Kimi felice: "Siamo stati perfetti" Un weekend perfetto. Questo è quanto Kimi Raikkonen, campione mondiale in carica, ha saputo realizzare dalle prove libere del venerdì fino alla gara della domenica. Sempre in testa, sempre in piena sicurezza al volante della sua F2008, leader fin dalle prime sessioni del finesettimana, capace di tener testa al cuore e all’orgoglio tutto iberico di Fernando Alonso, che sabato aveva infiammato i 130.000 presenti sugli spalti del circuito del Montmelò con un giro mozzafiato a pochi minuti dalla fine delle qualifiche. E invece niente festa per il pilota Renault, perché Kimi gelava i tifosi spagnoli andando a stampare uno stupefacente 1.21.804, sotto di appena un decimo al tempone di Fernando e sufficiente a dargli la prima pole position stagionale.
In gara poi nessun problema per il finnico, “scortato” da Massa che gli restava alle spalle mentre lui rimaneva impassibile anche quando dopo poche curve dal via si toccavano Vettel e Sutil buttandosi fuori a vicenda e la safety-car era costretta ad entrare in pista, anche quando Heikki Kovalainen andava a sbattere contro le protezioni a oltre 200 km/h rimanendo illeso e la “macchina di sicurezza” doveva tornare sul tracciato. Lui andava avanti senza problemi, padrone della pista e della gara, fino alla vittoria finale, inanellando nel frattempo un giro veloce dietro l’altro, duellando a colpi di cronometro con il compagno di squadra per poi suggellare la sua prova con il miglior passaggio della corsa, che gli è valso il primo “hat trick” (pole position, vittoria e giro più veloce) in carriera. A fine gara da parte sua solo parole di elogio per “il team che ha fatto un ottimo lavoro” e soddisfazione per una gara quasi “perfetta come partenza e posizione finale”, anche se “potevamo andare un pizzico più veloci senza il rallentamento della safety-car”. Nessun problema, infine, dal vento, variabile di gara molto temuta da tutti i team prima della partenza e rivelatasi invece, almeno a detta di Kimi, “praticamente ininfluente sia frontalmente che lateralmente”. Un Raikkonen sempre più leader anche per quanto riguarda la classifica, dove con 29 punti è in testa staccando Lewis Hamilton, secondo, di 9 lunghezze e Robert Kubica, terzo, di 10. L’altro ferrarista, Felipe Massa, è invece quarto a 18 punti, frutto della vittoria in Bahrein e del secondo posto conquistato nel Gp odierno. Anche il brasiliano è apparso abbastanza soddisfatto del rendimento offerto dalla sua monoposto, sulla quale c’è “comunque da continuare a lavorare, sia noi piloti da un punto di vista mentale, sia in fabbrica”, anche perché “gli altri team lavorano duro e potrebbero avvicinarsi”. Dal canto suo Felipe oggi ha avuto qualche noia solo da Lewis Hamilton, specie nel finale di gara, quando il britannico gli si è avvicinato rosicchiandogli qualche decimo di secondo, complice soprattutto la necessità per le Ferrari di amministrare il motore in vista del prossimo Gran Premio in Turchia. Proprio lì Massa potrà “rifarsi” dopo la prestazione buona ma non eccelsa di Montmelò, in cui è sembrato qualche gradino sotto rispetto al compagno di squadra, riuscendo comunque a centrare la doppietta ferrarista grazie soprattutto all’ottimo spunto in partenza. Al via infatti il pilota della Rossa ha sfruttato abilmente la parte “pulita” della griglia di partenza sopravanzando Alonso e assestandosi al secondo posto, posizione che non ha più mollato fino alla fine della gara. Un piazzamento che conferma la buona condizione del driver di San Paolo e che costituisce un incentivo ad essere più grintoso ed affamato di vittorie negli appuntamenti futuri, sia in qualifica (ma lì non ci sono mai state molte difficoltà per lui) sia soprattutto in gara, dove qualche volta la concentrazione lo ha tradito (vedi Gp di Malesia quest’anno).
L’avevano dato già quasi per spacciato, ed invece è tornato sul podio, grazie anche ad una partenza fulminea dove ha beffato Robert Kubica che partiva davanti a lui. Il pilota in questione è Lewis Hamilton, in ripresa dopo due gare in evidente affanno, restando prima ai piedi del terzetto di testa Raikkonen – Kubica – Kovalainen in Malesia, classificandosi al quinto posto, e addirittura fuori dalla zona punti in Bahrein, dove l’ordine di arrivo lo vedeva al tredicesimo posto, a causa anche del contatto con Alonso e successiva sosta ai box per sostituire il musetto della vettura danneggiato. Ma al di là delle passate sventure quello che conta adesso per Lewis è l’essersi rimesso in carreggiata, resistendo agli assalti di un Kubica aggressivo, che dispone di un’ottima monoposto, decisamente più performante e costante di quello che la McLaren ha dimostrato finora. E che ci sia qualche problema a livello di tenuta e soprattutto di affidabilità della macchina lo conferma anche quello che è successo a Heikki Kovalainen. Il finlandese compagno di squadra di Hamilton infatti è uscito di pista ad altissima velocità in corrispondenza della curva Campsa, dopo che il pneumatico anteriore sinistro si era sgonfiato improvvisamente, colpito probabilmente da un detrito presente sulla pista. O almeno questa è la spiegazione ufficiale della McLaren, analoga a quella data a seguito dell’incidente, molto simile per dinamica, occorso ad Hamilton durante le qualifiche del Gp del Nuerburgring dello scorso anno. Secondo un’altra ipotesi, però, si tratterebbe di un problema meccanico, dovuto a condizioni non ottimali delle sospensioni della monoposto. Ciò che importa è comunque che Kovalainen se la sia cavata sostanzialmente senza nessun danno, uscendo illeso dall’abitacolo e venendo trasportato via elicottero all’ospedale generale della Catalogna solamente per i controlli di rito, mentre anche Raikkonen ed Hamilton in sala stampa esprimevano la loro preoccupazione per l’incidente capitato ad Heikki e il loro sollievo nell’apprendere che le sue condizioni di salute erano buone.
Alla fine a rimanere con più rimpianti per come è andata a finire la gara sono sostanzialmente in due: Robert Kubica e Fernando Alonso. Il polacco della BMW Sauber, che prima della partenza aveva dichiarato di considerare il quarto posto finale “l’opzione peggiore tra quelle che possono capitarmi”, al termine della corsa si è dovuto per forza di cose accontentare proprio della posizione ai piedi del podio, dietro a quell’Hamilton che per tutto il gran premio lo ha tenuto alle proprie spalle dopo il sorpasso alla prima curva. Non è certamente una prova da buttare per Kubica, che si porta a casa altri cinque punti utili ai fini della classifica iridata, che lo vede al terzo posto con 19 punti, ma di certo il pilota BMW ha capacità tali da permettergli risultati migliori, sempre che la vettura tedesca lo supporti adeguatamente, equiparandolo nella gerarchia di scuderia a Nick Heidfeld, oggi nono.
Alonso invece, altro grande deluso del Gp di Spagna 2008, ce l’aveva messa tutta per fare una grande prestazione nel Gp di casa, prima conquistando un ottimo secondo posto nella sessione di qualifiche a meno di un decimo da Raikkonen, poi mantenendo la terza posizione fino alla prima tornata di pit-stop. Fermatosi ai box al 16° giro per cambiare le gomme e rifornire, rientra in pista al sesto posto dietro Heidfeld, sembrando aver perso velocità rispetto alla prima parte di gara, non potendo così lottare per le prime posizioni come avrebbe sperato. A porre fine alla sua corsa è il motore Renault, che al 34° giro lo abbandona, spegnendo in una nuvola di fumo bianco le speranze del pilota nativo di Oviedo di portare a casa un bel risultato davanti al suo pubblico. Fernando rimane così a secco, in un bilancio di giornata non positivo per la scuderia di Flavio Briatore, visto che anche l’altro pilota del team, Nelsinho Piquet, è uscito di scena al settimo giro dopo un sorpasso azzardato su Bourdais conclusosi con il ritiro di entrambi i piloti.
Completando l’ordine di arrivo, che vede Webber al quinto e un ritrovato Button al sesto posto, una menzione d’onore va a Nakajima, settimo, che conquista altri due punti su una Williams incapace di sfruttare appieno le innovazioni studiate in galleria del vento ed applicate sulle sue monoposto, e soprattutto al nostro Jarno Trulli, ancora una volta nella zona punti con il suo ottavo posto, terzo risultato utile consecutivo dopo Malesia e Bahrein. C’è da aggiungere che il pilota pescarese avrebbe potuto sicuramente concludere la gara al quinto posto se non fosse per l’errore della sua scuderia, la Toyota, che lo ha inutilmente richiamato ai box credendo avesse rotto lui l’alettone in uno scontro con Coulthard. Ma al team giapponese è sfuggito il piccolo particolare che la vettura coinvolta nella collisione con lo scozzese della Red Bull era quella di Timo Glock, compagno di squadra di Trulli. Un errore di distrazione che è costato così tre posizioni a Jarno. Notevole, infine, il risultato raggiunto dall’altro italiano in gara, Giancarlo Fisichella su Force India, autore di una buona prestazione che gli è valsa il decimo posto. Prossimo appuntamento è per domenica 11 maggio 2008, quando si accenderanno i motori sul circuito di Istanbul.
Gran Premio di Spagna, circuito di Montmelò, 27 aprile 2008, ordine di arrivo: 1 Kimi Raikkonen/Ferrari 1:38:19.051 2 Felipe Massa/Ferrari 3.228 3 Lewis Hamilton/McLaren-Mercedes 4.187 4 Robert Kubica/BMW-Sauber 5.694 5 Mark Webber/Red Bull-Ferrari 35.938 6 Jenson Button/Honda 53.010 7 Kazuki Nakajima/Williams - Cosworth 58.244 8 Jarno Trulli/Toyota 59.435 9 Nick Heidfeld/BMW-Sauber 1:03.073 10 Giancarlo Fisichella/Force India - Ferrari a un giro 11 Timo Glock/Toyota a un giro 12 David Coulthard/Red Bull-Ferrari a un giro 13 Takuma Sato/Super Aguri a un giro
Classifica Mondiale Piloti F1 2008: 1 Kimi Raikkonen (Ferrari) 29 2 Lewis Hamilton (McLaren) 20 3 Robert Kubica (BMW-Sauber) 19 4 Felipe Massa (Ferrari) 18 5 Nick Heidfeld (BMW-Sauber) 16 6 Heikki Kovalainen (McLaren) 14 7 Jarno Trulli (Toyota) 9 8 Mark Webber (Red Bull) 8 9 Nico Rosberg (Williams) 7 10 Fernando Alonso (Renault) 6
Classifica Mondiale Costruttori F1 2008: 1 Ferrari 47 2 BMW-Sauber 35 3 McLaren 34 4 Williams 12 5 Toyota 9 6 Red Bull 8 7 Renault 6 8 Honda 3 9 Toro Rosso 2 10 Force India 0 11 Super Aguri 0
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