ORA L'ACCORDO È UFFICIALE

È ufficiale l'accordo tra la Fiat e la BMW e non riguarda, come inizialmente si era ipotizzato, i marchi Mini e Fiat, bensì Mini e Alfa Romeo. Una lettera d'intenti - che prelude dunque a un contratto vero e proprio - è stata siglata da Friedrich Eichner, membro del consiglio direttivo di BMW e responsabile dello sviluppo del marchio, e Alfredo Altavilla, a capo del business development di Fiat Automobiles e amministratore delegato di Fiat Powertrain Technologies.

L'accordo dunque riguarderà anche motori e cambi, visto che di questo si occupa la divisione Powertrain. Le due parti si sono limitate a dire che "stanno esaminando le possibilità di un utilizzo congiunto di componenti e sistemi sui veicoli Alfa e Mini per realizzare economie di scala e riduzioni di costi". Se i contatti esplorativi andranno a buon fine, Fiat e BMW dovrebbero firmare l'intesa definitiva entro la fine di quest'anno.

Fiat, Marchionne: domani una nuova allenza. Intanto aumentano i prezzi

Oggi è la giornata dell’Abarth 500, ma domani annunceremo un accordo di cooperazione con un costruttore straniero. Questa partnership è stata raggiunta dopo una prolungata trattativa: per noi si rivelerà un accordo estremamente significativo. Sergio Marchionne, sfruttando il palcoscenico offerto con il debutto del “piccolo Scorpione”, tiene alta l’attenzione sul gruppo Fiat anche per le prossime ventiquattro ore.

Volendo leggere fra le righe, l’ipotesi dell’agognata partnership con Tata per lo sfruttamento della piattaforma Jaguar potrebbe essere la soluzione più probabile. Eppure, la frase “per noi è una cosa semplice” complica i piani: qual è il riferimento?

E, soprattutto, l’ipotesi avanzata da Automotive News – il costruttore incriminato sarebbe Bmw, con cui sviluppare la prossima generazione di piattaforme per Grande Punto e Mini – si rivelerà veritiera? Anche perché ci sarebbe ancora da risolvere la questione stabilimento in Nord America.

Lo stesso Marchionne, ponendo da parte i proclami misteriosi, ha poi comunicato che, a partire da settembre, i listini verranno ritoccati – ovviamente verso l’alto – di circa 1.5 punti percentuali. Questo – spiega l’amministratore delegato – per fronteggiare i continui aumenti delle materie prime. Una decisione, come si legge su Il Sole 24 Ore, approvata e proposta da tutti i costrutti mondiali.

Fiat e BMW hanno firmato un memorandum d'intesa per la collaborazione su componenti e piattaforme. Stando allo scarno comunicato diffuso dall'azienda torinese, l'intesa avrebbe al centro uno scambio di know-how fra i modelli dell'Alfa Romeo e quelli Mini. In cambio, i tedeschi forniranno un supporto logistico alla Fiat per il prossimo ritorno del marchio Alfa Romeo sul mercato nordamericano.
Continua, dunque, il programma di alleanze fortemente voluto da Sergio Marchionne: dopo Ford (per cui Fiat produrrà la prossima Ka nel suo stabilimento polacco) e Tata, ora si aggiunge al network anche la BMW. È la testimonianza della credibilità che la comunità automobilistica internazionale accredita alla Fiat, ormai tornata all'antico ruolo di key player sullo scacchiere mondiale.
Ed è anche il riconoscimento dell'ottimo lavoro fatto dal Gruppo a livello tecnico, se una Casa ritenuta giustamente ai vertici tecnologici come la BMW decide di rivolgersi ai torinesi per pescare soluzioni progettuali all'altezza.
Doveroso notare, poi, come il memorandum porti la firma, per quanto riguarda il côté italiano, di Alfredo Altavilla (nella
foto in alto): capo del business development (e quindi responsabile anche dei mercati stranieri, al momento il punto di forza commerciale dell'azienda) nonché di Fiat Powertrain, è il dirigente in maggior ascesa fra il management e qualcuno mormora che sia sul punto di prendere le redini dell'intero Gruppo.

...È la testimonianza della credibilità che la comunità automobilistica internazionale accredita alla Fiat, ormai tornata all'antico ruolo di key player sullo scacchiere mondiale.
Ed è anche il riconoscimento dell'ottimo lavoro fatto dal Gruppo a livello tecnico, se una Casa ritenuta giustamente ai vertici tecnologici come la BMW decide di rivolgersi ai torinesi per pescare soluzioni progettuali all'altezza...

l'importante è non prendre solo i costi dalla bmw