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Numero Post: 21 MessaggioInviato: venerdì 28 settembre 2007, 13:58 
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Su strada, specie se non si è molto esperti, è sempre meglio frenare se la sbandata avviene lentamente o se supera un angolo evidente. In particolare sul bagnato è d'obbligo frenare, magari leggermente, senza eccedere fino al bloccaggio, ma se non si rallenta la vettura si potrebbe innescare un effetto pendolo incontrollabile oppure lo spostamento laterale dovuto alla correzione potrebbe portarci un cunetta.


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Numero Post: 22 MessaggioInviato: venerdì 28 settembre 2007, 14:05 
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si ma se freni, bene ma bene che ti vada riesci a fermarti con la macchina intraversata, ma il piu delle volte vai in testacoda
purtroppo cmq il comportamento istintivo è proprio di frenare, in realtà è accelerando che si riesce a controllare la sbandata ed a farla rientrare, evitando il testacoda oppure di invadere la corsia opposta.
Certo, in strada non è facile, a volte poi ci sono ostacoli, oppure cmq non si è pronti alla manovra.
E di conseguenza appunto conviene andare piano commisurati alle gomme che si hanno ed alle condizioni stradali, con un pò di cautela è praticamente impossibilie trovarsi a dover controsterzare nella normale circolazione extraurbana..


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Numero Post: 23 MessaggioInviato: venerdì 28 settembre 2007, 15:11 
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Hai detto quasi bene, per la parte che: ti fermi con la macchina intraversata.
Non è mica poco, significa che si è evitato il peggio. Non avrai fatto un controsterzo da applausi, ma alla fine si tira un sospiro di sollievo per il pericolo scampato. E' questo il concetto che vorrei trasmettere.
Poi, l'accelerata è un sistema che si usa a volte per prevenire la perdita di aderenza al posteriore e la possibile sbandata, ma se ci sei già dentro e occorre controllare, allora vai tranquillo che si molla e si frena.
Riguardo al comportamento istintivo, se dice di frenare allora non dice di controsterzare e viceversa. Per mettere insieme le due cose bisogna essere preparati. Nel dubbio è bene far entrambe le cose, come del resto farebbe l'esp, che toglie gas ogni volta che entra in funzione, altro che accelerata...
Non è affatto impossibile trovarsi in condizioni simili andando per strada, a me è capitato parecchie volte, persino dentro città, e non sempre per via della mia condotta di guida piuttosto sportiva. Agli altri, invece, a giudicare dall'elevato numero di incidenti che avvengono sulle strade, succede senza che neppure se ne accorgano, vanno direttamente fuori strada o addosso a qualcuno! <_<


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Numero Post: 24 MessaggioInviato: venerdì 4 gennaio 2008, 21:35 
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Wind ha scritto:
Hai detto quasi bene, per la parte che: ti fermi con la macchina intraversata. Non è mica poco, significa che si è evitato il peggio. Non avrai fatto un controsterzo da applausi, ma alla fine si tira un sospiro di sollievo per il pericolo scampato.

io a trovarmi intraversato sulla corsia opposta non sospirerei tanto; e sempre che mentre giri come una trottola tu non abbia già centrato un camion o un muro...
Wind ha scritto:
Poi, l'accelerata è un sistema che si usa a volte per prevenire la perdita di aderenza al posteriore e la possibile sbandata

veramente no: prevedibilmente accelerare in curva tutto fa meno che prevenire le perdite di aderenza.
si dovrebbe ridare - leggermente - gas solo dopo aver contenuto la prima sbandata, per facilitare il riallineamento riportando il peso sull'asse che è partito per la tangente.
Wind ha scritto:
ma se ci sei già dentro e occorre controllare, allora vai tranquillo che si molla e si frena.

mollare sì (il meno bruscamente possibile); frenare meglio di no, finché non hai corretto.
Wind ha scritto:
come del resto farebbe l'esp, che toglie gas ogni volta che entra in funzione, altro che accelerata

no, l'ESP non toglie il gas.
agisce selettivamente sui quattro freni per creare un momento contrario alla sbandata.
in tal caso puoi anche pensare di frenare e lasciare che l'elettronica ti tolga dai guai.
ma se non hai l'ESP il pedale del freno non ti consente di fare nulla del genere e dovrai constrosterzare.
non a caso l'evoluzione dei sistemi antisbandata controlla anche questo parametro.
Wind ha scritto:
Non è affatto impossibile trovarsi in condizioni simili andando per strada, a me è capitato parecchie volte, persino dentro città.

fossi in te ci mediterei un attimo su... e mi darei una regolata.
per trovarsi in una situazione così rischiosa "parecchie volte" e "persino dentro città" significa che qualcosa non va: o nella tua guida o nella tua percezione dei limiti.
;)


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 Oggetto del messaggio: Re: ho provato la tenuta della stilo
Numero Post: 25 MessaggioInviato: sabato 5 gennaio 2008, 0:47 
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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
Numero Post: 26 MessaggioInviato: sabato 5 gennaio 2008, 2:47 
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Eorl ha scritto:
Wind ha scritto:
Hai detto quasi bene, per la parte che: ti fermi con la macchina intraversata. Non è mica poco, significa che si è evitato il peggio. Non avrai fatto un controsterzo da applausi, ma alla fine si tira un sospiro di sollievo per il pericolo scampato.

io a trovarmi intraversato sulla corsia opposta non sospirerei tanto; e sempre che mentre giri come una trottola tu non abbia già centrato un camion o un muro... .


Sempre meglio fermarsi o sbattere a bassa velocità piuttosto che finire in piena velocità contro un ostacolo.

Eorl ha scritto:
Wind ha scritto:
Poi, l'accelerata è un sistema che si usa a volte per prevenire la perdita di aderenza al posteriore e la possibile sbandata

veramente no: prevedibilmente accelerare in curva tutto fa meno che prevenire le perdite di aderenza.
si dovrebbe ridare - leggermente - gas solo dopo aver contenuto la prima sbandata, per facilitare il riallineamento riportando il peso sull'asse che è partito per la tangente.


Bravo, durante il cambio di direzione si può dare una rapida accelerata per far abbassare il posteriore. Però non è roba per tutti.
L'accelerata per prevenire la perdita di aderenza al posteriore e la possibile sbandata, a cui ho accennato sopra, è una manovra similare, quasi esclusivamente di ambito sportivo e specialmente adatta a trazioni posteriori, che si fa inserendosi in curve che chiedono un repentino cambio di direzione dopo una intensa frenata e che potrebbero causare una sbandata incontrollabile. In questo caso se si entra in curva col freno premuto, contemporaneamente si accelera quanto basta per tenere basso il posteriore e impedire che l'auto subisca eccessivi sbilanciamenti di assetto. E' una manovra che anche in ambito sportivo crea le sue difficoltà, ma tuttavia da grandi soddisfazioni e ripaga con preziosi decimi chi la sa sfruttare al meglio.

Eorl ha scritto:
Wind ha scritto:
ma se ci sei già dentro e occorre controllare, allora vai tranquillo che si molla e si frena.

mollare sì (il meno bruscamente possibile); frenare meglio di no, finché non hai corretto.


Il controsterzo è una manovra repentina. Nei casi di piccoli controsterzi nella maggior parte delle situazioni è sufficiente correggere la sbandata con lo sterzo e alleggerire leggermente l'acceleratore. Tutto questo dovrebbe avvenire in un attimo, se la manovra è ben eseguita e la perdita di aderenza era ridotta.
Ma quando le cose non stanno così, come si procede? Se il controsterzo non viene eseguito col tempismo perfetto o nella giusta misura, o se si è superato talmente tanto il limite di aderenza che l'auto rischia di divenire completamente incontrollabile? In questo caso la manovra non durerà più quanto un battito di ciglia ma si allungherà e si apriranno parecchie prospettive, tutte prefigurano un triste finale e un'auto che anche per conseguenza dello stesso controsterzo punta fuoristrada o fuori corsia. In questo caso, la manovra di correzione vuole sempre accompagnata da una leggera frenata, anche e sopprattutto se sono ancora in corso il controsterzo e una sbandata che a questo punto sarà diventata piuttosto ampia.
Se aspetti di correggere la sbandata prima di toccare il freno, allora è possibile che ti ritrovi prima in cunetta. Questo è importante in particolare per automobilisti poco ferrati in materia che presumibilmente non otterranto grandi risultati da un controsterzo.
Faccio un esempio. Anche io, fino a una notte piovosa del 1990, ero convinto che non si dovesse frenare in casi simili, eppure sin da bambino di 10-12 anni avevo imparato ad usare bene la tecnica del controsterzo esercitandomi anni su strade sterrate per giornate intere, con una macchina che non potevo rovinare assolutamente. Proprio per questo motivo, però, avevo imparato ad eseguire ottimamente il controsterzo senza incappare nell'errore, semplicemente arrivandoci per gradi passando e ripassando ogni volta nello stesso punto a velocità leggermente maggiore. Basta un pò di pazienza e non è difficile. In questi casi di controsterzo moderato e ben calibrato non si frena mai, più che altro perchè non se ne ha il tempo e non avrebbe alcun senso.
Da neopatentato, abituato alla mia Ritmo 85 con cui facevo faville, mi ritrovai in una notte piovosa a guidare una Regata 70 o 75 datami in prestito per una cosa urgente che dovevo fare. Mi accorsi che la Regata era uno scassone quando a velocità neanche tanto sostenuta mi partì il posteriore nel mezzo di un ampio curvone, per fortuna deserto, a due corsie e a senso unico. Con noncuranza ho fatto un controsterzo, convinto di recuperare subito l'auto, tuttavia mi ha sorpreso sbandando abbondantemente dall'altro lato. Era effettivamente un gran bidone di macchina ho pensato, molto peggio di quelle a cui ero abituato, ma con un secondo controsterzo pensai di rimetterla in riga. Invece mi ha nuovamente risbandato dall'altro lato. L'asfalto è viscido, la macchina è lunga, un bidone etc, ma dopo tre controsterzi ancora pendola. Ne faccio un quarto ma siamo daccapo. Azz, menomale che il curvone era lungo qualche centinaio di metri e largo, ma io me lo stavo percorrendo spazzolandolo da destra a sinistra e mi stavo pure iniziando a rompere le palle perchè la manovra non aveva fine e non dava segni di miglioramento. Durante i seguenti controsterzi ebbi la buona pensata di provare a frenare, nonostante sapessi che non si dovrebbe fare, e immediatamente la macchina, seppur puntandosi sull'anteriore, ha ripreso governabilità e in due secondi l'ho recuperata. Ecco, negli anni seguenti ho avuto modo di verificare ulteriormente e più volte che in caso di controsterzo imperfetto l'uso del freno aiuta parecchio e tenere sotto controllo la situazione.

Eorl ha scritto:
Wind ha scritto:
come del resto farebbe l'esp, che toglie gas ogni volta che entra in funzione, altro che accelerata

no, l'ESP non toglie il gas.


Personalmente non ho ancora avuto modo di vederlo all'opera, perchè le volte che è entrato in funzione l'esp sulla mia auto non ha tolto gas, però sono certo che a seconda dei casi interviene anche sull'acceleratore semplicemente perchè lo dicono i produttori di auto, perlomeno riguardo alla Bravo.


Eorl ha scritto:
Wind ha scritto:
Non è affatto impossibile trovarsi in condizioni simili andando per strada, a me è capitato parecchie volte, persino dentro città.

fossi in te ci mediterei un attimo su... e mi darei una regolata.
per trovarsi in una situazione così rischiosa "parecchie volte" e "persino dentro città" significa che qualcosa non va: o nella tua guida o nella tua percezione dei limiti.
;)


Io la penso esattamente all'opposto. La mia percezione dei miei limiti è ormai molto collaudata e affidabile, sperimentata su sterrato, strada urbana ed extraurbana, su pista, su simulatori di guida etc. Trovarsi in situazioni rischiose persino dentro citta non significa che ne sia io la causa, ma può essere il classico cane che ti attraversa la strada, o delle signore che in un giorno di pioggia attraversano improvvisamente senza strisce pedonali e senza neppure guardare perchè coperte dall'ombrello mentre io passo tranquillo, oppure gente che ti attraversa sulle strisce buttandosi letteralmente sotto quando sei a pochi metri di distanza e nessuno penserebbe che siano così stupide da attraversare rischiando di farsi travolgere, oppure le donne con la carrozzina, che non so se ci avete mai fatto caso ma pare che ci godano a tagliare la strada alle auto tanto più sono veloci (alla faccia dello spirito materno protettivo), oppure quelli che camminano di notte a piedi su strade extraurbane o le attraversano con noncuranza. Ma mi è capitato anche di trovare su strade extraurbane, proprio dietro una curva, segnaletica di lavori stradali dimenticata in mezzo alla carreggiata, oppure auto ferme di traverso perchè il padrone stava aprendo il cancello in tutta tranquillità, e tutta una serie di altri casi simili che mi sono capitati e da cui mi sono disimpegnato con un controsterzo o una frenata al limite o qualcos'altro che richiedesse particolare abilità. E grazie a questo non ho mai avuto nessun incidente in 18 anni di patente, oltre agli 8 precedenti, neppure un graffietto dovuto alla mia colpa e rientro nella prima classe assicurativa, laddove gli incidenti in casi simili sono all'ordine del giorno e spesso mietono vittime. Basta aprire un quotidiano per vedere la grande quantità di incidenti stradali spesso gravi che accadono. Del resto ormai anche le stesse statistiche confermano che soltanto un 30% degli incidenti è causato dalla velocità eccessiva e quasi sempre da sprovveduti alla guida di auto troppo veloci. Al contrario sono stato tamponato più volte, addirittura mentre ero fermo al semaforo o da gente che che guardava se c'erano gli amici dentro al bar anzichè guardare avanti.
Anche quella è percezione dei propri limiti e non è banale sapere qual'è il tempo massimo che ci si può distrarre guardando dal finestrino...


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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
Numero Post: 27 MessaggioInviato: martedì 8 gennaio 2008, 10:58 
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Wind ha scritto:
Sempre meglio fermarsi o sbattere a bassa velocità piuttosto che finire in piena velocità contro un ostacolo.

io preferirei non finire contro l'ostacolo: né a bassa né ad alta velocità...
;)
che è poi lo stesso discorso alla base dell'ABS: più ancora della riduzione degli spazi d'arresto è importante mantenere la direzionalità del mezzo.

Wind ha scritto:
L'accelerata per prevenire la perdita di aderenza al posteriore e la possibile sbandata, a cui ho accennato sopra, è una manovra similare, quasi esclusivamente di ambito sportivo e specialmente adatta a trazioni posteriori, che si fa inserendosi in curve che chiedono un repentino cambio di direzione dopo una intensa frenata e che potrebbero causare una sbandata incontrollabile. In questo caso se si entra in curva col freno premuto, contemporaneamente si accelera quanto basta per tenere basso il posteriore e impedire che l'auto subisca eccessivi sbilanciamenti di assetto. E' una manovra che anche in ambito sportivo crea le sue difficoltà, ma tuttavia da grandi soddisfazioni e ripaga con preziosi decimi chi la sa sfruttare al meglio.

uhm...
freno e acceleratore insieme si usano su trazioni anteriori per aiutare il sovrasterzo: sulle trazioni posteriori non ha così senso, se non in casi particolari che non rilevano qui.
(riduzione del turbolag, estensione delle sospensioni prima di un salto, incremento dell'effetto suolo sulle F1 e simili..)
di certo dare gas mentre freni (questa azione è completamente preponderante) non ti trasferirebbe alcun carico al posteriore.

Wind ha scritto:
Se aspetti di correggere la sbandata prima di toccare il freno, allora è possibile che ti ritrovi prima in cunetta. Questo è importante in particolare per automobilisti poco ferrati in materia che presumibilmente non otterranto grandi risultati da un controsterzo.

se non sei capace ad eseguire il controsterzo è sicuro che non ci proverai neanche: ti attaccherai istintivamente ai freni, probabilmente ti girerai... e pregherai.
sappiamo benissimo che il più delle volte andrà in questo modo, ma stiamo dicendo che la condotta ideale sarebbe un'altra...

Wind ha scritto:
mi ritrovai in una notte piovosa a guidare una Regata...

secondo me ti è andata di lusso.
del resto eseguire controsterzi a regola d'arte in condizioni di emergenza non è banale...

Wind ha scritto:
Personalmente non ho ancora avuto modo di vederlo all'opera, perchè le volte che è entrato in funzione l'esp sulla mia auto non ha tolto gas, però sono certo che a seconda dei casi interviene anche sull'acceleratore semplicemente perchè lo dicono i produttori di auto, perlomeno riguardo alla Bravo.

ma certo, toglie coppia alle ruote motrici quando questa è causa della sbandata, correggendo in questo modo sottosterzi o sovrasterzi di potenza, e per lasciare il campo ai freni, azionando asimmetricamente i quali raddrizza l'auto.
ma come abbiamo già detto niente del genere è possibile in assenza del dispositivo elettronico: allora la miglior garanzia di uscirne bene è coordinare con delicatezza azione di sterzo e decelerazione.
Wind ha scritto:
Trovarsi in situazioni rischiose persino dentro citta non significa che ne sia io la causa...

e chi ha mai detto una cosa simile?
guidare in modo sicuro significa non solo causare situazioni di pericolo, ma anche - o soprattutto - prevenire quelle causate dagli fattori esterni.
trovarsi a dover eseguire controsterzi e pendoli al primo imprevisto "parecchie volte" e "persino dentro città" è un sintomo che a me pare ben preoccupante; anche se protagonista fosse uno Schumacher.


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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
Numero Post: 28 MessaggioInviato: martedì 8 gennaio 2008, 17:49 
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Eorl ha scritto:
di certo dare gas mentre freni (questa azione è completamente preponderante) non ti trasferirebbe alcun carico al posteriore.


Non è vero, perchè modificando l'assetto dell'auto variando le altezze da terra dinamiche, cambia anche la distribuzione dei pesi, e quindi tenendo basso il posteriore gli si trasmette più peso. A seconda delle necessità si può usare questo peso per stabilizzare o destabilizzare il posteriore. Inoltre non c'è solo la variazione dinamica dell'assetto che trasmette carico al posteriore, ma frenando e accelerando in contemporanea si altera il bilanciamento della frenata, portando in proporzione maggiore forza sulle ruote posteriori.


Eorl ha scritto:
...anche se protagonista fosse uno Schumacher.


Ognuno fa quello che può, e la cosa fondamentale è conoscere i propri limiti, spesso anche quelli degli altri.
Purtroppo non può esserci sicurezza se non si conoscono.


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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
Numero Post: 29 MessaggioInviato: martedì 8 gennaio 2008, 21:59 
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Wind ha scritto:
Non è vero, perchè modificando l'assetto dell'auto variando le altezze da terra dinamiche, cambia anche la distribuzione dei pesi, e quindi tenendo basso il posteriore gli si trasmette più peso. A seconda delle necessità si può usare questo peso per stabilizzare o destabilizzare il posteriore.

:wacko:
ma che significa?

scusa se te lo chiedo, ma sei in grado di calcolare, anche in modo approssimativo, la variazione in termini di peso determinata dalle pure variazioni di altezza di un assale rispetto all'altro nei moti di beccheggio?
secondo te in quale ordine di grandezza siamo?

hai un'idea della proporzione tra il valore suddetto e quello indotto dal trasferimento di carico in decelerazione?
sai che generalmente la potenza dell'impianto frenante di un'auto è più che tripla rispetto a quella del motore?

è perciò facile intuire quale possa essere il contributo del gas rispetto ad una semplice diminuzione della pressione esercitata sul pedale del freno...

Wind ha scritto:
Inoltre non c'è solo la variazione dinamica dell'assetto che trasmette carico al posteriore, ma frenando e accelerando in contemporanea si altera il bilanciamento della frenata, portando in proporzione maggiore forza sulle ruote posteriori.

qui sembra che tu sia riuscito ad azzeccare almeno la premessa, ma la conclusione è assai nebulosa.
di quale "proporzione" e di quale "forza" staresti parlando?

è vero che gas e freno usati in contemporanea alterano il bilanciamento della frenata, ma non direi nella direzione che hai ipotizzato.
la tecnica della frenata con il sinistro, come già accennavo sopra, ha lo scopo - su trazioni anteriori! - di ripartire la frenata in modo preponderante al retrotreno, tanto da bloccarlo ed innescare il sovrasterzo.
l'effetto per i rallisti è simile a quello che si otterrebbe tirando il freno a mano.

invece come l'hai immaginata tu che ci fai con la trazione posteriore?
1) per un sovrasterzo di potenza è inutile cercare il freno: sollevare l'acceleratore quel che basta è sufficiente e assai più semplice.
(a meno, come ricordato, di non avere l'esigenza di tenere il motore in tiro per l'uscita di curva quando si gareggia, ma non è quello che interessa noi, che ci stiamo preoccupando invece di mantenere quanto più possibile l'auto in condizioni di stabilità.)

2) per un sovrasterzo in rilascio cercare il freno è non solo inutile ma addirittura controproducente, giacché amplifichiamo così le conseguenze di un trasferimento di carico già fuori controllo; è proprio in questa occasione anzi che aiuterebbe dare un filo di gas.

3) se il problema infine è un sottosterzo l'azione combinata di acceleratore e freno rischia di accentuarlo ancor più.

e così mi pare di aver preso in considerazione tutta la gamma delle possibilità...

Wind ha scritto:
Ognuno fa quello che può, e la cosa fondamentale è conoscere i propri limiti, spesso anche quelli degli altri.
Purtroppo non può esserci sicurezza se non si conoscono.

la conoscenza è un'ottima cosa, ed è ottima cosa prenderla in circuiti o piazzali e strade deserte.
altrove meglio tenersi un bel margine di sicurezza.
manovre come quelle che stiamo descrivendo rappresentano l'estremo rimedio a situazioni di elevato rischio che è auspicabile evitare il più possibile, non importa quanta fiducia si riponga nelle proprie capacità.
diciamo una cosa: non credo che quella benedetta regata fosse un particolare bidone (e sospetto non più della ritmo, con la quale condivideva la stessa impostazione meccanica): molto più semplicemente hai eseguito un controsterzo eccessivo o troppo brusco.
niente di cui vergognarsi eh? si tratta di errori facili da commettere per chiunque.
dico solo che dopo averne infilato quattro di seguito, e altri in carriera, e in città, una qualsiasi altra persona si porrebbe qualche domanda e si regolerebbe su andature diverse.
sicurezza significa, prima ancora che tentare di rimediare alle perdite di controllo con manovre di alto pilotaggio, evitare per quanto possibile di trovarsi in quella situazione, presntado la massima attenzione alla strada e mantenendo quell'andatura che - come vuole il codice della strada - può permettere di arrestare il mezzo in sicurezza in caso di imprevisti; che come è facile indovinare in ambito cittadino sono estremamente probabili.

o vuoi dire che cani, carrozzine, vecchiette ed ubriachi di tutta Italia sono in combutta per mettere alla prova la tua abilità al volante?


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