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Legalizziamo il Tuning: leggi delega, decreti ed altro!
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Autore:  mr_grady [ lunedì 4 giugno 2007, 18:10 ]
Oggetto del messaggio: 

Senza dubbio...e pensa che io non lo sfrutterei per niente questo decreto, è solo che è di un tale buon senso che non si può essere contro (a meno che non ti sia comprato la laurea honoris causa appositamente per fare il figo....e io che mi ostino a studiare per diventare ingegnere, non ho capito proprio un c***o dalla vita)

Autore:  simoneonline [ lunedì 4 giugno 2007, 18:25 ]
Oggetto del messaggio: 

io invece lo stavo aspettando con anzia questo decreto e seguo passo passo tutte le vicende legate ad esso!
Io no capisco perche si ostinino , alla fine gioverebbe molto alle casse dello stato!
Certo cè anche da dire che non so cosa giova di piu! se un collaudo alla motorizzazione o una multa di 400 euro a botta perche monti delle parti che "secondo loro" non sono regolari :ko:

Autore:  Mark_Stiloso [ martedì 5 giugno 2007, 16:34 ]
Oggetto del messaggio: 

Io lo dico sempre a chi mi conosce quando parliamo di Politica.....

"In Italia, chi Prima alza il Culo o gli Rode la Mattina.... e il primo che Comanda"

Purtroppo siamo in mano a questa Gente.... indipendentemente dalla loro Fede Politica!

Autore:  xxx [ martedì 5 giugno 2007, 17:59 ]
Oggetto del messaggio: 

:( :( pensare che questa volta credevo pèroprio di esserci vicino :cry: :cry:
mi sa che la mia piccola dovrà ancora essere :ph34r: :ph34r: in alcune cose.Comunque è proprio vero che stare dietro alla politica è un'impresa ardua , non è possibile che ci siano tutti questi capovolgimenti da un momento all'altro.......... :ko:

Autore:  simoneonline [ martedì 5 giugno 2007, 18:19 ]
Oggetto del messaggio: 

io prendo e porto tutto in germania! se continua cosi! e VaFF*** a tutti i nostri bei politici giurassici!

Autore:  ioGUIDOconSTILO [ giovedì 20 settembre 2007, 17:52 ]
Oggetto del messaggio: 

qualcosa di sta muovendo di nuovo....

da http://www.fits-it.org/articoli/fits.html

Cita:
Approvate al Senato nel pacchetto Bianchi anche le norme sul tuning. Manca ora la ratifica della Camera e sarà legge dello Stato. Ma...

Il 19 settembre 2007 il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza del ministro Bianchi.
Tra i vari articoli ed emendamenti è stato deciso che con un Decreto del ministro dei Trasporti siano determinati i requisiti degli enti che possono certificare le modifiche.
Nell’allegato articolo del Sole 24 Ore del 20 settembre 2007 a firma del giornalista Maurizio Caprino, si ipotizza anche una seconda strada che dovrebbe allargare ulteriormente l’apertura sulla regolamentazione delle modifiche alle auto.
Resta che siamo ora, veramente ad un passo, da quanto il nostro gruppo di lavoro aveva promesso ai suoi utenti con la nascita della FITS nel settembre 2006.
Un risultato ancora interlocutorio (dobbiamo sempre mettere in conto che proprio alla camera era stata bocciata la prima stesura del ministro Bersani), ma pieno di significati, dove si vede la mano degli ingegneri ministeriali da noi direttamente sollecitati con un nostro ricorso in via gerarchica del giugno scorso.
Aver legato la legalizzazione del tuning al pacchetto sicurezza dovrebbe portarci in breve tempo alla conclusione dell’iter legislativo.
In questo modo si potrà avere le risposte che tutti gli appassionati si aspettano.
A questo proposito abbiamo intervistato Giuliano Latuga presidente della FITS (Federazione Italiana Tuning Sportivo) e promotore con la rivista Mega Tuning della campagna a favore della regolarizzazione del settore con lo slogan “Legalizziamo il tuning con un Euro”.
“Il nostro primario obiettivo era di dimostrare – ci dice il presidente – che solo l’Italia non si era adeguata alle normative internazionali sugli equipaggiamenti di secondo impianto, pur esistendo da anni le relative norme. Ciò dovuto ad un persistente monopolio della ex Motorizzazione sugli adempimenti di omologazione degli accessori da montare sui veicoli. Pertanto un po’ per ignoranza e un po’ per reali problemi strutturali questi uffici si sono sempre rifiutati di procedere agli aggiornamenti. Insieme ai tecnici di Tecnostrada abbiamo dimostrato ai dirigenti ministeriali che è possibile invece procedere a tali aggiornamenti anche senza il collaudo in Motorizzazione e soprattutto il nulla osta della casa costruttrice.
Ora il nostro secondo obiettivo è trasformare una procedura lunga ed inutilmente costosa in un percorso sì regolamentato, ma breve e accessibile alle tasche di tutti.
Sarà possibile raggiungere questo fondamentale risultato se il ministro dei Trasporti manterrà le promesse che sono state avviate con la promozione e l’approvazione al senato del suo pacchetto.
Nei prossimi giorni convocheremo una conferenza stampa – convegno per discutere sulle modalità e sui tempi di applicazione della futura normativa.


..che ne pensate?

Autore:  fixxer84 [ venerdì 21 settembre 2007, 13:19 ]
Oggetto del messaggio: 

era ora che si muovesse qualcosa
speriamo in qualche legge/decreto che siano sensate ed utili per tutti gli appassionati

Autore:  mr_grady [ venerdì 21 settembre 2007, 18:06 ]
Oggetto del messaggio: 

Buon segno..ma finchè non vedo non credo :angry:

Autore:  Grizlod [ venerdì 21 settembre 2007, 20:29 ]
Oggetto del messaggio: 

:machestaiadì: mi sembra strano che questa legge faccia il percorso inverso...cmq se così è, non dovrebbero esserci intoppi alla camera :B):

Autore:  ioGUIDOconSTILO [ venerdì 21 settembre 2007, 20:54 ]
Oggetto del messaggio: 

da http://www.quattroruote.it/news/articol ... ice=106975

Cita:
Tuning auto - ASSURDO TIRA-MOLLA
Pubblicata il 21/09/2007

È vero, sono altre le cose che dovrebbero preoccupare i nostri parlamentari. Sta di fatto che, in materia di regolamentazione, anche su tematiche di minor importanza come il tuning delle auto, si crea spesso una certa confusione.

Proprio in questi giorni, nel corso di una seduta del Senato, la commissione Attività produttive ha presentato nuovi emendamenti per reintrodurre il tema tuning nel disegno di legge sulle liberalizzazioni; una decisione in netto contrasto con quella votata dalla Camera all'inizio dell'estate, quando il tuning era stato trasferito nel ddl sul Codice della strada, ritenendo competenza del ministero dei Trasporti determinare requisiti e modalità per le modifiche al veicolo.

Finora il Codice della strada non lasciava spazio a dubbi: secondo l'articolo 178 non sono consentite modifiche ai veicoli senza il nulla osta del costruttore. Ora, invece, la commissione Attività produttive sta per discutere norme più "liberali" in una materia che non sarebbe nemmeno più di sua competenza. Staremo a vedere come i nostri parlamentari riusciranno a districarsi quando si accorgeranno di aver portato avanti due disegni di legge in palese contraddizione fra loro.

Autore:  DoppiaCharlie [ sabato 22 settembre 2007, 7:58 ]
Oggetto del messaggio: 

:azz:
la politica...speriamo bene

Autore:  Charl [ martedì 24 febbraio 2009, 9:34 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Legge Delega sul tuning

Dal sito di Elaborare buona notizia:

http://www.elaborare.com/200902201099/A ... zioni.html

Autore:  ioGUIDOconSTILO [ martedì 3 marzo 2009, 21:19 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Legalizziamo il Tuning: leggi delega, decreti ed altro!

:ok: è davvero una bella notizia!!!!!

ecco il testo di quello che pubblica ElaborarE

Cita:
SI DALLA CAMERA!!
Approvato definitivamente dalla Camera il decreto mille proroghe con l'art. 29, 3bis. Si apre una nuova era per il tuning italiano!

Approvato oggi definitivamente dalla Camera il decreto mille proroghe con inserito all’interno l’art. 29, 3bis che apre la strada a decreti ministeriali per l'approvazione nazionale dei sistemi, componenti, entità tecniche e le relative procedure per l'installazione.

"La personalizzazione è stata accettata finalmente come principio - ci dice Renato Gallo Presidente Ascar - e potranno così essere creati finalmente i regolamenti legislativi per l'omologazione degli accessori. Ascar ha già avviato un rapporto con la Direzione generale della Motorizzazione e le società del settore potranno condividere con Ascar il percorso di regolamentazione, interlocuendo con il Ministero e la Motorizzazione. Nello scenario futuro vedranno aprirsi diversi tavoli tecnici, con l'emissione di decreti particolari per ciascun settore merceologico".

Oltre alla normativa nazionale che verrà sviluppata, sicuramente saranno prese in considerazione e valutate anche le omologazioni di altri stati membri della comunità europea.

Roma, 24 febbraio 2009

Riportiamo di seguito l'articolo 29 integrale dove si annuncia che "il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti stabilisce con propri decreti norme specifiche per l’approvazione nazionale dei sistemi, componenti ed entità tecniche, nonché le idonee procedure per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti dei veicoli, su tipi di autovetture e motocicli nuovi o in circolazione. I sistemi, componenti ed entità tecniche, per i quali siano stati emanati i suddetti decreti contenenti le norme specifiche per l’approvazione nazionale degli stessi, sono esentati dalla necessità di ottenere l’eventuale nulla osta della casa costruttrice del veicolo di cui all’articolo 236, secondo comma, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, salvo che sia diversamente disposto nei decreti medesimi".

ARTICOLO 29, 3 BIS

1-ter. All’articolo 75 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modifiche:

a) il comma 2 è sostituito dal seguente:
“2. L’accertamento di cui al comma 1 può riguardare singoli veicoli o gruppi di esemplari dello stesso tipo di veicolo ed ha luogo mediante visita e prova da parte dei competenti uffici delle direzioni generali territoriali del Dipartimento per i trasporti terrestri e del trasporto intermodale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con le modalità stabilite con decreto dallo stesso Ministero. Con il medesimo decreto è indicata la documentazione che l’interessato deve esibire a corredo della domanda di accertamento“;
b) dopo il comma 3, sono inseriti i seguenti:
“3-bis. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti stabilisce con propri decreti norme specifiche per l’approvazione nazionale dei sistemi, componenti ed entità tecniche, nonché le idonee procedure per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti dei veicoli, su tipi di autovetture e motocicli nuovi o in circolazione. I sistemi, componenti ed entità tecniche, per i quali siano stati emanati i suddetti decreti contenenti le norme specifiche per l’approvazione nazionale degli stessi, sono esentati dalla necessità di ottenere l’eventuale nulla osta della casa costruttrice del veicolo di cui all’articolo 236, secondo comma, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, salvo che sia diversamente disposto nei decreti medesimi.


da http://www.elaborare.com/NORMATIVE/Decr ... ovato.html

Autore:  stileo [ martedì 3 marzo 2009, 22:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Legalizziamo il Tuning: leggi delega, decreti ed altro!

:evvai: :evvai: :evvai:
sperem :ok:

Autore:  ioGUIDOconSTILO [ mercoledì 4 marzo 2009, 22:42 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Legalizziamo il Tuning: leggi delega, decreti ed altro!

....quindi tutti con i 19" ..in Italia c'è già una Stilo omologata con i 19" (quelal blu che era a Monza nel 2007) e quindi in teoria e secondo la legge altri potrebbero usufruire di quella omologazione... giusto?

riporto anche una meil del FITS (Federazione Italiana Tuning Sporitvo) giunta in questi giorni

Cita:

Bologna, 2 marzo 2009


Già il 19 gennaio 2009 avevamo anticipato che da Roma stavano arrivando notizie che avrebbero cambiato ben presto la realtà legata al mondo delle personalizzazioni dei veicoli (tuning), ma lo avevamo fatto ancora sottovoce, nonostante le conferme alle nostre ulteriori richieste, .per non restare per l’ennesima volta mortificati nei nostri tentativi.

Orbene come potrete trovare riportata sul nostro sito, il 28 febbraio 2009 è stata riportata sulla Gazzetta Ufficiale la legge n. 14 del 2009, che converte il relativo Decreto Legge del 30 dicembre 2008.

Con la presente legge viene modificato l’articolo 75 del Codice della Strada.

Ecco l’estratto che maggiormente ci interessa:

1-ter. All'articolo 75 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modifiche:

a) il comma 2 è sostituito dal seguente:

"2. L'accertamento di cui al comma 1 può riguardare singoli veicoli o gruppi di esemplari dello stesso tipo di veicolo ed ha luogo mediante visita e prova da parte dei competenti uffici delle direzioni generali territoriali del Dipartimento per i trasporti terrestri e del trasporto intermodale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con le modalità stabilite con decreto dallo stesso Ministero. Con il medesimo decreto è indicata la documentazione che l'interessato deve esibire a corredo della domanda di accertamento";

b) dopo il comma 3, sono inseriti i seguenti:

"3-bis. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti stabilisce con propri decreti norme specifiche per l'approvazione nazionale dei sistemi, componenti ed entità tecniche, nonché le idonee procedure per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti dei veicoli, su tipi di autovetture e motocicli nuovi o in circolazione. I sistemi, componenti ed entità tecniche, per i quali siano stati emanati i suddetti decreti contenenti le norme specifiche per l'approvazione nazionale degli stessi, sono esentati dalla necessità di ottenere l'eventuale nulla osta della casa costruttrice del veicolo di cui all'articolo 236, secondo comma, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, salvo che sia diversamente disposto nei decreti medesimi.

3-ter. Qualora le norme di cui al comma 3-bis si riferiscano a sistemi, componenti ed entità tecniche oggetto di direttive comunitarie, ovvero di regolamenti emanati dall'Ufficio europeo per le Nazioni Unite recepite dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, le prescrizioni di approvazione nazionale e di installazione sono conformi a quanto previsto dalle predette direttive o regolamenti.


Come appare immediatamente chiaro sparisce la richiesta del nulla osta alle case costruttrici che sino ad oggi ha creato un blocco psicologico ed un freno anche da parte degli organi pubblici preposti ai collaudi.

Questo è il primo, ma significativo passo verso la legalizzazione in Italia del tuning, come del resto in tutti gli altri paesi della comunità europea.

Vedere premiati i nostri sforzi dopo ben sei anni di battaglie e fatiche è una soddisfazione che nessuno ci può togliere.

A noi non interessano i meriti che forse qualcuno ora si approprierà, a noi interessa che sia iniziata una nuova stagione: quella che volevamo: si può finalmente collaudare il tuning.

Ora anche le aziende italiane possono finalmente programmare delle campagne di vendita in Italia senza il rischio di non vedere avvallati i loro progetti e le loro fatiche.

Con questa legge si avvia una più ampia rielaborazione del sistema, ma soprattutto una maggiore garanzia per gli utenti finali.

Oggi, quello che noi da sei anni chiedevamo, è legge dello Stato.

Poco importa se dovremo attendere ancora sessanta giorni per l’emanazione dei decreti applicativi.

Oggi l’incubo del nulla osta non c’è più.

Come avevamo anticipato il percorso si è innescato e l’obiettivo minimo che ci era stato garantito di una circolare ministeriale, si è trasformato addirittura nella realizzazione di un sogno: è oggi finalmente legge.

Già subito dopo il nostro convegno del primo novembre scorso avevamo sentito l’aria cambiare, ma troppo spesso ci eravamo disillusi dalle promesse che all’ultimo tuffo s’infrangevano contro ostacoli insormontabili.

Sarà un segno del destino ma il 27 febbraio è, per chi scrive, una data per lui molto importante, è il giorno in cui è nata sua figlia. Da quest’anno ci sarà un altro motivo per festeggiare.

Siamo ora a disposizione di chiunque voglia finalmente vedere realizzata la Federazione Italiana Tuning Sportivo, che da oggi in poi si muoverà per creare i primi Campionati nazionali di Tuning Sportivo. Avevamo detto, e abbiamo tenuto fede alle nostre promesse, che solo in presenza di una legge che permettesse di realizzare dei campionati in grado di far partecipare solo auto modificate di tipo omologato si sarebbe dato corso alla realizzazione del primo campionato italiano.

Ora vogliamo mantenere la promessa e ci stiamo organizzando per realizzare tutte le sezioni nazionali per dare il via a questo importante evento.

Tutti i club, gli appassionati potranno quindi aiutarci a realizzare finalmente la nostra Federazione sportiva moderna, solida, perché appoggiata su principi e valori che sono inattaccabili ed irrinunciabili.

Chiedeteci di aderire, di realizzare le vostre sedi comunali, provinciali, regionali e noi saremo ben lieti di darvi il nostro aiuto ed appoggio.

Appena realizzato lo scheletro portante della nostra struttura potremmo avviare tutti insieme i programmi di come realizzare le gare ed i relativi campionati.

In anteprima pubblichiamo lo scudetto FITS 2009- 2010.

Giuliano Latuga
Presidente FITS

Autore:  Charl [ martedì 9 febbraio 2010, 14:14 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Legalizziamo il Tuning: leggi delega, decreti ed altro!

riporto la notizia in questo topic poichè mi sembra comunque inerente all'argomento trattato

Fonte: TGCOM

Auto modificate, arresti a Napoli
False omologazioni, blitz nel "tuning"
I carabinieri della compagnia di Piacenza hanno sgominato una vasta organizzazione dedita all'omologazione, senza collaudi, di modifiche tecniche ed estetiche ad automobili elaborate (il cosiddetto "tuning"). La centrale delle false omologazioni era sita a Napoli e per regolarizzare le macchine venivano corrotti impiegati della Motorizzazione civile del capoluogo campano. Dieci gli arresti disposti nell'ambito del blitz.


Le misure cautelari sono state disposte dal gip di Napoli Luigi Giordano, su richiesta dei pubblici ministeri Henry John Woodcock e Francesco Curcio. I reati contestati, diversi da indagato ad indagato, vanno dall'associazione per delinquere al falso, dalla truffa ai danni dello Stato alla corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, all'accesso abusivo in sistemi informatizzati.

Le persone alle quali è stata notificata la misura degli arresti domiciliari sono dieci, prevalentemente residenti nel napoletano; per altre tre persone è stato invece disposto il divieto di dimora a Napoli. Nell'inchiesta sono indagate complessivamente oltre cento persone. L'attività investigativa ha preso le mosse da alcune verifiche e informazioni raccolte dai carabinieri al "Fast and Tuning club" di Rottofreno di Piacenza e ha consentito di accertare l'esistenza di una struttura organizzata che faceva capo all'Agenzia di consulenza automobilistica "Fratelli Cunto", con sede a San Giuseppe Vesuviano (Napoli).

Dalle indagini e dalle intercettazioni telefoniche è emerso che, in cambio di una somma di denaro versata per lo svolgimento della pratica, attraverso una serie di intermediari (uno dei quali detto "omologa") e la corruzione di alcuni dipendenti della Motorizzazione civile di Napoli, l'Agenzia assicurava agli appassionati di tuning un duplicato della carta di circolazione dei veicoli sul quale risultava l'omologazione delle modifiche apportate senza che i veicoli stessi fossero sottoposti al collaudo obbligatorio.

Nel tempo, l'Agenzia è diventata collettore delle pratiche degli appassionati di tuning di varie province e molte omologazioni che potevano essere fatte altrove avvenivano alla Motorizzazione di Napoli. Alcuni proprietari di veicoli, peraltro, sono risultati all'oscuro del meccanismo illecito, e hanno chiesto e ottenuto l'omologazione, ritenendo che il "percorso" fosse quello regolare e che la somma versata fosse il compenso dovuto all'Agenzia per lo svolgimento della pratica.

Il "tuning" è una pratica molto diffusa nel mondo e anche su internet vi sono moltissimi siti specifici dedicati al fenomeno. In Italia gli appassionati sono migliaia, riuniti in decine di club con sedi prevalentemente al nord, che organizzano raduni e manifestazioni. Le modifiche ai veicoli possono essere di carattere strutturale - dal telaio agli ammortizzatori, dallo sterzo, ai cerchi, agli pneumatici - o estetico, tutte devono obbligatoriamente essere omologate.

Autore:  rafty [ martedì 9 febbraio 2010, 14:22 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Legalizziamo il Tuning: leggi delega, decreti ed altro!

Ho visto oggi al tg.

Autore:  Pj&Princi [ martedì 9 febbraio 2010, 16:23 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Legalizziamo il Tuning: leggi delega, decreti ed altro!

Charl ha scritto:
Il "tuning" è una pratica molto diffusa nel mondo e anche su internet vi sono moltissimi siti specifici dedicati al fenomeno. In Italia gli appassionati sono migliaia, riuniti in decine di club con sedi prevalentemente al nord, che organizzano raduni e manifestazioni. Le modifiche ai veicoli possono essere di carattere strutturale - dal telaio agli ammortizzatori, dallo sterzo, ai cerchi, agli pneumatici - o estetico, tutte devono obbligatoriamente essere omologate.


Ragazzi il giorno che capiranno che non è un crimine, ma solo sana passione capiranno anche che il mondo è appassionato del tuning...chi non ha cambiato mai qualcosina nella propria auto...bhe bisognerebbe far capire che quello è già tuning perchè rientra nel termine stesso...è un'elaborazione della propria auto: piccola, grande, brutta o bella non cambia nulla...ecco che si capisse anche questo queste cose come le false omologazioni o altro non accadrebbero più...e non ci sarebbe nessuno che ci mangierebbe sopra...

Autore:  momonedusa [ venerdì 24 settembre 2010, 14:15 ]
Oggetto del messaggio:  Modifiche all'impianto frenante:entrano in vigore nuovi decr

Cita:
A partire da oggi venerdì 24 settembre entreranno in vigore i decreti n. 147 e n. 148, che permettono di equipaggiare la propria autovettura o motocicletta con un nuovo “sistema dischi freno”. Questi decreti, previsti nell’art.75 del nuovo Codice della Strada, permettono dunque di aggiornare senza il nulla osta della casa madre tutti quei componenti (pinze freni e adattatori, pastiglie, tubi di collegamento e sensori) che compongono l’impianto frenante. L’automobilista dovrà solamente sostituire gli accessori con nuove parti omologate e compatibili con la vettura su cui vengono installati.

Nel dettaglio, i produttori di componentistica dovranno fornire la documentazione necessaria al servizio tecnico del dipartimento dei trasporti, che sottoporrà l’accessorio a test di varia natura. Una volta conclusi i collaudi il servizio tecnico informerà la direzione generale della Motorizzazione, che emetterà il certificato di omologazione. L’acquirente dovrà poi affidare il prodotto ad un installatore, tenuto a rilasciare un documento che certifichi la qualità del lavoro. Solo a questo punto la Motorizzazione aggiornerà il libretto della vettura.

Fonte:
http://www.autoblog.it/post/29356/modif ... 47-e-n-148

Autore:  Ale&Sere [ venerdì 24 settembre 2010, 14:28 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Legalizziamo il Tuning: leggi delega, decreti ed altro!

Almeno legalizzano impianti frenanti migliori dell'originale :woot: ...era oraaaaaaaaaaaaaaaaaaaa :evvai:

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