Purtroppo lo shutter lag delle compatte, se le condizioni di luce non sono ottimali, è una tragedia. Sono apparecchi che vanno usati solo quando la luce è abbondante, quindi di giorno, o in interni ben illuminati, al limite con l'aiuto del flash integrato. In tutte le altre situazioni, piuttosto che produrre porcherie, meglio lasciare la fotocamera nella custodia.
Questo ovviamente per il 99% delle fotocamere, soprattutto quelle cosiddette "superzoom", che abbinano lunghezze focali inutili, tipo 28-400 equivalenti, a luminosità che già dopo i 50mm sforano gli f5.6 il tutto con sensori microscopici, per aiutare a tirare la focale lunga.
Qualcosa di meglio si ottiene con compatte con sensori più grandi vicini a 1/1.6", e zoom luminosi (almeno f2 in grandangolo e non oltre f2.8 in tele), con moltiplicazione non superiore ai 4x (24-100, 28-120, etc), tipo la Canon G15, la Olympus XZ-1, la Lumix LX-5, etc. Ma anche li, la trippa finisce presto.
Una volta c'erano le bridge con sensori 2/3" che eran belle fotocamere con sensori generosi e ottiche di livello (Canon Pro 1, Nikon 8800, Sony DSC 717, Olympus C-8080), ma non han riscosso abbastanza successo (pesanti ed ingombranti, oltre che con costo molto vicino alle reflex di fascia bassa), e quindi son state cassate in favore di roba più tascabile. Purtroppo la qualità non interessa più a nessuno, l'importante è ottenere "qualcosa" da ricordare, il che filosoficamente non è nemmeno un male, però si è creata una "bulimia" dell'immagine che stà uccidendo la società, oltre che la fotografia stessa.
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