Test F1: a Jerez piove ancora, la Ferrari sperimenta. Iniziata sotto l'acqua la quattro giorni di test, Massa prova un nuovo telaio (il 282 ).
A Jerez de la Frontera, nel sud della Spagna, è iniziata la terza sessione di test collettivi della Formula 1, dopo Valencia e dopo quella della scorsa settimana sempre a Jerez. E come nelle due sessioni precedenti protagonista assoluta è la pioggia, che rende difficile la pianificazione del lavoro da parte di tecnici e piloti.
FERRARI SPERIMENTA - Così in casa Ferrari si frena sul piano dello sviluppo puro (rispetto a settimana scorsa ci sarà solo qualche piccolo aggiornamento aerodinamico, mentre il nuovo pacchetto sarà pronto per gli ultimi test a Barcellona) e si prova un nuovo telaio, contraddistinto dal numero progressivo 282. A portarlo in pista, condizioni atmosferiche permettendo.
ECCO LA LA LOTUS - Le sette squadre che avevano preso parte al test di Valencia sono diventate dieci la scorsa settimana e, da oggi, è in pista anche l'undicesimo team, la Lotus: all'appello ne mancano soltanto due, Campos Meta e USF1.

I tempi (tra parentesi il numero dei giri): 1.Vettel (Red Bull) 1'22"593 (99 giri); 2. Hamilton (McLaren) 1'23"017 (72); 3. Massa (Ferrari) 1'23"204 (72); 4. Buemi (Toro Rosso) 1'23"322" (79); 5. De la Rosa (Sauber) 1'23"367 (76); 6. Schumacher (Mercedes) 1'23"803 (111); 7. Sutil (Force India) 1'24"272 (28); 8. Di Resta (Force India) 1'25"088 (74); 9. Petrov (Renault) 1'26.237 (54); 10. Barrichello (Williams) 1'27"320 (109); 10. Fauzy (Lotus) 1'31"848 (76); 12. Glock (Virgin) 1'32"417 (10) .

Webber il più veloce, ma Alonso è secondo, la Red Bull si è rivelata la migliore monoposto sull'asciutto.
Test con il sole, a Jerez. I piloti, dopo tanta pioggia, hanno potuto finalmente girare per quasi tutta la giornata con gomme da asciutto con dei tempi più che indicativi. e con qualche sorpresa.
Fernando Alonso, al suo quarto giorno di prove con la squadra, ha percorso 132 giri il più veloce nel tempo di 1'20"115. Lo spagnolo aveva in programma sulla sua Ferrari prove di assetto e di confronto del comportamento della monoposto e delle gomme in diverse situazioni di gara. Ma il migliore (per quanto riguarda le questioni di cronometro) è stato Mark Webber che ha fermato nel primo pomeriggio il cronometro su 1'19"299. Una prestazione inferiore di quasi due decimi rispetto a quella di riferimento ottenuta la scorsa settimana da Lewis Hamilton con la McLaren-Mercedes. Schumi, l'osservatore speciale, si è fermato al quinto tempo. Non male per un ex campone del Mondo fermo ai box per un po'.

I TEMPI - 1. Webber (Red Bull) 1’19"299 (115 giri); 2 Alonso (Ferrari) 1’20"115 (132); 3. Button (McLaren) 1’20"394 (101); 4. Hulkenberg (Williams) 1’21"432 (138); 5. Schumacher (Mercedes) 1’21"437 (79); 6. Kubica (Renault) 1’21"916 (100); 7. Sutil (Force India) 1’21"939 (69); 8. Kobayashi (Sauber) 1’22"228 (28); 9. Alguersuari (Toro Rosso) 1’22"564 (120); 10. Di Grassi (Virgin) 1’23"504 (34); 11. Kovalainen (Lotus) 1’23"521 (68).

F1: Button da record a Jerez. Alonso al lavoro sugli assetti, il britannico velocissimo con la McLaren; lo spagnolo è sesto.
Il britannico Jenson Button su McLaren ha fatto segnare il miglior tempo nella quarta ed ultima giornata dei test di Formula 1 sul tracciato spagnolo di Jerez de la Frontera. Button, campione del mondo in carica, ha ottenuto il crono di riferimento in 1'18"871 staccando di 243 millesimi il polacco Robert Kubica, secondo su Renault in 1'19"114.
Il ferrarista spagnolo Fernando Alonso è sesto con un ritardo di 1"565. Il due volte iridato di Oviedo ha però lavorato sui diversi assetti della Ferrari F10, unitamente al comportamento delle gomme, soprattutto sulla distanza. "Credo che qualcuno abbia fatto vedere le proprie carte mentre noi ce le siamo ancora tenute in tasca - ha detto lo spagnolo al termine della giornata -. Vedremo a Barcellona, quando tutti metteranno in campo le ultime novità, dove saremo rispetto agli altri. Da parte nostra possiamo dire che siamo sulla buona strada. In questi due giorni sull'asciutto ho potuto fare tanti chilometri e sono contento sia della prestazione che dell'affidabilità".
Nella lista dei tempi Alonso è preceduto, nell'ordine, dal giapponese Kamui Kobayashi su Sauber (+0"317), da Vitantonio Liuzzi su Force India (+0"779) e dal tedesco Nico Rosberg su Mercedes Gp (+1"190). Settimo lo spagnolo Jaime Algersuari su Toro Rosso a 2"182 dal leader di giornata: dietro al pilota iberico l'australiano Mark Webber su Red Bull (+2"323), il tedesco Nico Hulkenberg su Williams (+3"048), il tedesco Timo Glock su Virgin (+3"562) ed il pescarese Jarno Trulli, ultimo su Lotus con un gap di 4"599 da Button.

Alonso incantato: "Mai avuto una macchina così",lo spagnolo della Ferrari entusiasta dopo i test di Jerez.
Il Mondiale di Formula 1 aprirà i battenti tra tre settimane ma Fernando Alonso ha già una certezza: la Ferrari F10 è una monoposto assolutamente unica. Anche nella sua carriera di due volte campione del mondo.
"E' già la macchina migliore che abbia mai avuto", ha detto Alonso dopo la quarta ed ultima giornata dei test di Jerez de la Frontera. "Red Bull, McLaren e Renault sono state davvero veloci ed hanno mostrato le loro carte per giocarsi il mondiale. Noi, invece, ancora non abbiamo fatto vedere tutte le nostre. Ora analizzeremo i dati raccolti, ma fin d'ora sono molto ottimista. Se fossi in un altro team, terrei d'occhio la Ferrari perché tutto sta procedendo nel migliore dei modi".
Il pilota di Oviedo, due volte iridato con la Renault, nell'ultimo giorno di collaudi ha ottenuto il sesto miglior tempo tra le 12 monoposto impegnati nei collaudi in Andalusia.

Se ne va un'altra sessione di test. Resta solo quella di Barcellona, poi si volerà in Bahrain e si scopriranno le carte. Le favorite restano Ferrari, McLaren, Mercedes e Red Bull. In ordine ancora tutto da definire. Button fa il miglior tempo a Jerez, polverizza il primato fissato da Hamilton una settimana fa, però ammette: "Ci sono diverse aree su cui lavorare per mettere definitivamente a posto la macchina".

Alonso invece è già alle rifiniture. E non insegue più i record: "Qualcuno oggi ha voluto mostrare i muscoli. Noi no". Fernando ormai fa solo ed esclusivamente prove di durata che a Jerez gli valgono il sesto piazzamento assoluto nella griglia dei tempi combinati. Button resta convinto della teoria che aveva già esposto a Valencia: "La Ferrari è la macchina migliore in questo momento".

Poi di mezzo c'è sempre l'incognita dei carburanti e delle gomme: "Ma ho seguito da vicino alcuni piloti - aggiunge Button - e qualcosa sui bilanciamenti si può sempre capire". Per esempio: la Mercedes "è nervosetta al retrotreno, quando frena tende a bloccare le ruote".

La Ferrari invece è più stabile. Anzi: "Più consistente". Che in Formula 1 vuol dire tante cose: veloce, affidabile, costante. Soprattutto pericolosa.


Mark Webber borbotta: "In questo sport le cose cambiano in fretta". Non è cambiato invece il motore Renault che sulla Red Bull - e solo sulla Red Bull - continua a rompersi come nel 2009. Webber non molla: "La base della macchina è buona. Abbiamo bisogno di un long run decente a Barcellona, un po' di affidabilità in più". Il tempo stringe.

siete daccordo con il nuovo sistema di attribuzione dei punteggi 25 al primo,18 al secondo,15 al terzo e via dicendo...

Speriamo che il buon Paracarro abbia ragione

Ferrari contro FIA: nuovo atto
Si rinnova la polemica a distanza Ferrari-FIA. La Casa di Maranello, infatti, ha duramente criticato la gestione Mosley prima del suo addio, che ha portato team zoppicanti come Campos ed USF1 a diventare punti interrogativi del circus.

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La bagarre tra Ferrari e FIA che ha contraddistinto la stagione 2009 di Formula 1 pare pronta a ripetersi, almeno in parte. La Casa di Maranello, infatti, non ha risparmiato l'ennesimo colpo alla gestione Mosley (ormai in pensione), colpevole di aver creato miraggi di ricchezza e fama per invogliare piccole scuderie a entrare in Formula 1. Risultato? La Ferrari si lascia andare a una forte polemica «Delle tredici squadre che si sono - o sono state indotte - a iscriversi al Mondiale di quest'anno, soltanto undici hanno finora risposto all'appello, presentandosi in pista chi prima chi dopo, chi facendo poche centinaia di chilometri, chi almeno mettendone insieme qualcuno in più anche se a ritmo ridotto.Della dodicesima, la Campos Meta, si sa che ha mutato compagine azionaria e management e [»] sembra abbia ricevuto un'iniezione di liquidità da un munifico cavaliere bianco uso ad esibirsi in questo tipo di salvataggi in extremis previo, impegno a un fedele vassallaggio.La tredicesima, la USF1, è dispersa a Charlotte (North Carolina), fra lo sbigottimento di chi come l'argentino Lopez sembrava aver trovato il modo per sbarcare in Formula 1 (magari con l'appoggio dei soldi della Presidentessa Kirchner, come si sente dire in giro) e ora deve ricominciare tutto daccapo e la spudoratezza di chi continua a dichiarare a destra e a manca che tutto va bene sotto il cielo a stelle e strisce. Infine ci sono i gufi, che hanno la tana in Serbia (la Stefan GP ndr). Prima si sono lanciati in una donchisciottesca battaglia legale contro la FIA, poi hanno vampirizzato l'agonizzante Toyota e, dopo aver raccattato qua e là qualche avanzo di scandalo, puntano ad agguantare il primo posto che si libererà, magari contando sull'avallo dello stesso cavaliere bianco di cui sopra.Questa è l'eredità che ha lasciato la guerra santa condotta dall'ex-presidente della FIA. Si volevano abbattere i costi per consentire alle piccole squadre di entrare in Formula 1? Ecco il risultato: due squadre arrivano all'inizio del mondiale zoppicando, una terza ci arriva spinta da una mano invisibile (non quella di Adam Smith, questo è sicuro) e la quarta la stanno cercando tramite "Chi l'ha visto?". Nel frattempo, ci siamo persi per strada due costruttori come BMW e Toyota e di un terzo, Renault, è rimasto poco più che il nome.»La domanda retorica che si pongono a Maranello è «Ma ne valeva la pena?»