questo e ciò che ho trovato in un forum per la precisione su
http://www.automatic.com
v-max ha scritto:
tratto da una lettera di un dirigente a dagospia:
chi ti scrive lavora (o meglio lavorava) in powertrain, una delle due società (assieme agli acquisti) sciolte dopo il recente accordo tra fiat e gm...ebbene tutta italia deve sapere che i soldi incassati da fiat non sono stati dati da gm solo in cambio della cancellazione del famosissimo “put”, cioè la clausola che incastrava gm a comprare tutto il baraccone fiat, ma fiat ha dovuto cedergli ciò che di più prezioso aveva, sviluppato con tanto sacrificio da parte di tanti tecnici capaci: la tecnologia dei motori diesel....in pratica gm si è comprata la proprietà intellettuale di poter usufruire della tecnologia diesel sviluppata da noi italiani, prima nel centro ricerche fiat e poi direttamente nella fiat stessa, sin dal 1984 circa.
infatti pare (comprovato dal documento allegato) che negli accordi firmati domenica è inclusa la fondazione immediata di una società o meglio di un “centro tecnico” di proprietà esclusiva di general motors situato ad un passo dalla fiat, in un comprensorio che è stato deciso dall’accordo che dovrà essere al 50% fiat e gm, chiamato familiarmente da noi che ci lavoriamo “il sangone”, in strada del drosso a torino, comprensorio che ora è persino soggetto ad aspre controversie tra le due parti, poichè a gm farebbe comodo averlo al 100% per sé....da lunedì stesso è cominciata da parte di gm una violenta “campagna acquisti” (nonostante i patti di non belligeranza stipulati domenica riguardo alle rispettive risorse umane) per strappare a suon di dollari i tecnici italiani che in circa 15 anni hanno sviluppato il know how sui diesel e che costituiscono un patrimonio fiat aziendale immane: tecnici chiave di quel successo tutto italiano chiamato jtd o iniezione diretta diesel o multijet, così tanto pubblicizzata (tardivamente) dalla fiat stessa e che costituisce buona parte del successo delle vetture.