E' triste che come al solito questo gioiello verrà prodotto in Polonia.

Povera Italia

Sarà prodotto in Polonia o in qualsiasi altro posto perché qui non si capisce che bisogna LAVORARE prima di lamentarsi...il sindacato rovina e cancella qualsiasi possibilità di lavorare ancora in Italia...

Non hai tutti i torti

Quindi in Italia bisogna lavorare per 400€ al mese (come in Polonia e Serbia) senza sindacati, senza diritto di sciopero e senza garanzie..mi sembra giusto.. Spero che, quando finiranno di spostare la produzione all'estero, nessun italiano acquisti più Fiat..io sarò uno di questi..da italiano spingo il prodotto nazionale, se di made in Italy c'è solo il nome e lo stipendio dei manager, non c'è più motivo di acquistarlo..

Ben detto Dom ...condivido a pieno ...

comunque certi sindacalisti andrebbero .....parlano parlano e non ci aiutano affatto .....chiuso

E' un discorso lungo e complesso, ma quando detto da Dom è giustissimo, certo che fino a che lo Stato continuerà a dare aiuti senza chiedere che la produzione resti in casa FIAT...

No, Dom, non è così come tu scrivi, o perlomeno non è questo il mio pensiero.
Ma bisogna PENSARE prima di agire come certi sindacati stanno facendo. Se Marchionne adesso vuole chiudere Mirafiori perché "è troppo rischioso produrre in Italia" (che, fuor di metafora, significa che il lavoro è troppo sindacalizzato), sarebbe d'uopo RIFLETTERE sul perché, prima di interventi inappropriati come il tuo. Produrre in Italia NON CONVIENE perché ci sono troppe tasse e, evidentemente, troppe pretese da parte delle maestranze. Prima di tutto, specie in tempi di crisi, occorre che ci sia il LAVORO. Poi si possono trattare le modalità. A me spiace dire questo ma sono molto arrabbiato con Marchionne che, per salvare Pomigliano, ci obbliga a chiudere la Nostra fabbrica di Torino. Perché anche noi siamo in Italia e mi rompe non sai quanto che Torino debba cedere per Napoli. Ma è così e lo si accetta.
Vai pure a comprare una Tedesca fatta in Sud America (Opel o VW, scegli tu). Io continuo a preferire una Fiat, anche se fatta in Turchia come il mio Doblò.

Non è che chiudono Torino per salvare Pomigliano..stanno provando a "punirne uno per educarne cento", facendo dimenticare la storia Italiana (con la I maiuscola), del perché sono nati i sindacati, prima di tutto grazie ai sacrifici dei nostri predecessori, che hanno combattuto per avere dei diritti dovuti in uno stato democratico..il problema principale è che di democratico in Italia è rimasto ben poco, a cominciare dal fatto che non esiste l'opposizione, ma un parlamento (tutto) che pensa solo a fare i propri interessi..hanno chiuso Termini Imerese, Arese, e ora minacciano Mirafiori...tutto questo dopo essersi presi tutti i vari aiuti statali..Pomigliano ha ceduto al ricatto Marchionne, che ha detto, o accettate o siete tutti a casa..una persona con una famiglia cosa fa??..non accetta??...ne seguiranno altri, prima o poi si renderanno conto che in india gli ingegneri costano meno e sono altrettanto bravi, e allora sposteranno il lingotto in India..e tu sarai ancora a dire che compri Fiat anke se fatta in Turchia...Wolks, peugeot, e bmw (per citare 3 colossi) costruiscono prima di tutto in territorio nazionale e poi fuori..è la dirigenza a cedere al "ricatto statale", non lo stato (e l'operaio) a cedere al ricatto dirigenziale..

Il LAVORO è prima di tutto un diritto, da cui ne scaturiscono altri, quali possono essere ad esempio la sicurezza, il riposo, il diritto allo sciopero, essere pagato il giusto per poter campare.. non può essere penalizzato, economizzato, o decurtato solo perchè si è in tempo di crisi (ma quale crisi se fiat quest'anno ha registrato un positivo di 27,8 miliardi, +13,5% rispetto all'anno scorso)...sono diritti che fanno parte della parola LAVORO, così come viene intesa dalla nostra costituzione, e non sono cedibili al costo di un ricatto.

In Serbia e Polonia non esistono sindacati, gli operai sono pagati una miseria e non hanno diritti..è questa l'idea di lavoro (scritta in minuscolo) di Marchionne..

Ora non dobbiamo credere che essendo in periodo di crisi noi lavoratori ci dobbiamo calare le braghe ad ogni richiesta del datore di lavoro!!
Se la pensiamo in questo modo ci troveremo a perdere ogni diritto ed avere solo doveri nei loro confronti. Anzi su questo punto siamo già sulla buona strada, a mio parere, ci siamo mangiati tante cose che i nostri genitori (per la mia generazione) avevano conquistato con le lotte sindacali.
Certo che nei paesi più poveri di noi hanno meno richieste è lo stipendio è più basso, ma quanto costa la vita in quelle nazioni?? Se da domani ogno cosa costasse la metà penso che ad ogniuno di noi vada bene di prendere come adesso o anche qualcosa di meno.

se volete parlarne aprite un nuovo topic...

Rispondo e chiudo l'OT...
Il fatto è che le lotte compiute dai nostri predecessori hanno portato ad uno stato di cose insostenibile. Siamo abituati troppo bene e non vogliamo tornare indietro...il ché è assolutamente logico, ma non più ammissibile. Il sindacato pensa di fare gli interessi dei lavoratori mettendosi sempre di traverso ad ogni minimo disaccordo ed i risultati sono quelli che vediamo. In Serbia o in Polonia si lavora come si lavorava qui 50 anni fa. Conviene al Management Italiano ed alle maestranze straniere. Chissà se, almeno loro, sapranno evitare la decadenza dovuta alla scarsa qualità del lavoro ed all'eccesso di pretese che la fanno da padrone qui in Italia. Convertire Pomigliano ad un'altra produzione è una scelta condivisibile, ma suicida. In Italia non esiste un altro stabilimento versatile come Mirafiori, con linee di montaggio che possono produrre dalla dalla Punto alla Thesis e la Multipla su una stessa catena...

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