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http://motori.corriere.it/motori/varie/ ... b36e.shtmlCita:
MILANO - È morto Vittorio Ghidella ex amministratore delegato Fiat dal 1979 al 1988. Era ammalato da diverso tempo e la notizia della morte, avvenuta nei giorni scorsi a Lugano dove risiedeva da molti anni, è trapelata solo giovedì sera. Ghidella è stato un uomo chiave del rilancio Fiat negli anni ’80. Chiamato da Gianni Agnelli nel ’79, sotto la sua direzione è nata la «Uno», modello di grande successo, ma è celebre anche lo scontro avvenuto con Cesare Romiti che si concluse con la sua uscita dal gruppo. Da allora ha sempre vissuto in Svizzera dove è diventato titolare della Vg.Sa.
DAI CUSCINETTI AL LINGOTTO - Nato a Vercelli nel 1931 dopo la laurea in ingegneria meccanica al politecnico di Torino andò a lavorare per la Sfk, produttore svedese di cuscinetti. Un’esperienza importante per la sua formazione come ha raccontato in una recente intervista rilasciata al mensile Quattroruote: «Mi diede la possibilità di conoscere le persone e studiare le lingue», disse in quell’incontro, «ma non fu facile per uno straniero, oltretutto italiano». A fine anni ‘70 la chiamata dell’Avvocato che lo prese dalla Ellis Holland, divisione di mezzi agricoli della Fiat. La Casa torinese stava attraversando una fase delicata e Ghidella portava con sé l’esperienza in campo internazionale.
IL PROGETTO UNO - Il grande successo della Fiat Uno (progetto nato in realtà come Lancia) che arrivò a vendere 40.000 esemplari al mese, fu però contrastato dalla forte crisi sindacale interna che sfociò nella marcia dei 40.000. Per Ghidella quell’episodio fu «il punto culminante della partenza della ristrutturazione. Il rilancio della Fiat si basava sul rilancio sindacale, sulla possibilità di gestire le fabbriche in maniera efficiente». Parole che acquistano d’attualità alla luce delle vicende odierne. Come quelle relative alla vicenda Ford: «La Fiat era leader nelle piccole vetture di massa, ma non era così capace nei modelli medio grandi, sempre più richiesti sui mercati internazionali. In questo settore bisognava investire molto (…). Ci furono mesi di discussione, di studi: non se ne fece nulla». Ghidella ha quindi sottolineato le difficoltà incontrate con i dirigenti di allora: «Un accordo difficile che significava una rinuncia a determinati poteri dei rispettivi management. Questi contrasti di natura provinciale furono la causa dell’interruzione delle trattative».
I CONTRASTI - Nel corso della sua dirigenza restò celebre anche lo scontro con Cesare Romiti, uomo forte della Fiat di cui fu presidente fino al 1998. Un confronto duro che si concluse con l’uscita di Ghidella dalla società che entrò successivamente in crisi. «La Fiat si trovò sbandata», ha raccontato Ghidella, «e iniziò un periodo dì incertezza abbastanza lungo. Nel giro di qualche tempo la Fiat si ritrovò nelle condizioni in cui era prima del mio arrivo». In seguito Ghidella entrò in società nell’acquisto della Saurer, azienda svizzera del settore. Nel ’93 morì la figlia Amalia (in un incidente automobilistico) e lui decise di passare la mano. Da allora si occupava di gestione aziendale. Nell’89 ha creato a Lugano la Vg.Sa., società di investimenti finanziari.
Paolo Lorenzi
18 marzo 2011
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http://www.alvolante.it/news/addio_vitt ... ampaign=nuCita:
IL “PAPÀ” DELLA UNO - Si è spento in questi giorni a Lugano all'età di 80 anni Vittorio Ghidella. È stato amministratore delegato della Fiat dal 1979 al 1988 e viene spesso ricordato perché riuscì a rilanciare la casa torinese, dopo un periodo di crisi, grazie a modelli di successo come la Uno (nella foto in alto) disegnata da Giugiaro, facendola diventare l'auto più venduta in Europa. Sotto la sua guida vedono la luce anche le Fiat Croma e Tipo e le Lancia Delta e Thema.
CONTRASTI CON ROMITI - Nato a Vercelli nel 1931, Vittorio Ghidella, che era un ingegnere, fu fortemente voluto da Gianni Agnelli. Prima di essere alla guida del settore auto, Ghidella era stato alla Skf, azienda che produce cuscinetti a sfere, e alla New Holland, azienda di macchine agricole. Ha lasciato la Fiat nel 1988 per disaccordi con Cesare Romiti, l'allora amministratore del gruppo torinese.
HA ANTICIPATO MARCHIONNE - Vittorio Ghidella si fece promotore di un accordo commerciale con la Ford, che non venne ritenuto necessario dai vertici della Fiat. Anticipando la visione internazionale di Sergio Marchionne che ha portato la Fiat a legarsi con la Chrysler, Ghidella proponeva di usufruire l'esperienza americana nella produzione di auto di medie e grandi dimensioni, settore dove la Fiat era carente. In cambio il costruttore torinese, avrebbe condiviso il proprio “know-how” sulle auto da città. In recenti dichiarazioni Ghidella ha sottolineato che, se quell'accordo fosse andato in porto, avrebbe aiutato la Fiat a non cadere nella profonda crisi iniziata negli anni 90.
senza parole...