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http://www.repubblica.it/2009/01/motori ... =mothpstr1Cita:
Confermato l'accordo Fiat-Chrysler - Tappa storica per l'auto
di VINCENZO BORGOMEOOra è ufficiale, c'è un accordo preliminare fra Chrysler e Fiat. La conferma è arrivata direttamente dal colosso Usa che riportiamo integralmente. Dopo le
indiscrezioni di ieri insomma il gruppo torinese e quello americano si avviano verso uno storico matrimonio che sarà celebrato entro il mese di aprile, solo dopo essere stato sottoposto alle previste approvazioni.
Secondo questo accordo la casa torinese acquisirà una quota del 35% di Chrysler più un'opzione per comprare in futuro la maggioranza del capitale, senza alcun esborso per la casa torinese. L'intesa, continuano le indiscrezioni, prevede la creazione di una joint venture attraverso la quale Chrysler avvierebbe la produzione e la vendita di modelli Fiat, soprattutto quelli più piccoli come la 500, nel nordamerica. In cambio della quota, il gruppo torinese si impegnerebbe a ristrutturare alcuni siti produttivi di Chrysler per la produzione di modelli e componenti Fiat e darebbe alla casa americana accesso alla propria tecnologia.
Chrysler inoltre dovrebbe disporre in tempi strettissimi di una ricca gamma di auto piccole di cui Fiat dispone, compresi ovviamente motori e trasmissioni. Macchine che potrebbero così nascere a tempo record nelle fabbriche Fiat in Europa ed essere sul mercato entro un paio di anni. Il tutto con costi molto ridotti: quello del contenimento della spesa per il colosso di Detroit è ormai una necessità. Basti dire che dal luglio del 2007 a oggi alla Chrysler sono riusciti a ridurre la produzione di 1,2 milioni di auto, i costi fissi di 2,4 miliardi di dollari e i posti di lavoro di 32 mila unità.
Nel frattempo stamattina i titoli Fiat sono stati sospesi dagli scambi in Piazza Affari, mentre John Elkann, vice presidente di Fiat, si era limitato a confermare le trattative con Chrysler. "Che ne stiamo parlando non è un mistero, è da un po' che se ne parla". Poi il titolo ha iniziato a volare in Borsa e dal Financial Times è arriva il primo Ok: "Il gruppo del lingotto - spiega il quotidiano - così forte in Europa e nei paesi in via di sviluppo, sembra il partito perfetto per una Chrysler focalizzata sugli Stati Uniti. Fiat poi dopo una fase in cui si era fatta la reputazione di una qualità orribile, negli ultimi anni è riuscita a ricostruire l'immagine del suo marchio, che viene ora ritenuto più vicino agli standard di Volkswagen. Tornerebbe quindi negli Usa in una fase di contrazione del mercato. Ma disponendo di modelli vincenti come la nuova 500 - prosegue il quotidiano - che Fiat stava già considerando di lanciare in America, il mercato potrebbe dimostrarsi recettivo verso le vetture piccole, se queste dovessero dimostrare di esser qualcosa di più che semplici scatole economiche".
"E per Chrysler, conclude il Financial Times, l'alleanza può rappresentare proprio ciò di cui ha bisogno per dimostrare di avere un vero piano industriale, grazie al quale continuerebbe ad ottenere gli aiuti del governo federale".
(20 gennaio 2009)
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http://www.repubblica.it/2009/01/motori ... -fiat.htmlCita:
Nardelli: "Una partnership tra Chrysler e Fiat è la combinazione ideale in quanto crea il potenziale per un nuovo e forte concorrente a livello globale"
Marchionne su Fiat-Chrysler: "Passo fondamentale"
"Questa iniziativa rappresenta un passo fondamentale nello scenario del settore automobilistico, che sta vivendo una fase di rapido cambiamento, e conferma l'impegno e la determinazione di Fiat e Chrysler a ricoprire un ruolo importante in questo processo globale". Così l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, ha commentato l'accordo preliminare raggiunto con il gruppo Chrysler.
Secondo Marchionne "l'accordo permetterà ad entrambe le società di accedere a importanti mercati automotoristici con un'offerta di prodotti innovativi ed ecologici, campo in cui Fiat è un leader mondiale riconosciuto, oltre che di beneficiare di ulteriori sinergie sui costi". Marchionne ha poi ricordato come l'accordo faccia seguito "a numerose alleanze mirate e partnership concluse dal Gruppo Fiat con i principali produttori automobilistici e di componenti negli ultimi cinque anni, con l'obiettivo di sostenere le aspettative dei partner coinvolti in termini di crescita e volumi".
"L'accordo - aggiunge Marchionne - permetterà ad entrambe le società di accedere a importanti mercati automotoristici con un'offerta di prodotti innovativi ed ecologici, campo in cui Fiat è un leader mondiale riconosciuto, oltre che di beneficiare di ulteriori sinergie sui costi. L'accordo fa seguito a numerose alleanze mirate e partnership concluse dal Gruppo Fiat con i principali produttori automobilistici e di componenti negli ultimi cinque anni, con l'obiettivo di sostenere le aspettative dei partner coinvolti in termini di crescita e volumi".
Il vice presidente di Fiat, John Elkann, spiega invece che "l'accordo con Chrysler è buono, ci sono tante cose in divenire e possiamo salire: è un primo passo, lo abbiamo già detto, a queste condizioni di mercato e con il consolidamento dell'auto, era importante che avvenisse".
Più dettagliata l'Analisi di Bob Nardelli, presidente e Ad di Chrysler LLC: "Una partnership tra Chrysler e Fiat è la combinazione ideale in quanto crea il potenziale per un nuovo e forte concorrente a livello globale, dando a Chrysler numerosi benefici strategici, tra cui l'accesso a prodotti che completano il nostro attuale portafoglio prodotti; una rete di distribuzione al di fuori del Nord America e risparmi sui costi nella progettazione, ingegnerizzazione, produzione, acquisto, vendita e marketing".
"Questa operazione - ha poi concluso l'Ad - permetterà a Chrysler di offrire ai nostri dealers e clienti una gamma più ampia e competitiva di veicoli che rispettino i limiti di emissioni e di consumo, e al contempo rispetterà le condizioni del finanziamento del Governo. L'alleanza potrà dare anche un ritorno sull'investimento per il contribuente americano, garantendo la continuità dei marchi Chrysler sul mercato, supportando lo sviluppo futuro di prodotti e tecnologie per il nostro Paese e ricostruendo la fiducia dei consumatori e al contempo preservando posti di lavoro in America".
Il potente sindacato usa dei lavoratori dell'auto (Uaw) apprezza la svolta di Chrysler per una alleanza strategica con Fiat. Il lingotto avrà il 35% del capitale di Chrysler. "E' una grande notizia, siamo interessati a collaborare per assicurare a chrysler una prospettiva di lungo termine, così Ron Gettelfinger, presidente della Uaw. I sindacati giocano un ruolo chiave nelle trattative tra il polo di Detroit (Ford, Gm e Chrysler) e il tesoro usa sulle modalità di accesso ai fondi pubblici a sostegno del settore automobilistico.
"In questa crisi tutte le iniziative che vengono assunte sono utili e positive, anche se questo accordo non corrisponde all'identikit per l'alleanza fatta dall'ad del Lingotto ai primi di dicembre". Così Giorgio Airaudo, segretario della Fiom torinese commenta l'intesa preliminare raggiunta da Fiat e Chrysler.
Auspicando che "si prosegua sulla strada delle alleanze", Airaudo aggiunge: "questo accordo, però, non risolve il problema della produzione Fiat e della tenuta degli stabilimenti e dell'occupazione in Italia ed è grave - conclude - l'immobilismo irresponsabile del governo".
(20 gennaio 2009)
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http://download.repubblica.it/pdf/motor ... tgroup.pdfCita:
COMUNICATO CONGIUNTO
FIAT GROUP, CHRYSLER LLC E CERBERUS CAPITAL MANAGEMENT L.P. ANNUNCIANO PIANI PER UNA ALLEANZA STRATEGICA GLOBALE
Fiat S.p.A., Chrysler LLC (Chrysler) e Cerberus Capital Management L.P., l’azionista di maggioranza di Chrysler LLC, hanno annunciato oggi la firma di una lettera d’intenti non vincolante per la creazione di un’alleanza strategica globale. L’alleanza, che rappresenterà un elemento chiave del piano di ristrutturazione di Chrysler, potrà consentire alla società americana l’accesso a piattaforme competitive per veicoli a basso consumo, motori, trasmissioni e componenti che saranno prodotti negli stabilimenti Chrysler. Fiat fornirà a Chrysler accesso alla propria rete di distribuzione in paesi di importanza fondamentale per la crescita, oltre a significative opportunità di contenimento dei costi. Fiat offrirà inoltre servizi di management a Chrysler, a supporto del piano di ristrutturazione che sarà sottoposto al Dipartimento del Tesoro americano. Fiat è riuscita con grande successo a portare avanti e completare il proprio risanamento negli ultimi anni. L’alleanza potrà permettere inoltre al Gruppo Fiat e a Chrysler di trarre beneficio dalle rispettive reti commerciali e industriali e dai rispettivi fornitori globali. La proposta di alleanza è coerente con i termini e le condizioni del finanziamento concesso dal Dipartimento del Tesoro americano alla Chrysler. In base questo contratto di finanziamento, ognuno degli stakeholders di Chrysler - finanziatori, dipendenti, sindacato UAW, dealers, fornitori e Chrysler Financial - dovrà contribuire agli interventi messi in atto da Chrysler per il proprio risanamento. Tali passi potranno contribuire in modo significativo al piano di ristrutturazione a lungo termine di Chrysler. La finalizzazione dell’alleanza è soggetta a due diligence e approvazione da parte delle autorità regolamentari, tra cui il Dipartimento del Tesoro americano. In base all’intesa raggiunta, Fiat contribuirà all’alleanza con attività strategiche, tra le quali: condivisione di prodotti e piattaforme, inclusi quelli destinati ai veicoli dei segmenti city e compatti, per ampliare l’attuale gamma dei prodotti di Chrysler; condivisione di tecnologie, comprese quelle relative a motori ecologici ed a basso consumo; accesso a nuovi mercati, compresa la distribuzione di veicoli Chrysler in paesi al di fuori del Nord America. Come corrispettivo Fiat riceverà una quota iniziale del 35 percento del capitale di Chrysler. In base all’intesa, non sono previsti per Fiat alcun esborso di cassa verso Chrysler né impegni a finanziare Chrysler in futuro.
“Questa iniziativa rappresenta un passo fondamentale nello scenario del settore automobilistico, che sta vivendo una fase di rapido cambiamento, e conferma l’impegno e la determinazione di Fiat e Chrysler a ricoprire un ruolo importante in questo processo globale. L’accordo permetterà ad entrambe le società di accedere a importanti mercati automotoristici con un’offerta di prodotti innovativi ed ecologici, campo in cui Fiat è un leader mondiale riconosciuto, oltre che di beneficiare di ulteriori sinergie sui costi. L’accordo fa seguito a numerose alleanze mirate e partnership concluse dal Gruppo Fiat con i principali produttori automobilistici e di componenti negli ultimi cinque anni, con l’obiettivo di sostenere le aspettative dei partner coinvolti in termini di crescita e volumi” ha commentato l’Amministratore Delegato di Fiat, Sergio Marchionne.
"Una partnership tra Chrysler e Fiat è la combinazione ideale in quanto crea il potenziale per un nuovo e forte concorrente a livello globale, dando a Chrysler numerosi benefici strategici, tra cui l’accesso a prodotti che completano il nostro attuale portafoglio prodotti; una rete di distribuzione al di fuori del Nord America e risparmi sui costi nella progettazione, ingegnerizzazione, produzione, acquisto, vendita e marketing," ha commentato Bob Nardelli, Presidente e Amministratore Delegato di Chrysler LLC. "Questa operazione permetterà a Chrysler di offrire ai nostri dealers e clienti una gamma più ampia e competitiva di veicoli che rispettino i limiti di emissioni e di consumo, e al contempo rispetterà le condizioni del
finanziamento del Governo. L’alleanza potrà dare anche un ritorno sull’investimento per il contribuente americano, garantendo la continuità dei marchi Chrysler sul mercato, supportando lo sviluppo futuro di prodotti e tecnologie per il nostro Paese e ricostruendo la fiducia dei consumatori e al contempo preservando posti di lavoro in America."
"Queste sono ottime notizie per il team UAW Chrysler e siamo pronti a dare il nostro supporto e a lavorare per garantire la continuità a lungo termine di Chrysler,” ha detto Ron Gettelfinger, Presidente United Auto Workers (UAW).
“Condividiamo questa importante iniziativa strategica in quanto aiuterà a preservare la continuità a lungo termine della nostra grande società, dei suoi marchi e ovviamente dei posti di lavoro UAW-Chrysler,” ha commentato General Holiefield, Vice Presidente, United Auto Workers (UAW).
Torino – Auburn Hills, MI, 20 gennaio 2009