sotto sedile passeggero - - S S S S
Vano portaoggetti refrigerato S S S S S S
Plafoniera posteriore S S S S S S
Specchi illuminati su aletta parasole - - S S S S
Posacenere posteriore - - S S S S
Inserti in colore titanio su plancia - - - - S S
Sovratappeti in velour - - - - S S
Pack confort (sensore di parcheggio, Fari Automatici, sensore di pioggia) O O O O S S
Volante + pomello leva cambio in pelle O O O O S S
Volante in pelle con comandi autoradio (6 tasti) O O O O - -
Volante in pelle con comandi autoradio CONNECT (11 tasti) O O O O S S
Selleria in pelle - - O O O O
Sedile passeggero regolabile in altezza - - O O S S
FUNZIONALE / ELETTRICO
Alzacristalli elettrici anteriori con automatismo e sensore antipizzicamento S S S S S S
Ricircolo aria abitacolo elettrico S S S S S S
Chiusura centralizzata con Dead-lock (incluso sportello serbatoio) S S S S S S
Immobilizer con codice Rolling S S S S S S
Luce antipozzanghera porte anteriori S S S S S S
Presa 12V nel bagagliaio S S S S S S
Dualdrive (servosterzo elettrico) S S S S S S
Volante regolabile in altezza ed assiale S S S S S S
My Car (personalizzazione funzioni vettura) e trip computer S S S S S S
Strumentazione con ISTN multifunzione monocromatico S S S S - -
Strumentazione con matrice attiva a colori e grafica specifica, temperatura e pressione olio su matrice riconfigurabile - - - - S S
Autoradio con lettore cassette (4x35W, RDS, autoreverse, 6 altoparlanti) S S S S - -
Autoradio con lettore CD (4x35W, RDS, 6 altoparlanti) S S S S - -
Autoradio con lettore CD + MP3 (4x35W, RDS, 6 altoparlanti) O O O O - -
Navigatore O O O O - -
CONNECT O O O O - -
CONNECT NAV O O O O - -
CONNECT NAV+ - - O O S S
Impianto Hi-Fi di 260 Watt con 8 altoparlanti e subwoofer O O O O O O
MP3 + voice recognition O O O O S S
CD-changer nel cassetto plancia superiore O O O O O O
Allarme O O O O O O
Sedili elettrici con memoria - - O O O O
Alzacristalli elettrici posteriori con sistema antipizzicamento - O - O - S
Cruise Control O O O O S S
Radar Cruise Control - - - - O O
Pack climi freddi O O O O O O
Easy go O O O O O O
Telecomando multifunzioni O O S S S S
Condizionatore S S S S - -
Climatizzatore automatico (bi-zona) con AQS O O O O S S
Fix & Go compressore multiuso O O O O O O
Cargo box - O - O - O
SICUREZZA
ABS+EBD S S S S S S
ASR / MSR S S S S S S
Brake Assist S S S S S S
ESP O O O/*S O/*S S S
Airbag frontali Multistage con sistema intelligente SMART/OCS S S S S S S
Airbag laterali (Sidebag anteriori + Windowbag) S S S S S S
Cinture anteriori con pretensionatori, limitatore di carico e sensori di allacciamento S S S S S S
Cinture posteriori, laterali e centrale a 3 punti S S S S S S
Airbag posteriori laterali O O O O O O
Tre appoggiatesta posteriori regolabili in altezza S S S S S S
Attacchi ISOFIX per seggiolino bambino (due su sedile posteriore) S S S S S S
Seggiolino integrato per bambini - O - O - O
Estintore O O O O O O
Fari allo Xenon O O O O O O
S = di serie O = a richiesta - = non disponibile * = di serie su 1.8 16v




Gamma colori e tessuti


FIAT STILO
Active
Clima Dynamic - Abarth
5 porte Dynamic - Abarth
3 porte Dynamic - Abarth
Optional
Tessuto
Circe
Blu Tessuto
Circe
Grigio Floccato
Ercole
Blu Floccato
Ercole
Grigio Velluto
Vela
Blu Velluto
Vela
Beige Velluto
Vega
Antracite Velluto
Vega
Blu Floccato
Ercole
Antracite Floccato
Ercole
Blu Pelle
Beige Pelle
Antracite Pelle
Nocciola/
Beige Pelle
Blu/
Azzurro
PASTELLO
Rosso Tiziano X X X X X X X X X X X
Bianco X X X X X X X X X X X
Giallo Ginestra X X X X X X
Verde Indy X X X X X X X X X X X X X X
Blu Sprint X X X X X X X X
Blu Pitti X X X X X X X X X
Nero X X X X X X X X X X X
METALLIZZATI
Rosso Scillas X X X X X X X X X X X X X X
Bordeaux Old Rose X X X X X X X X X X X X X X
Verde Loden X X X X X X X X X X X X X X
Blu Navy X X X X X X X X X X
Blu Jet X X X X X X X X X X X X X X
Grigio Steel X X X X X X X X X X X X X
Grigio Orione X X X X X X X X X X X X X X
Verde Cristallo X X X X X X X X X X X
Grigio Sassi X X X X X X X X X X X X X
Nero Moiré X X X X X X X X X


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Numero Post: 9 MessaggioInviato: giovedì 7 agosto 2008, 14:38 
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04/09/2001 - Fiat Stilo "Il programma Autonomy"

Al lancio di Fiat Stilo non poteva mancare Autonomy, il programma che dal 1995 raccoglie le iniziative dell'Azienda sviluppate per offrire anche ai clienti con ridotte capacità motorie la libertà di spostarsi a proprio piacimento.

Si tratta di un programma che è ormai parte integrante delle politiche di Fiat Auto. Già in fase d'ideazione dei nuovi modelli, infatti, l'Azienda progetta, in co-design con aziende leader del settore, le proprie vetture in modo da renderle facilmente adattabili alle speciali attrezzature per la mobilità assistita.

Proprio come è accaduto con Fiat Stilo, un modello di per sé molto facile da guidare, comodo, capace di offrire un'ottima abitabilità ed accessibilità. Una vettura, dunque, adatta fin da quando esce dalla fabbrica anche a chi, come gli anziani o i disabili, ha problemi di mobilità. Il merito è dei tanti dispositivi sofisticati come il cambio robotizzato "Selespeed", con comandi al volante, capace di operare sia in modo automatico sia manuale sequenziale; e al servosterzo "dual drive", che permette di muoversi nel traffico senza difficoltà e di parcheggiare con il minimo sforzo.

Questi i vantaggi garantiti da tutte le Fiat Stilo così come escono dalla fabbrica. Ma sul nuovo modello è anche possibile montare una vasta gamma di dispositivi specifici per la guida ed il trasporto dei disabili. Lo hanno dimostrato alcune aziende leader del settore delle trasformazioni che hanno realizzato tre Fiat Stilo.

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La prima versione (Guidosimplex) ha la frizione elettronica "Sincro drive" che, tramite un interruttore posto sulla leva cambio, consente di variare marcia senza agire sul pedale della frizione; l'acceleratore elettronico a cerchiello sopra il volante, un dispositivo che funziona a pressione e permette di accelerare tenendo entrambe le mani sul volante stesso; il freno di servizio azionato da una leva a lungo braccio: si attiva spingendo in avanti quest'ultima, nella quale sono incorporati anche l'avvisatore acustico e il blocco per le partenze in salita; la piastra girevole per il sedile del passeggero, che è applicata sotto il sedile stesso e ne permette la rotazione verso l'esterno per facilitare l'ingresso in auto.

La seconda Fiat Stilo (Kivi) presenta la servofrizione automatica elettronica che permette di inserire le marce premendo semplicemente un tasto posto sul cambio e senza utilizzare la frizione; l'acceleratore elettronico a cerchiello sotto il volante, sempre con funzionamento a pressione ma piazzato sotto la corona; il freno di servizio a spinta verticale, che sviluppa un'azione frenante proporzionale alla pressione esercitata; la piastra girevole per il sedile del passeggero, che consente al sedile stesso di ruotare verso l'esterno e di fuoriuscire dall'abitacolo di circa 10 cm; la porta laterale posteriore rototraslante radiocomandata, che permette di far entrare più facilmente la carrozzina ripiegata tra i sedili anteriori e quelli posteriori della vettura;

L'ultima versione di Fiat Stilo (Handytech) offre la servofrizione elettrica che svolge la funzione del cambio automatico grazie ad un servo-motore elettrico che agisce sul pedale della frizione tramite un cavo d'acciaio; la centralina di comando è collegata ad un pulsante posto sulla leva del cambio; l'acceleratore elettropneumatico a leve contrapposte, un dispositivo che consente di accelerare premendo semplicemente una delle due leve poste sotto il volante; la porta laterale posteriore scorrevole, che viene azionata da un interruttore integrato nella plancia portastrumenti e permette di far entrare più facilmente la carrozzina tra i sedili anteriori e quelli posteriori della vettura; il sollevatore, dispositivo a comando elettrico costituito da un braccio snodato e da un'imbracatura che permette di sollevare e portare una persona dalla carrozzina al sedile della vettura; il carica carrozzina automatico, che - abbinato alla porta posteriore scorrevole - consente di caricare la carrozzina nella parte posteriore della vettura con una sequenza automatica di movimenti; e, infine, il freno di servizio a spinta orizzontale, mosso da una leva posta sotto il volante.

Insomma, sono tutti dispositivi semplici da installare e che si integrano perfettamente nell'abitacolo senza compromettere ergonomia, abitabilità, comfort e sicurezza della vettura. Senza contare che si affiancano ai comandi di serie, consentendo così la guida anche a persone senza difficoltà motorie. Inoltre, si possono smontare facilmente e offrono così il vantaggio di poter rivendere l'auto sia attrezzata sia come una vettura normale.

Dispositivi, dunque, ma non solo. Nell'ambito del programma Autonomy hanno preso vita anche una serie di strutture e servizi destinati ad agevolare le persone con ridotte capacita' motorie nel conseguimento della patente speciale, nonché nell'acquisto e nell'allestimento personalizzato di un autoveicolo. Sono, infatti, stati creati 26 "Centri di Mobilità" (13 in Italia e 13 in Europa) strutture indipendenti dotate di: Simulatori di guida per la valutazione ( con il supporto di medici e fisioterapisti specializzati ) delle capacità psico-motorie residue necessarie per il conseguimento della patente speciale; Vetture multiallestite con dispositivi specifici per la guida e il trasporto di disabili per la prova immediata degli ausili necessari; Consulenza fiscale/legislativa nonché supporto nell'acquisto dell'autoveicolo; Officina per l'installazione, il collaudo e la manutenzione dei dispositivi previsti.

Un programma completo e apprezzato, dunque, quello di Autonomy, considerando che nel 2000 le vetture modificate e consegnate in Europa sono state circa ventimila. Un successo dietro al quale c'è un capillare lavoro di messa a punto dei prodotti e dei servizi e le sinergie di tutte le società del Gruppo operanti nel campo dei trasporti: Iveco, Case-New Holland, Centro Ricerche Fiat e Toro Assicurazioni. Il Progetto Autonomy, tra l'altro, è stato esportato non solo nella maggior parte dei Paesi europei, ma anche in Sud America, dove si è sempre adattato perfettamente alle realtà locali.

Chi desidera avere maggiori notizie sul Programma Autonomy e sulle sue iniziative può trovarle nei siti Internet www.fiatautonomy.com (in italiano e in inglese), e www.fiat-autonomy.de (in tedesco). Inoltre, dall'inizio di quest'anno il sito www.fiatautonomy.com offre l'opportunità anche ai non vedenti di reperire sul Web informazioni utili per l'acquisto di vetture scontate destinate agli accompagnatori oppure risposte a quesiti riguardanti le normative in favore dei portatori di handicap. Tra i tanti servizi presenti nel sito, poi, da sottolineare il "Car configurator", che in pochi secondi consente di conoscere il prezzo di tutti gli allestimenti speciali, indicando il modello d'auto, la cilindrata e il tipo di disabilità. In un'altra sezione, infine, viene fornito l'elenco dei Concessionari che aderiscono al programma Autonomy più vicini alla residenza del disabile. Sono indicati anche i Centri di Mobilità Autonomy, dotati di simulatore e di auto allestite per le prove di guida. Mentre un'ultima area è dedicata alla compravendita di vetture usate adattate.


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04/09/2001 - Fiat Stilo "La Lineaccessori"

Disegnata dal Centro Stile Fiat e sviluppata in parallelo con il progetto della 0vettura, la Lineaccessori di Fiat Stilo offre a tutti i clienti del nuovo modello, anche ai più esigenti, l'opportunità di scegliere tra oltre 60 oggetti capaci di adattarsi perfettamente alle caratteristiche dell'auto, sottolineandone i pregi.

Si tratta di accessori per aumentare il comfort di bordo, godere con serenità del tempo libero, migliorare la qualità della vita. Articoli personali, infine, per esibire uno stile unico e immediatamente riconoscibile. Ad arricchire la linea esterna del nuovo modello ci sono ben cinque tipi diversi di cerchi in lega leggera: uno da 15x6,5 (con pneumatici 195/65), due da 16x7 (con pneumatici 205/55) e due da 17x7 (con pneumatici 215/45).

Mentre per l'interno chi ama la guida sportiva può richiedere la pedaliera in alluminio con gli inserti in gomma, l'appoggio per il piede sinistro e il batticalcagno, ai quali aggiungere i tappeti personalizzati con la scritta Stilo e proposti in diversi tessuti. Due, poi, i volanti tra i quali scegliere: uno più sportivo e l'altro improntato all'eleganza. Entrambi bicolore, il primo può avere sei oppure otto tasti a seconda dell'autoradio installata. Ciascuno, inoltre, è abbinato a due tipi di pomelli: uno per le versioni 1.6, e uno per le Fiat Stilo con i propulsori 1.8 e 1.9 JTD. Per il volante elegante, i due pomelli sono in pelle, per quello sportivo sono in pelle e alluminio.

Altri oggetti sono un elegante e confortevole complemento degli allestimenti, da scegliere in accordo con i gusti e le esigenze di ciascuno. È il caso dei sovratappeti e delle fodere dei sedili compatibili con side-bag. Senza contare che la Lineaccessori di Fiat Stilo propone anche pratici articoli per sfruttare al massimo lo spazio dell'abitacolo. A questo scopo sono state create reti, di dimensioni e forme diverse, da fissare al retroschienale dei sedili posteriori; sul fondo e sotto la cappelliera del vano portabagagli.

Una rete per trattenere piccoli oggetti è sistemata sul tunnel centrale dal lato del passeggero, mentre un'altra può dividere il bagagliaio dal resto dell'abitacolo. L'ideale, insomma, per gli amanti degli animali che in questo modo possono trasportarli in sicurezza. Inoltre, è possibile avere un comodo "vascone" che protegge il piano di carico e permette di stipare in tutta tranquillità doposci, costumi da mare e quant'altro possa essere umido. Non mancano neanche gli accessori per il tempo libero, come le eleganti barre portatutto che consentono il montaggio del portabiciclette, del portasurf e del portasci. Inoltre, per le esigenze di traino c'è il gancio (estraibile o fisso) completo di centralina elettronica progettata per interfacciarsi con il body computer della vettura.

Disponibili anche seggiolini di diverso tipo (sono studiati in funzione dell'età e del peso dei bambini), che consentono una sistemazione sicura dei più piccoli. Per Fiat Stilo, che in tutte le versioni è dotata degli appositi attacchi Isofix, è disponibile, infine, un seggiolino "Kiddy Isofix", per bimbi fino ai 18 kg.

Con il nuovo modello nascono anche nuovi articoli che vanno ad arricchire la già ampia linea di oggetti del Marchio. Articoli esclusivi, particolarmente curati nello stile e nei materiali. Messi a punto dai designer del Centro Stile Fiat, sono il risultato di scelte e studi accurati, espressione di un futuro improntato all'hi-tech. Si va dal portachiavi in argento con la chiusura a scomparsa, a quello moderno in alluminio, con un triangolo girevole su cui sono incisi il logo Fiat e la scritta Forward Thinking ("Pensare avanti" in quella lingua universale che è ormai l'inglese). Sempre in argento sono realizzati anche una collana a laccio e un bracciale rigido, entrambi smaltati e rodiati. Oltre al praticissimo porta CID dove attaccare le chiavi di casa insieme con l'innovativo dispositivo dell'Easy go.

Sempre all'insegna dell'innovazione, poi, sono proposti tre modelli di orologi: il prestigioso cronografo con movimento al quarzo, resistente all'acqua fino a 10 atmosfere e con il quadrante personalizzato Forward Thinking; il pratico orologio multifunzione con display a cristalli liquidi, cassa di metallo satinato, vetro a cupola con effetto lente e cinturino personalizzato in poliuretano nero. Infine, un vero gioiello della tecnologia: l'orologio nasconde una macchina fotografica compatta, con la quale scattare e memorizzare fino a cento immagini digitali, scaricabili successivamente sul computer tramite raggi infrarossi.

Hi-Tech, fantasia e colore contraddistinguono anche i capi di abbigliamento. Si parte dal maglione con la pratica zip laterale. La stessa comodità offrono i pantaloni in tessuto techno antipiega, che si trasformano in bermuda aprendo le cerniere poste all'altezza delle ginocchia. Utile, poi, la giacca bicolore, impermeabile e imbottita. Comode le T-shirt in cotone. Protettivi i cappellini che difendono dai raggi ultravioletti, mentre quelli double face sono divertenti e pratici. Infine, un tocco di raffinatezza con la stola di seta. Per quanti, poi, si dedicano all'attività sportiva, c'è una resistente e capiente borsa da palestra in Gum nero, dove negli appositi scomparti trovano posto scarpe, calze e indumenti di ricambio.

Quattro i nuovi modelli di occhiali da sole, tutti leggeri, flessibili e resistenti. Il primo è ultraleggero, piccolo, in colore alluminio e con lenti fumé; il secondo è pieghevole e con lenti nere. Per gli uomini, poi, è disponibile un modello ultra sottile laccato in nero e con cristalli fumé. Alla clientela femminile, invece, è riservata la montatura in color titanio con lenti azzurre. Entrambi i modelli hanno le astine flessibili e quella di destra è firmata Forward Thinking.

I clienti di Fiat Stilo possono distinguersi anche in ufficio, con le penne a sfera Cross. Un modello, la Cross Thurn, che grazie ad un innovativo meccanismo può adattare l'impugnatura gommata ad ogni mano. Particolare, poi, la penna a sfera Cross Ion: dal design futuribile, si apre allungandola con una sola mano. Una volta richiusa, può essere inserita nel portachiavi o addirittura portata al collo. Utili, infine, le penne realizzate in materiale trasparente che s'illuminano e permettono così di scrivere anche al buio.

Concludono la carrellata di oggetti nati con Fiat Stilo il monopattino elettrico, oggetto anticonformista e pratico, che si ricarica allacciandolo ad una presa elettrica, ha 16 ore di autonomia e raggiunge i 20 km/h; l'ombrello con asta in fiberglass antirottura e molla antivento che gli permette di non capovolgersi in caso di raffiche; e, infine, il comodo e colorato porta CD che contiene fino a 24 dischi.



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04/09/2001

Fiat Stilo - La produzione
Fiat Stilo cambia anche il modo di costruire le automobili

È nei cromosomi dell'Azienda precorrere i tempi anche nelle tecnologie di fabbricazione e nell'organizzazione del lavoro. Per questo Fiat Auto da sempre gestisce e modifica la sua struttura produttiva con l'obiettivo di rendere gli stabilimenti più competitivi e più pronti nel rispondere alle esigenze del mercato. È stato così all'inizio degli anni Novanta, con il passaggio dalla struttura organizzativa tradizionale alla Fabbrica integrata. Ed è avvenuto così nel 1993 con la realizzazione dello stabilimento di Melfi, destinato a costruire la Punto: due pietre miliari nella storia del modo di costruire le automobili. Oggi, proprio in concomitanza con la nascita di Fiat Stilo, una nuova importante tappa: la Fabbrica integrata "modulare", realizzata a Cassino.


La fabbrica integrata diventa modulare

Nata dall'adeguamento al prodotto e alle necessità del mercato oltre che dall'evoluzione dell'organizzazione del lavoro precedente, la Fabbrica integrata modulare punta sul coinvolgimento totale dei fornitori di servizi e sottogruppi. Esalta ancora di più il ruolo dell'uomo all'interno del team. Impiega diffusamente le più avanzate tecnologie informatiche, al punto che si può parlare di Digital Factory, cioè di fabbrica digitale.

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Ma non solo. Partiti da questi presupposti, i tecnici di Fiat Auto sono andati oltre e hanno studiato e sezionato il processo produttivo, ridisegnando flussi, postazioni di lavoro, attrezzature. Hanno fatto ricorso alle più sofisticate tecnologie, applicate soprattutto in Lastratura e in Verniciatura. Hanno coinvolto i tecnici della Piattaforma che sono scesi in stabilimento per seguire passo passo l'avviamento della produzione. Tanti interventi, dunque, che partendo dal prodotto desiderato dal cliente sono passati all'organizzazione del processo, hanno coinvolto le tecnologie, il flusso di lavoro, la formazione del personale. Tutto è stato rivisitato, razionalizzato, informatizzato, attraverso una profonda trasformazione che ha interessato in vario modo ognuna delle 4500 persone che lavorano a Cassino.


In linea con i fornitori a fianco

Rispetto all'organizzazione tayloristica tradizionale, la fabbrica integrata introdotta da Fiat Auto all'inizio degli anni Novanta ha rappresentato una rivoluzione copernicana nell'organizzazione del lavoro. Lo snellimento dei processi decisionali, la collocazione degli specialisti delle tecnologie di costruzione accanto alle linee, la creazione di nuove entità organizzative come le UTE (unità tecnologiche elementari) e di nuove figure professionali come il CPI (conduttore di processi integrati), oltre che il rafforzamento del processo di delega e di coinvolgimento degli addetti, sono state tra le innovazioni più importanti. Ma l'evoluzione dello scenario industriale internazionale ha imposto un'ulteriore modifica di questo modello. Se fabbrica integrata voleva dire che nel processo produttivo venivano appunto "integrate" tutte le competenze e le risorse necessarie per realizzare il prodotto, fabbrica integrata modulare significa che adesso anche i fornitori di servizi (trasporti, manutenzione) e di "moduli", cioè di sottogruppi della vettura, diventano parte fondamentale del processo, pur continuando ad appartenere ad aziende diverse.


Per ogni operazione i migliori specialisti del settore

A questa evoluzione Fiat Auto è approdata dopo essersi confrontata con tutte le maggiori case automobilistiche del mondo e aver osservato che ovunque i fornitori gestiscono fasi importanti della costruzione del prodotto: per esempio lo stampaggio, il montaggio delle sospensioni, quello dei gruppi ottici eccetera. Un modello che l'Azienda ha adottato, affinandolo nella Fabbrica integrata modulare, dove i fornitori lavorano addirittura "dentro" la fabbrica, insieme con gli uomini di Fiat Auto che costruiscono l'automobile. La razionalizzazione del processo, quindi, è data dal fatto di affidare molte operazioni ai migliori specialisti del settore. In tutto, a Cassino, sono 19 i sottogruppi forniti per Fiat Stilo. Perché le aziende che si occupano dello stampaggio sono leader nel loro campo, così come lo sono coloro che costruiscono le sospensioni, i gruppi ottici eccetera. In questo modo, tra l'altro, ogni fornitore è responsabile della certificazione di qualità del componente che realizza. Obiettivo comune e fondamentale: soddisfare il cliente costruendogli un prodotto perfetto in ogni parte.


L'uomo e il team al centro del processo

Fiat Auto ha così la possibilità di focalizzare l'attenzione dei suoi uomini sugli snodi principali della fabbricazione e di incrementare e perfezionare le fondamentali operazioni di controllo del prodotto. Con Fiat Stilo, inoltre, si è intervenuti anche sull'organizzazione del lavoro all'interno delle UTE, sottolineando ancora una volta ruolo e importanza del gruppo e della collaborazione tra i suoi componenti. Anche con l'accordo dei sindacati, è stata creata la figura del team leader, eletto direttamente dagli operai. Il team leader (uno ogni 11 addetti, quattro per UTE) ha il compito di collaborare con il responsabile nella gestione del lavoro così da permettergli di concentrarsi meglio sul raggiungimento degli impegnativi traguardi di qualità ed affidabilità stabiliti per Fiat Stilo. Il team leader, inoltre, svolge un ruolo di collegamento fra operai e capo UTE, dialogando con loro, raccogliendo e vagliando suggerimenti e proposte. A queste attività è stata dedicata, tra l'altro, una pausa di 20 minuti per ogni turno di lavoro.

Il coinvolgimento di tutte le funzioni della fabbrica ha riguardato anche i Professional (impiegati specialisti) per i quali è stato organizzato un calendario settimanale di incontri con i responsabili dello stabilimento allo scopo di discutere e analizzare soluzioni migliorative del processo.


Postazioni di lavoro più ergonomiche

La nuova organizzazione, tuttavia, è solo un aspetto degli interventi operati a Cassino per Fiat Stilo. La trasformazione dello stabilimento, infatti, ha portato anche alla "reingegnerizzazione" del montaggio, alla creazione della digital factory attraverso una massiccia introduzione dell'informatica nella gestione delle UTE e alla conferma dell'alta automazione in Lastratura e in Verniciatura. Da qui la necessità di adeguare le postazioni di lavoro, di costruire nuove attrezzature e di addestrare le persone. Vediamo come.

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Il montaggio di Fiat Stilo è stato studiato nei minimi dettagli. Sessantacinque stazioni di montaggio particolarmente importanti sono state completamente trasformate, dopo aver scomposto in fasi elementari l'attività che vi si svolge. Obiettivo: porre l'addetto nelle migliori condizioni di lavoro, applicando il metodo NIOSH che valuta scientificamente i movimenti compiuti dall'operaio. Nel loro insieme, i soli interventi ergonomici hanno richiesto un investimento di oltre 14 miliardi di lire.

È stato, infine, ridisegnato il profilo altimetrico della linea, caratterizzato ora da una specifica altezza che permette all'addetto di avere, in ogni stazione, una visione perfetta dell'operazione da eseguire. Sono state eliminate, in questo modo, tutte le posture scorrette che affaticano la persona e sono potenzialmente rischiose per l'affidabilità del lavoro. Il risultato è che per Fiat Stilo le lavorazioni di montaggio sono più lineari e semplici e vengono svolte dagli addetti con minore fatica e maggiore precisione. Se ne avvantaggia, ovviamente, la qualità del prodotto finale, alla quale gli operai possono dedicare tutta l'attenzione necessaria.


Oltre 200 controlli di qualità

L'automazione spinta che aveva contraddistinto le fabbriche automobilistiche negli anni Ottanta ha lasciato il posto a impianti che utilizzano macchine automatiche solo là dove possono essere di aiuto all'uomo sollevandolo da fatica e ripetitività. In molte operazioni l'intelligenza e la flessibilità umana sono insostituibili per ottenere precisione e qualità, due caratteristiche fondamentali per la piena soddisfazione del cliente. In questi casi, come abbiamo detto, si è preferito migliorare la postazione mettendo l'addetto in condizione di svolgere al meglio il suo compito. Con la trasformazione, tuttavia, i robot sono aumentati del 60 per cento (soprattutto in Lastratura e Verniciatura, due reparti ormai quasi completamente automatizzati) mentre sono stati eliminati alcuni impianti automotori, discensori e carrelli filoguidati che complicavano il processo. Rispetto al modello precedente costruito a Cassino (Bravo e Brava) i controlli di qualità sono aumentati del 47 per cento, raggiungendo la cifra record per Fiat Auto di 235.


Nasce la fabbrica digitale

Insieme con la Fabbrica integrata modulare debutta anche la Digital Factory, la fabbrica digitale. Quello messo a punto a Cassino, infatti, è un innovativo sistema informatico composto da strumenti e procedure che consentono ai responsabili di gestire il processo produttivo con grande efficacia. I capi UTE e i loro collaboratori hanno così a disposizione un autentico "Portale di UTE" attraverso il quale possono acquisire, in tempo reale, informazioni fino a ieri reperibili solo in un secondo tempo o addirittura inaccessibili. Sono dati e statistiche sul prodotto, mappe delle stazioni di lavoro, simulazioni ergonomiche, cartellini-operazione, dotazioni di sicurezza, descrizioni di attrezzature e materiali, procedure, saturazioni, indici di qualità, tabelle di gestione dei fornitori. Tutti indicatori, insomma, che da un terminale consentono il pieno dominio di tutto il processo.


Mille giornate di formazione

Sono oltre mille le giornate di formazione svolte dal personale di Cassino su Fiat Stilo. L'addestramento "on the job" è stato condotto da 150 istruttori e si è tenuto nelle UTE. In particolare, 400 operai che si occupano del montaggio di 20 particolari fortemente innovativi e sofisticati hanno seguito un percorso formativo molto approfondito con il supporto di simulazioni al computer. Tutti i corsi, oltre all'addestramento tecnico, prevedevano anche una parte dedicata alla conoscenza del cliente e delle sue osservazioni sul prodotto. Insomma: dati e informazioni utili per svolgere nel modo migliore anche le operazioni più semplici.

Con Fiat Stilo, infine, per la prima volta è scesa pesantemente in campo la Piattaforma. Così è chiamata, in termini organizzativi, la squadra composta da tecnici di tutti gli Enti di Fiat Auto che lavorano insieme dal momento della nascita a quello del lancio di un modello. Per diversi mesi, una settantina di questi ingegneri, in costante collegamento telematico con gli uffici di Mirafiori, ha lavorato nello stabilimento di Cassino, a fianco a fianco dei tecnici e degli operai della fabbrica. È stata, così, resa più facile tutta la fase di messa a punto e di controllo dell'avviamento produttivo. L'apporto della Piattaforma è stato determinante per affrontare i tanti piccoli problemi che inevitabilmente contrassegnano i primi passi sulla linea di una nuova automobile. L'enorme mole di dati raccolta e l'esperienza conseguita vanno ad aumentare il know how di Fiat Auto e a costituire la base di partenza per la realizzazione dei prossimi modelli.

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04/09/2001 - Fiat Stilo "Dizionarietto delle parole nuove"

ACCELERATE - È la funzione che permette di aumentare la velocità del Cruise Control. Al rilascio della ghiera, il sistema mantiene e memorizza la nuova velocità.

AQS (Air Quality Sensor) - Il sensore di qualità dell'aria controlla il ricircolo automatico del condizionatore e blocca l'immissione di aria esterna nella vettura quando si attraversano luoghi ad alto tasso di smog.

ASR (AntiSlip Regulation) - È il dispositivo di controllo automatico della trazione che impedisce il pattinamento delle ruote motrici riducendo la coppia in funzione dell'aderenza offerta dal fondo stradale.

ASSETTO "MEMORY" - La funzione permette di memorizzare fino a tre configurazioni del sedile di guida e degli specchietti retrovisori esterni, offrendo a più persone (per esempio i familiari) la possibilità di partire sempre nelle condizioni ideali di comfort e sicurezza. Con l'assetto memory è possibile registrare anche la particolare inclinazione dello specchietto retrovisore destro usata durante i parcheggi.

ATLANTE - Grazie a questa funzione del CONNECT è possibile usare le mappe digitali come una normale cartina stradale, indipendentemente dalle impostazioni del navigatore e dalla posizione del veicolo.

AUTO CLOSE - È la funzione dell'Easy go che blocca automaticamente le portiere della vettura dopo l'allontanamento del proprietario. Si attiva (o disattiva) attraverso il menù del quadro strumenti o del display infotelematico.

BODY COMPUTER - Si può considerare una specie di supervisore che costituisce la porta di connessione tra la rete a bassa e quella ad alta velocità e nello stesso tempo sovrintende all'operato di entrambe. È, insomma, l'Unità di Controllo che coordina il funzionamento di tutti i sistemi elettrici ed elettronici presenti a bordo.

BOBINE "A SIGARO" o "PENCIL COIL" - Di nuova concezione, contribuiscono a migliorare l'affidabilità dei motori 1.2, 1.6 e 2.4. Garantiscono: minore usura delle candele; maggiore energia disponibile per l'accensione; migliore avviamento a freddo (per la maggiore energia disponibile); riduzione del rischio di disturbi indotti dai cavi di alta tensione sulle apparecchiature di bordo.

CAN (Rete) - La Controller Area Network è la rete di comunicazione per lo scambio di dati e informazioni tra le diverse centraline della vettura.

CID (Customer Identification Device) - È la "chiave elettronica" che comunica con la centralina del sistema Easy go e permette l'identificazione del proprietario. CODE CARD - Chiave di avviamento della vettura contenente il codice da utilizzare nelle procedure di emergenza.

COMANDI VOCALI - Permettono, dopo aver premuto il tasto VR, di chiamare un numero di telefono in rubrica, scegliere una stazione radio prememorizzata o passare al CD attraverso istruzioni impartite a voce. Il modulo confronta il campione vocale con quelli in memoria e, in caso di riconoscimento, attiva la funzione, comprese quelle del CONNECT.

CONNECT - È il più avanzato sistema infotelematico integrato ad oggi disponibile. Tre i livelli di configurazione. Il primo comprende: autoradio RDS con CD, telefono GSM dual band completo di "viva voce", modulo GPS, protocollo WAP, display grafico ISTN 192x80 pixel e pulsante SOS per collegarsi al Contact Centre e ricevere assistenza e informazioni. Seguono il CONNECT NAV, che include anche la navigazione autonoma a pittogrammi. E poi il CONNECT NAV+, che alle precedenti funzioni aggiunge il display a colori da 7" a matrice attiva, la navigazione a mappe, la funzione Atlante, il lettore CD musicali (compresi gli MP3), i comandi vocali per il telefono e il "voice memo".

CRUISE CONTROL - Mantiene automaticamente la velocità di crociera impostata dal guidatore, controllando la farfalla del motore. Basta ruotare in posizione "ON" la ghiera posta sulla leva a sinistra del volante e azionarne, quindi, un'altra (che di fatto è un acceleratore manuale) verso il segno "più" (o "meno") fino a raggiungere la velocità desiderata. Quando si rilascia la ghiera, la vettura continua a viaggiare alla velocità memorizzata senza che il pilota prema il pedale dell'acceleratore.

DATA BASE SIM - Grazie a questa funzione del modulo telefonico è possibile: consultare la propria agenda telefonica memorizzata sulla carta SIM; inserire e cancellare un nuovo numero telefonico; trasferire il contenuto della carta SIM sull'agenda del telefono di CONNECT e viceversa; trasferire l'agenda telefonica da una carta SIM all'altra.

DEAD-LOCK - È il sistema di apertura e chiusura delle porte che permette di mettere in folle la maniglia interna della porta e tutti i leverismi connessi con la serratura. Il dead-lock rende inefficace ogni attrezzo usato dai ladri per forzare la porta e i suoi meccanismi interni.

DECELERATE - Consente di diminuire la velocità della vettura inizialmente impostata nel Cruise Control. Fino a che la ghiera viene mantenuta verso il segno -, l'auto decelera in modo progressivo e graduale. Al rilascio, il sistema memorizza e mantiene la nuova velocità.

DISPLAY TFT 7" A COLORI - Per garantire la massima nitidezza e definizione delle immagini e un ampio cono di visibilità, nella versione più completa il CONNECT ha uno schermo a colori da 7 pollici. Il video TFT (Thin Film Transistor), cioè a cristalli liquidi e matrice attiva, è lo stesso dei computer portatili.

EASY GO - Proposto per la prima volta nel segmento proprio dal nuovo modello, l'innovativo sistema permette di entrare nella vettura e avviare il motore senza usare la tradizionale chiave.

EBD (Electronic Brakeforce Distribution) - È il correttore di frenata integrato con l'ABS. Sensibile all'aderenza dell'asse posteriore, regola l'azione frenante in modo da impedire il blocco delle ruote posteriori stesse.

ECS (Early Crash Sensor) - Sensore supplementare che è sistemato vicino alla serratura del cofano e permette alla centralina di anticipare l'intervento degli airbag frontali. Permette a questi ultimi di gonfiarsi prima ancora che gli occupanti inizino il loro moto di avanzamento verso il volante o la plancia.

ESP (Electronic Stability Program) - Sistema elettronico di controllo della stabilità del veicolo che, intervenendo sulla coppia motrice e frenando in modo differenziato le ruote, in caso di perdita di aderenza contribuisce a riportare la vettura nella traiettoria corretta.

EVA (Emergency Valve Assistance) - Sistema meccanico di assistenza alla frenata d'emergenza, che aumenta la pressione del circuito frenante portandolo al massimo livello.

FARI allo XENON - La lampada di questi fari è più luminosa di quelle tradizionali, distribuisce meglio il fascio di luce e dura più a lungo. Al suo interno, il classico filamento è sostituito da due elettrodi distanti pochi millimetri l'uno dall'altro, che generano una scarica elettrovoltaica in un ambiente saturo di gas Xenon a bassa pressione.

FARI AUTOMATICI - Si attivano grazie ad un sensore che rileva le variazioni della luce esterna e quando è necessario accende automaticamente luci di posizione e fari.

HBA (Hydraulic Brake Assistant) - Sistema elettronico che incrementa automaticamente la pressione del circuito frenante durante la frenata da panico.

ISOFIX - Sui posti laterali dei sedili posteriori sono presenti due coppie di agganci per il sedile dei bambini. La robustezza dello schienale e degli attacchi garantisce in ogni situazione il corretto aggancio del seggiolino ed una adeguata protezione per il piccolo.

MY CAR - Offre la possibilità di personalizzare la vettura agendo sulla mostrina che è a sinistra del volante o sul pulsante sistemato alla sommità della leva destra del devioguida.

MSR (Motor Schleppmoment Regelung) - Funzione del sistema ASR che previene lo slittamento delle ruote motrici in decelerazione.

MP3 (Mpeg Layer 3) - File in un formato audio digitale molto compresso che sfruttano uno specifico algoritmo, mantenendo inalterata la qualità del suono. Gli MP3 possono essere scaricati da Internet e salvati su CD-rom. Si ascoltano con appositi lettori.

RADAR CRUISE CONTROL - È il sistema di controllo che libera il pilota dalla fatica di adattare continuamente la velocità della vettura alle accelerazioni e ai rallentamenti di quelle che la precedono. Scelta la velocità desiderata, la vettura provvede da sola a mantenerla, osservando anche la distanza, impostata dal pilota, dal veicolo che precede. Per farlo, il sistema interviene sull'acceleratore e sul sistema frenante in funzione dei dati che riceve da un sensore Radar posto sotto il paraurti anteriore.

RES (RESUME) - Nel Cruise Control, è il pulsante che consente di riportare la vettura all'ultimo valore di velocità memorizzato quando il dispositivo si disinserisce (ad esempio per una frenata).

RICONOSCIMENTO VOCALE - Modulo del CONNECT che consente di associare nomi a funzioni. Seguendo la logica speaker dependent associa un comando vocale ad un numero di telefono, ad una stazione radio, ad una destinazione. Secondo quella speaker independent permette l'attivazione di comandi di utilizzo generale (per esempio: "Radio Autostore", "CD play", "Navigatore Zoom" e così via).

SENSORE ANTISCHIACCIAMENTO - Applicato alla guarnizione superiore dei vetri a comando elettrico, garantisce l'inversione del moto dei cristalli quando questi incontrano un ostacolo (per esempio un dito o una mano). La stessa soluzione è prevista anche per il tetto apribile.

SENSORE DI PIOGGIA - In caso di pioggia attiva automaticamente il tergicristallo, regolando anche la frequenza di battuta in funzione dell'intensità degli scrosci.

SENSORE DI PARCHEGGIO - Durante le manovre di parcheggio segnala al guidatore con avvisi acustici il progressivo ridursi della distanza dagli ostacoli.

SENSORE OCS (Occupant Classification System ) - Ha due funzioni. Riconosce se il sedile del passeggero anteriore non è occupato e in questo caso disattiva l'airbag. Quando, invece, è occupato, valuta il peso della persona e in relazione a questo decide se attivare un solo stadio dell'airbag oppure entrambi. È posto fra la schiuma e la fodera del cuscino.

SET - È il comando del Cruise Control che permette d'impostare e mantenere la velocità della vettura, attraverso la rotazione della ghiera verso il segno "+" oppure verso il segno "-".

SMART AIRBAG - Fiat Stilo prima nel segmento, adotta airbag frontali Multistage: quando l'impatto è di media forza, il sistema apre solo il primo dei due; mentre durante le collisioni più gravi, la centralina comanda l'attivazione di entrambi gli stadi. In tutti e due i casi, le briglie all'interno dei palloni salvavita garantiscono che le dimensioni massime e la forma assunta dal cuscino siano le meno invasive possibili per i passeggeri.

SMS (Short Messages Service) - Servizio della rete telefonica GSM che in pochi secondi permette l'invio di testi, da 120 a 160 caratteri massimo, fra due telefoni cellulari o fra un centro servizi e un telefono.

SPEAKER DEPENDENT - Funzione con la quale il CONNECT registra il campione vocale dell'utilizzatore abituale e associa nomi e numeri, memorizza stazioni radio, destinazioni. In seguito potrà, così, confrontare il nome con quelli presenti in memoria e fornire l'informazione richiesta.

SPEAKER INDEPENDENT - Modalità con la quale il CONNECT analizza il comando che gli arriva dal microfono secondo un modello indipendentemente dal sesso, dal tono di voce e dalle inflessioni di chi parla. In questo modo una serie di comandi semplici - che riguardano la radio, il CD, il telefono, i servizi, la navigazione - possono essere impartiti da chicchessia.

START/STOP - Tasto del sistema Easy go che consente di avviare e spegnere il motore.

SUPERAPERTURA - Funzione che comanda l'apertura delle porte e la discesa di tutti i cristalli della vettura compreso il tetto apribile. Per attivarla, al momento dell'apertura basta mantenere la chiave ruotata per più di 2 secondi, o premere più a lungo il tasto del telecomando.

SUPERCHIUSURA - Funzione che comanda la chiusura delle porte e di tutti i cristalli e del tetto apribile. Per attivarla, al momento della chiusura basta mantenere la chiave ruotata per più di 2 secondi, o premere più a lungo il tasto del telecomando.

TETTO APRIBILE LAMELLARE (SKYWINDOW) - Dispositivo di ultima generazione, composto da cinque lamelle e da una tendina parasole che scorrono indipendenti verso la parte posteriore della vettura su due guide in alluminio.

VOICE MEMO - Consente di memorizzare e risentire brevi messaggi, nomi, indirizzi, numeri di telefono e altro per una durata massima di 3 minuti. Può, quindi, essere usato come un normale registratore per prendere appunti quandi si hanno le mani impegnate nella guida.

WAP (Wireless Application Protocol) - Tecnologis che permette l'accesso alle pagine di Internet, realizzate in linguaggio WML.



dal sito www.fiatgroupautomobilespress.com

Cita:
04/09/2001

Fiat Stilo - Caratteristiche tecniche
Stilo 1.2 16v Active Stilo 1.6 16v Active
Stilo 1.6 16v Dynamic Stilo 1.8 16v Dynamic Stilo 2.4 20v Abarth
Motore 1.2 16v 1.6 16v 1.8 16v 2.4 20v
N. cilindri, disposizione 4, in linea, anter., trasv. 4, in linea, anter., trasv. 4, in linea, anter., trasv. 5, in linea, anter., trasv.
Diametro x corsa (mm) 70,8 x 78,9 80,5 x 78,4 82,0 x 82,7 83,0 x 90,4
Cilindrata (cm3) 1242 1596 1747 2446
Rapporto di compressione 10,6 : 1 10,5 : 1 10,3 : 1 10,5 : 1
Potenza max: kW-CEE (CV) 59 (80) 76 (103) 98 (133) 125 (170)
Potenza max a giri/min 5000 5750 6400 6000
Coppia max: Nm-CEE (kgm) 114 (11,6) 145 (14,8) 162 (16,5) 221 (22,5)
Coppia max: a giri/min 4000 4000 3500 3500
Distribuzione (comando) 2 ACT (cinghia dent. e ingr.) punterie idrauliche, 16v 2 ACT (cinghia dent. e ingr.) punterie idrauliche, 16v 2 ACT (cinghia dent. e ingr.) variat. fase e punt. idr., 16v 2 ACT (cinghia dentata) punterie idrauliche, 20v
Alimentazione MPI elettronica sequenziale fasata, sistema returnless MPI elettronica sequenziale fasata, sistema returnless MPI elettronica sequenziale fasata, sistema returnless MPI elettronica sequenziale fasata, sistema returnless
Accensione elettronica ad anticipo statico integrata con l’iniezione elettronica ad anticipo statico integrata con l’iniezione elettronica ad anticipo statico integrata con l’iniezione elettronica ad anticipo statico integrata con l’iniezione
Emissioni di CO 2 (g/km) 149*/152** (3P) - 155 (5P) 173 (3P) - 176*/179** (5P) 190 (3P) - 194 (5P) 231 (3P) - 233 (5P)
Trasmissione Selespeed
Trazione anteriore anteriore anteriore anteriore
Cambio:






RM
3,909 : 1
2,158 : 1
1,480 : 1
1,121 : 1
0,897 : 1
0,766 : 1
3,818 : 1
3,909 : 1
2,158 : 1
1,480 : 1
1,121 : 1
0,897 : 1
----
3,818 : 1
3,909 : 1
2,238 : 1
1,520 : 1
0,946 : 1
0,897 : 1
----
3,909 : 1
3,800 : 1
2,235 : 1
1,520 : 1
1,161 : 1
0,914 : 1
----
3,545 : 1
Coppia riduzione finale 4,071 : 1 (57/14) 3,733 : 1 (56/15) 3,867 : 1 (58/15) 3,562 : 1 (57/16)
Ruote
Pneumatici 195/65 R 15 91T 195/65 R 15 91T 195/65 R 15 91T 205/55 R 16 91W
Sterzo
Scatola sterzo servosterzo elettrico servosterzo elettrico servosterzo elettrico servosterzo elettrico
Ø di sterzata tra marciapiedi (m) 10,5 10,5 11,1 11,1
Sospensioni
Anteriore a ruote indipendenti tipo McPherson, bracci oscillanti inferiori in acciaio fucinato ancorati a traversa ausiliaria, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto, barra di torsione antirollio
Posteriore a ruote interconnesse (semindipendenti) molle elicoidali, ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto, assale costituito da due elementi tubolari longitudinali e traversa torcente a sezione aperta con barra di torsione e tasselli idraulici a deformazione controllata
Freni D (disco) - ABS - EBD - ASR - MSR - Brake Assist System + ESP (di serie)
Anteriori: Ø (mm) D 257 (autoventilanti) D 257 (autoventilanti) D 284 (autoventilanti) D 281 (autoventilanti)
Posteriori: Ø (mm) D 251 D 251 D 251 D 251
Carrozzeria - Dimensioni
N. posti / N. porte 5 / 3-5 5 / 3-5 5 / 3-5 5 / 3-5
Lunghezza / larghezza (mm) 4182/1784 (3P) - 4253/1756 (5P) 4182/1784 (3P) - 4253/1756 (5P) 4182/1784 (3P) - 4253/1756 (5P) 4182/1784 (3P) - 4253/1756 (5P)
Altezza a vuoto (mm) 1475 (3P) - 1525 (5P) 1475 (3P) - 1525 (5P) 1475 (3P) - 1525 (5P) 1475 (3P) - 1525 (5P)
Passo (mm) 2600 2600 2600 2600
Carreggiata ant. / post. a vuoto (mm) 1514 / 1508 1514 / 1508 1514 / 1508 1518 / 1512
Capacità bagagliaio VDA (dm3) 305 (3P) - 335 to 410 (5P) 305 (3P) - 335 to 410 (5P) 305 (3P) - 335 to 410 (5P) 305 (3P) - 335 to 410 (5P)
Rifornimenti - Pesi
Serbatoio combustibile (l) 58 58 58 58
Peso in ordine di marcia DIN (kg) 1090 (3P)
1145 (5P) 1150*/1195** (3P)
1205*/1250** (5P) 1240 (3P)
1295 (5P) 1265 (3P)
1320 (5P)
Peso massimo rimorchiabile (kg) 1000 1100 1200 1300
Prestazioni - Consumi
Velocità massima (km/h) 172 (3P) - 170 (5P) 185 (3P) - 183 (5P) 202 (3P) - 200 (5P) 215 (3P) - 213 (5P)
Accelerazione (s)
(2 persone + 20 kg): 0 ÷ 100 km/h
(2 persone + 20 kg): 0 ÷ 1000 m 13,4 (3P) - 13,8 (5P)
35,0 (3P) - 35,5 (5P) 10,5 (3P) - 10,9 (5P)
32,4 (3P) - 33,0 (5P) 9,9 (3P) - 10,3 (5P)
31,3 (3P) - 31,7 (5P) 8,5 (3P) - 8,9 (5P)
29,9 (3P) - 30,4 (5P)
Consumi - Dir. 1999/100/CE (l/100 km)
– ciclo urbano
- ciclo extraurbano
- ciclo combinato 7,9 (3P) - 8,3 (5P)
5,3 (3P) - 5,5 (5P)
6,3 (3P) - 6,5 (5P) 10,1 (3P) - 10,3*/10,5** (5P)
5,7 (3P) - 5,8*/5,8** (5P)
7,3 (3P) - 7,4*/7,5** (5P) 11,3 (3P) - 11,5 (5P)
6,1 (3P) - 6,2 (5P)
8,0 (3P) - 8,1 (5P) 13,5 (3P) - 13,6 (5P)
7,6 (3P) - 7,6 (5P)
9,7 (3P) - 9,8 (5P)

* Active
** Active Clima e Dynamic



Stilo 1.9 JTD 80 CV
Active Stilo 1.9 JTD 115 CV
Active
Stilo 1.9 JTD 115 CV
Dynamic
Motore 1.9 JTD 1.9 JTD
N. cilindri, disposizione 4, in linea, anter., trasv. 4, in linea, anter., trasv.
Diametro x corsa (mm) 82,0 x 90,4 82,0 x 90,4
Cilindrata (cm3) 1910 1910
Rapporto di compressione 18,5 : 1 18,5 : 1
Potenza max: kW-CEE (CV) 59 (80) 85 (115)
a giri/min 4000 4000
Coppia max: Nm-CEE (kgm) 196 (20,0) 255 (26,0)
a giri/min 1500 2000
Distribuzione (comando) 1 ACT (cinghia dentata) 1 ACT (cinghia dentata)
Alimentazione iniezione diretta Unijet “Common Rail” a controllo elettronico, turbocompr. iniezione diretta Unijet “Common Rail” a controllo elettronico, turbo a geometria variabile e intercooler
Accensione per compressione per compressione
Emissioni di CO 2 (g/km) 144 (3P) / 146 (5P) 140 (3P) / 143 (5P)
Trasmissione
Trazione anteriore anteriore
Cambio:





RM
3,909 : 1
2,238 : 1
1,520 : 1
1,156 : 1
0,919 : 1
3,909 : 1
3,577 : 1
1,887 : 1
1,192 : 1
0,848 : 1
0,686 : 1
3,308 : 1
Coppia riduzione finale 3,053 : 1 (58/19) 3,632 : 1
Ruote
Pneumatici 195/65 R 15 91T 195/65 R 15 91T
Sterzo
Scatola sterzo servosterzo elettrico servosterzo elettrico
Ø di sterzata tra marciapiedi (m) 10,5 10,5
Sospensioni
Anteriore a ruote indipendenti tipo McPherson, bracci oscillanti inferiori in acciaio fucinato ancorati a traversa ausiliaria, molle elicoidali, ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto, barra di torsione antirollio
Posteriore a ruote interconnesse (semindipendenti) molle elicoidali, ammortizzatori idraulici telescopici a doppio effetto, assale costituito da due elementi tubolari longitudinali e traversa torcente a sezione aperta con barra di torsione e tasselli idraulici a deformazione controllata
Freni D (disco) - ABS - EBD - ASR - MSR - Brake Assist System
Anteriori: Ø (mm) D 284 (autoventilanti) D 284 (autoventilanti)
Posteriori: Ø (mm) D 251 D 251
Carrozzeria - Dimensioni
N. posti / N. porte 5 / 3-5 5 / 3-5
Lunghezza / larghezza (mm) 4182/1784 (3P) - 4253/1756 (5P) 4182/1784 (3P) - 4253/1756 (5P)
Altezza a vuoto (mm) 1475 1475 (3P) - 1525 (5P)
Passo (mm) 2600 2600
Carreggiata ant. / post. a vuoto (mm) 1514 / 1508 1514 / 1508
Capacità bagagliaio VDA (dm3) 305 (3P) - 335 to 410 (5P) 305 (3P) - 335 to 410 (5P)
Rifornimenti - Pesi
Serbatoio combustibile (l) 58 58
Peso in ordine di marcia DIN (kg) 1250 (3P)
1305 (5P) 1265 (3P)
1320 (5P)
Peso massimo rimorchiabile (kg) 1300 1300
Prestazioni - Consumi
Velocità massima (km/h) 172 (3P) - 170 (5P) 192 (3P) - 190 (5P)
Accelerazione (s)
(2 persone + 20 kg): 0 ÷ 100 km/h
0 ÷ 1000 m 12,9 (3P) - 13,3 (5P)
35,2 (3P) - 35,7 (5P) 10,3 (3P) - 10,7 (5P)
31,8 (3P) - 32,2 (5P)
Consumi - Dir. 1999/100/CE (l/100 km)
- ciclo urbano
- ciclo extraurbano
- ciclo combinato 7,0 (3P) - 7,1 (5P)
4,5 (3P) - 4,6 (5P)
5,4 (3P) - 5,5 (5P) 7,2 (3P) - 7,4 (5P)
4,2 (3P) - 4,3 (5P)
5,3 (3P) - 5,4 (5P)

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Guido A. from Gorizia (north-east.Italy) <> Procedere ma non eccedere!

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 Oggetto del messaggio: Re: Fiat Stilo (progetto 192): la sua storia...
Numero Post: 12 MessaggioInviato: giovedì 7 agosto 2008, 14:48 
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dal sito http://it.wikipedia.org/wiki/Fiat_Stilo

Cita:
La Fiat Stilo è un modello di automobile prodotto dalla casa automobilistica italiana Fiat e presentata al Salone dell'Automobile di Ginevra nel marzo 2001, quale erede delle precedenti vetture di classe media Bravo e Brava. Il codice del modello è 192; lo studio del modello successivo, previsto per il 2007, ha codice 198.

Caratteristiche
La Stilo è stata da subito proposta in due varianti di carrozzeria, 3 e 5 porte, differenti tra loro nella parte posteriore: più slanciata e sportiva la 3 porte, più familiare la 5 porte, caratterizzata tra l'altro da una altezza superiore alla media, che la avvicina per versatilità alle monovolume di classe media (come, per esempio, la Renault Scenic). Venne proposta inizialmente con tre motori a benzina, 1600 16 valvole da 103 cavalli, 1800 16 valvole da 133 cavalli e 2400 20 valvole da 170 cavalli, e un turbodiesel, l'apprezzato 1.9 JTD common rail da 116 cavalli, cui si aggiunsero due motorizzazioni di base nel gennaio 2002, un 1200 benzina da 80 cavalli con cambio a 6 marce e un 1.9 JTD di pari potenza. Tra le caratteristiche salienti di questa autovettura c'è la guida elettrica, meglio nota con l'acronimo EPS - Electric Power Steering. Come già in precedenza su Fiat Nuova Punto, questo sistema di Servoassistenza sulla Colonna sterzo permette di rendere più "leggere" le manovre parcheggio in cui, data la bassa velocità, lo sforzo richiesto al guidatore sarebbe maggiore. Tale opzione può essere attivata mediante un tasto posizionato sulla plancia, caratterizzata dalla scritta "CITY".

Mercato e versioni successive
Fu immessa nel mercato a partire dall'ottobre 2001, in concorrenza con affermate vetture quali la Volkswagen Golf e Ford Focus (oltre che con la neonata Peugeot 307, cui la Stilo assomiglia molto per l'altezza superiore alla norma). La Stilo è stata apprezzata per la sua versatilità interna, per le motorizzazioni diesel e per gli equipaggiamenti ricchi di novità tecnologiche. A novembre 2002 sono cominciate le vendite della versione station wagon, denominata "Multiwagon"; tale versione ha riscosso un deciso successo di vendite. A fine 2003 lievi aggiornamenti estetici, un affinamento delle rifiniture e due nuovi motori, un 1400 benzina da 95 cavalli, in luogo del 1200 (giudicato sottodimensionato), e un potente turbodiesel "Multijet" da 1,9 litri e 140 cavalli (già apprezzato sull'Alfa Romeo 147). A novembre 2004 la gamma diesel si arricchisce ulteriormente del 1,9 JTD da 100 cavalli, mentre debutta una speciale versione sportiva dedicata al campione del mondo di Formula 1 Michael Schumacher.

Motorizzazioni
Benzina
1.2 16V (80 CV)
1.4 16V (95 CV)
1.6 16V (103 CV)
1.6 16V (105 CV) dal 2006
1.8 16V (133 CV)
2.4 20V (170 CV) con cambio Selespeed (Abarth)
2.4 20V (170 CV) con cambio manuale (Abarth e Schumacher l.e.)
Diesel
1.9 JTD80 (80 CV)
1.9 JTD100 (100 CV) dal 2005
1.9 JTD115 (115 CV)
1.9 JTD120 Multijet (120 CV) dal 2005
1.9 16V JTD Multijet (140 CV)
1.9 16V JTD Multijet (150 CV) dal 2006

Le rivali
Le principali rivali sul mercato della Stilo sono considerate la Ford Focus (giunta alla seconda generazione a fine 2004), la Peugeot 307, la Volkswagen Golf quinta generazione e l'originale Renault Mégane, oltre all'Opel Astra (giunta alla terza serie), la Toyota Corolla e la Mazda 3. Deve inoltre confrontarsi con nuove vetture come la Citroen C4 e le future generazioni di Honda Civic e Seat Leon.


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dal sito http://www.mitoalfaromeo.com/gruppofiat/stilo.html

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La Stilo viene lanciata nel 2001 , per poco non diventa l' Auto dell' Anno 2002, è stata battuta dalla Peugeot 307 per pochi voti. Completamente divresa da Bravo/Brava che sostituisce la Stilo è un 'auto più di sostanza che di apparenza. Venduta inizialmente solo in versione 3 e 5 porte, la SW è arrivata solo a fine 2002. Ha beneficiato a fine 2003 di un restyling che ha interessato esteticamente la fanaleria posteriore della 5p, lo stemma rotondo fiat al centro del posteriore della Stilo , nuovi interni bi-colore e l'adozione del 1.4 Fire da 95 cv (sostituisce il 1.2 80cv 16v) e il 1.9 Multijet da 140 cv già montato su Alfa 156 e Alfa 147.A metà del 2004 la Stilo 1.9 jtd da 80 cv è stata sostituita da un 1.9 jtd da 100 cv.In occasione del SESTO TITOLO MONDIALE consecutivo di F1 di Michael Schumacher (2004) la Stilo viene offerta solo in versione 3p (in Europa) con le motorizzazioni 1.9 Multijet 140 cv 16v e 2.4 20v 170 cv (benzina).

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Motori e sospensioni

Il nuovo modello offre una gamma di propulsori ampia e soprattutto articolata. Sono, infatti, quattro motori a benzina e tre turbodiesel "Common Rail" (uno dei quali è Multijet) che mostrano doti diverse, tutte sfruttate appieno dall'accoppiamento con cambi a 5 o 6 marce e, nel caso del propulsore 2.4 20v, abbinato anche al sofisticato cambio robotizzato Selespeed.
Tanti motori, dunque, che di volta in volta si segnalano per la loro generosità, per il temperamento brillante o ancora per le alte prestazioni e la tecnologia sofisticata. Tra le doti comuni, invece, la grande affidabilità e il rispetto per l'ambiente.
In particolare, la nuova gamma di Fiat Stilo M.Y. 04 introduce l'ultimo nato della famiglia Fire: il 1.4 16v che sviluppa una potenza di 70 kW (95 CV) a 5800 giri/min e una coppia massima di 128 Nm a 4500 giri/min. La Fiat Stilo 3 porte così equipaggiata raggiunge i 180 km/h di velocità massima (178 per la 5 porte e 176 per la Multi Wagon), accelera da 0 a 100 km/h in 12 secondi e copre il chilometro da fermo in 33,8 secondi. I consumi sono tra i migliori del segmento: 8,2 l/100 km nel ciclo urbano, 5,5 l/100 km in quello extraurbano e 6,5 l/100 km nel misto. Per la versione Multi Wagon i valori sono rispettivamente 8,7 l/100 km - 5,8 l/100 km - 6,8 l/100 km, mentre per la versione a 5 porte sono 8,5 l/100 km - 5,7 l/100 km - 6,7 l/100 km.

Seconda novità della gamma motori è il potente 1.9 Multijet da 140 CV, il capostipite della seconda generazione dei propulsori "Common Rail" (i JTD a 16 valvole e con tecnologia Multijet) che il Gruppo Fiat ha presentato per la prima volta al mondo nel 2002. Il turbodiesel sviluppa una potenza di 103 kW (140 CV) a 4000 giri/min e una coppia generosa di 305 Nm a 2000 giri/min. La Fiat Stilo 1.9 Multijet 140 CV (3 porte) tocca una velocità massima di 203 km/h (200 km/h per la 5 porte e la Multi Wagon), accelera da 0 a 100 km/h in 9,7 secondi e copre il chilometro da fermo in 30,9 secondi. Prestazioni brillanti, dunque, a fronte delle quali i consumi si rivelano contenuti: la berlina fa registrare 7,6 l/100 km nel ciclo urbano, 4,2 l/100 km in quello extraurbano e 5,4 l/100 km nel misto, mentre i valori delle versioni 5 porte e Multi Wagon sono rispettivamente 7,8 l/100 km - 4,4 /100 km - 5,6 l/100 km. Oltre a questi due nuovi propulsori, sono stati confermati altri sei motori già disponibili nella gamma attuale:

1.6 16v di 76 kW (103 CV) che eroga la potenza massima a 5750 giri/min e la coppia massima (145 Nm) a 4000 giri/min;
1.8 16v di 98 kW (133 CV) disponibile a 6400 giri/min e una coppia di 162 Nm a 3500 giri/min;
2.4 20v, con cambio Selespeed o manuale, che eroga una potenza di 125 kW (170 CV) a 6000 giri/min e una coppia di 221 Nm a soli 3500 giri/min;
1.9 JTD con potenza di 59 kW (80 CV) già disponibili a 4000 giri/min e una coppia di 196 Nm a 1500 giri/min;
1.9 JTD di 115 CV che differisce dalla versione da 80 CV per la presenza dell'intercooler e della turbina a geometria variabile. Eroga una potenza massima di 85 kW a 4000 giri/min e ha una coppia massima di 255 Nm a 2000 giri/min.

A metà del 2004 la Stilo 1.9 jtd da 80 cv è stata sostituita da un 1.9 jtd da 100 cv

Ottobre 2005 :Fiat Stilo rinnova la gamma motori sulla base dei limiti di emissione Euro 4: sono presenti il potenziato 1.6 16v da 105 CV e due nuovi turbodiesel 1.9 Multijet da 120 e da 150 CV. I diesel diventano entrambi Multijet e sono due 1.9 "4 cilindri in linea" con alesaggio di 82 millimetri e corsa di 90,4 mm. Il primo, 16 valvole, eroga una potenza di 150 Cv a 4000 giri/min e una coppia di 320 Nm (32,6 Kgm) a 2000 giri/min; il secondo, 8 valvole, sviluppa una potenza di 120 Cv a 4000 giri/min e una coppia di 280 Nm (28,6 Kgm) a 2000 giri/min. "I due propulsori - precisa la Fiat - sono stati oggetto di diversi interventi tecnici tesi a incrementare le prestazioni, la coppia motore ai bassi regimi e la riduzione della rumorosità e delle vibrazioni, come dimostra il sistema 'Common Rail di seconda generazione' che prevede due nuove strategie di controllo automatico delle calibrazioni e del bilanciamento del gasolio iniettato, a vantaggio della silenziosità acustica e vibrazionale".

Il 1.6 16v da 105 Cv, attraverso un allungamento della corsa e una diminuzione dell'alesaggio, assicura invece consumi più contenuti, maggiore coppia ai bassi regimi e un minor peso. Con il nuovo motore viene utilizzato il sistema PDA "Port-Deaktivation", ovvero l'esclusione di una delle due luci di aspirazione in un determinato campo di regime motore. Infatti, il sistema Pda prevede una piccola paratia che interrompe, in tutto o in parte, il flusso di immissione immediatamente a monte delle valvole e quindi tutta l'aria (o la miscela) arriva dai canali parzializzati assumendo una vorticosità particolare nelle fasi in cui si viaggia a potenza ridotta. In questo modo si ottiene un miglioramento nella completezza della combustione e, quindi, della resa. Inoltre, per quanto riguarda il controllo elettronico del motore, il 1.6 16v 105 CV adotta il sistema drive by wire che consente una guida più fluida, minori consumi ed emissioni più basse.

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In occasione del SESTO TITOLO MONDIALE consecutivo di F1 di Michael Schumacher (2004) la Stilo viene offerta solo in versione 3p (in Europa) con le motorizzazioni 1.9 Multijet 140 cv 16v (e successivo 150 cv) e 2.4 20v 170 cv (benzina) con cambio manuale.

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La Stilo Schumacher in altri Paesi come il Brasile viene venduta solo la versione 5p con il 1.8 130 cv 16v (benzina)

Immagine http://www.mitoalfaromeo.com/gruppofiat ... ilobr2.jpg

Nella primavera del 2006 ha debuttato, assieme ad un leggero restyling di tutta la gamma denominato my2006, la Stilo Giardinetta (UpRoad), con trazione anteriore disponibile solo con le motorizzazioni 1.9 jtd da 115 cv 8v e con il 1.9 Multijet da 150 cv 16v e con un look da suv.

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La Stilo dovrebbe essere sostituita da un modello interamente nuovo che debutterà tra metà 2006 inizi 2007.Sullo stesso pianale nascerà anche la futura Lancia DELTA.

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Fiat Stilo trionfa sul ghiaccio !!! Questa Stilo sotto monta un 3.5 V6

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vedi il link http://www.mitoalfaromeo.com/gruppofiat ... =764926585

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 Oggetto del messaggio: Re: Fiat Stilo (progetto 192): la sua storia...
Numero Post: 13 MessaggioInviato: giovedì 7 agosto 2008, 14:56 
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